Roma, 16 apr. (askanews) - Dopo "Mia" Ivano De Matteo continua a raccontare il mondo degli adolescenti e il rapporto genitori-figli in "Una figlia", nei cinema dal 24 aprile. Qui il personaggio interpretato da Stefano Accorsi si trova di fronte alle conseguenze di un'esplosione di rabbia della figlia adolescente, interpretata da Ginevra Francesconi, che finisce in carcere per omicidio.Il regista ha spiegato: "Lui vive una tempesta, lui è scombussolato da questo tragico evento che gli è capitato addosso, una cosa che nessuno di noi potrebbe mai immaginare".Stefano Accorsi ha detto: "Davanti a un fatto così eclatante, io credo che questo sia proprio la specificità e la forza del film, ci porta a chiederci: che cosa avrei fatto io? Ma non c'è una risposta definitiva, perché credo che davanti a certe cose così estreme della vita, si scopra la propria natura umana, la propria fragilità, le proprie debolezze, i propri limiti anche".In un momento in cui gli adolescenti diventano protagonisti anche di tanti fatti di cronaca, il cinema prova sempre di più a raccontarli, basti pensare al successo di "Adolescence". "È come se, in qualche modo, non c'era un gap generazionale così forte dagli anni Sessanta e mi sembra di sentire molto più la voce dei padri oggi che non quella dei figli. - ha detto l'attore - Quella dei figli si esprime attraverso la musica prevalentemente, che noi sentiamo, che poi sta ai primi posti delle classifiche, così come è stato negli anni Sessanta. Mi piacerebbe avere un po' più il punto di vista dei ragazzi, perché sento tanto tanto parlare di ragazzi ma mai dai ragazzi stessi".
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NovitàTrascrizione
00:00L'avete discusso di nuovo?
00:02Mi sembra sempre di dare fastidio, non lo so.
00:04Ne parliamo tutti insieme, ok?
00:06Dopo Mia, Ivano De Matteo continua a raccontare il mondo degli adolescenti
00:11e il rapporto genitori-figli in Una figlia, nei cinema dal 24 aprile.
00:17Qui il personaggio interpretato da Stefano Accorsi
00:20si trova di fronte alle conseguenze di un'esplosione di rabbia
00:25della figlia adolescente, interpretata da Ginevra Francesconi,
00:29che finisce in carcere per omicidio.
00:32Lui vive in una tempesta, scombussolato di questo tragico evento
00:37che gli è capitato addosso, una cosa che nessuno di noi potrebbe mai immaginare.
00:42Davanti ad un fatto così eclatante, io credo che questa sia proprio poi
00:46la specificità e la forza del film, cioè ci porta a chiederci
00:49che cosa avrei fatto io, ma non c'è una risposta definitiva
00:53perché credo che davanti a certe cose così estreme della vita
00:56si scopra la propria natura umana.
00:59e le proprie fragilità, le proprie debolezze, i propri limiti anche.
01:05In un momento in cui gli adolescenti diventano sempre più protagonisti
01:10anche di fatti di cronaca, il cinema prova in qualche modo a raccontarli.
01:15Basti pensare al successo della serie Adolescence.
01:18È come se in qualche modo non c'era un gap generazionale così forte dagli anni Sessanta
01:27e mi sembra di sentire molto più la voce dei padri oggi che non quella dei figli.
01:35Quella dei figli si esprime attraverso la musica prevalentemente
01:38che noi sentiamo, che è diventata poi quella che sta ai primi posti delle classifiche
01:43così come è stato negli anni Sessanta.
01:49Mi piacerebbe avere un po' più il punto di vista dei ragazzi
01:52perché sento tanto tanto parlare di ragazzi ma mai dai ragazzi stessi.
01:56Un figlio deve smettere prima o poi di essere un figlio
01:59ma un genitore non può mai smettere di essere un genitore
02:02qualunque cosa accada.
02:07Ciao.
02:08Ciao.