Scritte antisemite, simboli nazisti e frasi inneggianti al fascismo sono apparse sui bagni del liceo Avogadro di Roma. A denunciarlo è stato il collettivo studentesco Agorà, che ha trovato la porta imbrattata con la frase “Nel mondo che vorrei non ci sono ebrei”, accompagnata da una svastica e dalla scritta “Viva il duce”.
La preside dell’istituto, Katia Tedeschi, ha condannato duramente l’accaduto, definendolo un “atto vile che offende la memoria e la dignità di tutti”. L'area è stata immediatamente chiusa e le scritte rimosse, ma l’episodio riaccende il dibattito sulla presenza di gruppi neofascisti nelle scuole della capitale.
Solo pochi mesi fa, movimenti antifascisti avevano segnalato tentativi di infiltrazione nelle liste studentesche del liceo Giulio Cesare, del Tasso e del Righi. E mentre la tensione cresce, aumentano anche gli episodi di vandalismo: da scritte inneggianti al fascismo nelle scuole, fino agli scontri all’istituto Rossellini durante un evento dedicato al Giorno del Ricordo. Roma torna a confrontarsi con l’ombra del passato.