Una distesa di auto in fiamme e il sospetto sempre più forte di un attacco premeditato quello dell’altra notte in zona Torre Angela, alla periferia est di Roma, dove 17 vetture Tesla sono state completamente distrutte da un incendio doloso. Altre sono rimaste danneggiate. Fortunatamente nessun ferito, ma il danno economico è enorme. La pista anarchica prende corpo: episodi simili si sono verificati nelle ultime settimane a Roma contro auto delle forze dell’ordine, e la coincidenza con la giornata di protesta mondiale "Tesla Takedown" fa pensare. Elon Musk non ha dubbi: «È terrorismo», ha scritto su X. Solidarietà dal vicepremier Salvini. Il ministro Piantedosi parla di "modalità riconducibili all’area antagonista anarchica". In Germania e in Francia sono stati segnalati casi analoghi: otto Tesla incendiate a Ottersberg, dodici colonnine di ricarica sabotate a Saint-Chamond. A Roma, è l’attacco più grave mai registrato contro la casa automobilistica di Elon Musk. Intanto la Digos indaga. L’area è stata posta sotto sequestro. Analisi sono in corso anche sulle immagini delle telecamere di sorveglianza e delle dash cam installate sulle auto non danneggiate, attive anche a motore spento.