San Giuliano Milanese: incontro con Gino Cecchettin: "Una fondazione nel nome di Giulia"

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00:00Buonasera a tutte e a tutti. Grazie per l'applauso e voglio pensare che un po' di quell'applauso sia per Giulia.

00:14E' vero, io ho sentito tanto affetto, ho sentito tanto amore da quel giorno che Giulia è scomparsa fino ad oggi.

00:36E devo dire che in certi momenti avere l'abbraccio di una comunità, una comunità grande, che si dimostra solidare con un dolore immenso,

00:46non penso che solo i genitori possano capire, penso che anche chi non ha figli o chi è fratello possa capire cosa significhi avere un componente della famiglia che manca in questo modo.

01:00E a me ha servito, ha servito tantissimo perché non vi nascondo che in certi momenti non si vede il futuro, si vede solo un'ombra nera.

01:11E grazie alla forza che ognuno ha saputo darmi e poi all'amore di Davide e Elena che ho guardato avanti.

01:23Tenere il potere in controllo è tutto ciò che dobbiamo cambiare nel tempo in cui vogliamo fare prevenzione della violenza di genere.

01:32Perché questa cosa accada? Non abbiamo bisogno di supereroi ma abbiamo bisogno di uomini competenti che sappiano dire le parole che servono.

01:42Parlo per l'esperienza personale della mia infanzia fondamentalmente quando sono cresciuto con un'educazione di poco severa.

01:55Ho conosciuto tantissimi no, ho conosciuto anche tantissime condizioni corporali perché se non facevo le condizioni di mio padre me ne daranno botte.

02:06Ho visto anche mia madre non realizzarsi personalmente come essere umano perché aveva dei desideri e non poteva fare nulla se non la casalinga, questo per volere di mio padre.

02:18È stato uno dei capitoli più difficili da scrivere, ho chiesto l'autorizzazione a mia madre, l'ho fatto leggere perché chiaramente era una vicenda che non riguardava solo me ma riguardava anche lei.

02:30Lei mi ha prestato il suo consenso perché comunque ha sentito che effettivamente c'era un messaggio da dare.

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