Dieci metri di differenza. Giuseppe Conte e Rita De Crescenzo si sfiorano ma non s’incontrano. L’avvocato del popolo e la regina dei tiktoker sorridono uno accanto all’altra, ma alla fine è solo una foto fatta con l’AI e postata dall’influencer sui social. «Volevo stringere la mano a Conte», dice lei che non resiste all’assalto dei giornalisti in piazza Vittorio Emanuele II e, dopo una piccola contestazione, gira i tacchi e va via. «Questi mi hanno aggredita». Prima, scortata dalla famiglia e protetta da un bodyguard alto quasi 2 metri, s’infila in via Statuto e fa lo show. «Sono qui come mamma, donna, femmina e per lo stop alle armi». Bloccata in mezzo al corteo risponde ai cronisti. «Quante persone ho mobilitato? Non lo so, ho solo dato un messaggio di positività sui social perché do il buon esempio». Via alle domande di politica. «Vicinanza particolare col M5S? Con nessuno. Però una proposta è arrivata, non posso dire ancora. Ci sto facendo un pensierino. Ma devo studiare un po’... Se fossi un ministro? Sarei quello del Turismo, sì al posto della Santanchè». E il passato? «Ora mi sono legalizzata. Per esempio, faccio tutte le fatture...».Cambio di scena. Il corteo si dipana. Due ore dopo ai Fori Imperiali.«Roccoooo...». Il popolo grillino lo chiama. Gli mancava questa adrenalina. Rocco Casalino è raggiante. «Io non ricordo così tanta gente, penso al 2013. A questo punto potevamo optare per piazza San Giovanni, perché abbiamo superato i 100 mila presenti». E via con passo marziale a cogliere gli applausi e dare il cinque a chi lo ammira dietro le transenne.