Un nuovo blitz firmato Ultima Generazione scuote la capitale. Stamattina, sette attivisti hanno scaricato scarti di verdura davanti al Ministero dell’Agricoltura, in via XX Settembre, protestando contro quella che definiscono “l’inerzia del governo nella tutela dell’agricoltura italiana”.
Secondo i manifestanti, “Meloni fa l’equilibrista, ma a cadere sono gli agricoltori”. Le accuse vanno dalla mancanza di aiuti concreti alla svendita del Made in Italy, con coltivazioni intensive e orientate solo all’export. “Campi coltivati per Nutella e prosecco, mentre i piccoli agricoltori restano senza risorse”, dicono.
Il prezzo del cibo, dicono, continua a salire mentre la crisi climatica devasta i raccolti. La richiesta è netta: “Un giusto prezzo per il cibo, equo per chi compra e per chi produce”.
Ultima Generazione propone una transizione sostenibile, finanziata non dai cittadini, ma da chi genera extraprofitti: le multinazionali alimentari, la grande distribuzione, il mondo finanziario e l’industria del fossile. Un appello che punta al cuore di un sistema che, secondo loro, ha perso il contatto con la terra e la sua dignità.