Per il secondo anno consecutivo il settore termale nel Lazio cresce tra il 10% e il 15% rispetto al 2022. Merito delle performance ottenute dalle 15 strutture del territorio censite da Federterme, impiegano 360 dipendenti: nel 2023 queste imprese hanno registrato più di 860 mila presenze totali per un giro d’affari di circa 120 milioni tra fatturato aggregato e indotto.
Incremento a doppia cifra negli ultimi 12 mesi per le Terme di Tivoli, dove d’estate le attività non si fermano mai, anche se all’appello mancano operatori termali, assistenti bagnanti e addetti alla cucina e al ricevimento. Tuttavia le Terme collaborano con le scuole per formare i ragazzi e offrire loro degli stage. Un problema comune a quasi tutto il comparto. Si cercano specialisti del settore anche alle Terme Vescine-Suio di Castelforte (Latina) : nel primo semestre è stato raggiunto un +12% sul 2023. Si alza anche la permanenza media degli ospiti, superiore ai tre giorni. Sale anche la domanda di turismo sanitario: le più richieste sono le terapie locomotrici, respiratorie e laringoiatriche».
I romani sono grandi frequentatori anche delle Terme di Saturnia, fuori regione. Qui l’acqua sulfurea che da tre millenni sgorga dalla sorgente del monte Amiata possiede proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e lenitive.
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