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Una chiacchierata con Federico Martelli sul libro "The Beatles everyday" (Pt. 1)
Rockol
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09/10/2024
La prima parte della videoconversazione tra Federico Martelli e Franco Zanetti
Categoria
🎵
Musica
Trascrizione
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Siamo su Rockall con Federico Martelli, che è l'autore di The Beatles Every Day.
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Spero che tu abbia con te il libro, perché io sono all'estero e non posso far vedere
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la copertina.
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Senti, rispetto a tante generazioni di giornalisti e scrittori che si sono dedicati all'argomento
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Beatles, fra cui anch'io come vedi là sullo sfondo c'è la fotografia sul Duomo di Milano
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dei Beatles, tu sei sicuramente il più giovane e quindi la domanda che ci incuriosisce è
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come mai, alla tua età, in un'età in cui di solito si ascolta tutta altra musica, hai
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dedicato tutta questa attenzione a un gruppo degli anni Sessanta?
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Beh, io ho questa passione per i Beatles che nasce tanto tempo fa, nasce con me praticamente,
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io ho iniziato ad ascoltare i Beatles grazie ai miei genitori che li amano molto, li apprezzano,
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li ascoltano da sempre ed è per questo che le primissime volte che ho ascoltato i Beatles
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l'ho fatto semplicemente perché i miei mettevano la loro musica in casa e quindi io ho iniziato
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ad ascoltarla, a memorizzare le canzoni e quindi ad appassionarmi anch'io piano piano,
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però comunque anche crescendo quando ho iniziato ad ascoltare sempre più musica diversa e ho
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raggiunto diciamo l'età in cui io stesso avrei potuto capire quale musica faceva per me e quale
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no, ho continuato ad ascoltare i Beatles più di qualsiasi altra band, qualsiasi altro artista,
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sono sempre rimasti al primo posto per quello che riuscivano a dirmi, per la differenza che io
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sentivo rispetto a chiunque altro che c'è sempre stata e quindi anche se inizialmente forse ho
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iniziato ad ascoltarli per ereditarietà e perché era una delle poche band che ascoltavo assiduamente
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ho comunque riconosciuto fin da subito il loro talento incredibile e questo mi continua,
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continuo a sentirlo adesso che li ascolto praticamente ogni giorno. Ecco però tra
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l'ascolto anche frequente e ripetuto e la decisione di sedersi al computer e cominciare
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a scrivere delle canzoni dei Beatles e poi progettare di pubblicarne, come mi sembra che
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tu abbia fatto più o meno una al giorno per quasi un anno intero, c'è un bel salto no? Tu poi se
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ho capito bene hai scritto direttamente in inglese questi tuoi primi testi, è così?
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Esatto, io quello che volevo fare principalmente era semplicemente riuscire a ringraziare i Beatles
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per quello che avevano sempre fatto per me, fare loro un tributo secondo quelle che erano le mie
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possibilità, secondo quello che era la mia portata, quindi quello che ho fatto ormai quasi
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due anni fa è stato creare una pagina social, una pagina Instagram che poi grazie all'aiuto dei
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miei genitori è diventata anche una pagina Facebook in cui sarei andato, una volta scritta
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come hai detto tu direttamente in inglese, a pubblicare delle recensioni scritte interamente
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da me riguardanti ogni singola canzone dei Beatles, una al giorno, senza seguire un ordine
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specifico ma semplicemente andando a scegliere ogni giorno quella che avrei pubblicato il giorno
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dopo in base al mio stato d'animo attuale, a quella che mi sembrava un po' più adatta. C'è
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qualche canzone che fin da subito aveva il suo giorno prestabilito perché ci avevo pensato, come
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ad esempio la canzone che ho messo il 19 febbraio che è il mio compleanno, è ovviamente Birthday del
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White Album ma per un credo buon 90% delle canzoni che di cui ho scritto la recensione
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invece l'ordine a vederlo così è casuale perché anche io letteralmente andavo lì ogni giorno a
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cercare, a scegliere una tra tutte quelle che mi rimanevano e così ho continuato. Poi il fatto che
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sia diventato un libro è qualcosa di derivato, qualcosa che è venuto dopo dal fatto che vedendo
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che comunque la pagina social riscuoteva un piccolo successo, c'era qualche persona che non
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conoscevo direttamente che apprezzava quello che scrivevo e magari veniva a commentare sotto i miei
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post a chiedersi quale canzone sarebbe sarebbe arrivata il giorno dopo, mi ha spinto a cercare
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di evolvere tutto in qualcosa di più grande come per l'appunto un libro che siamo poi riusciti a
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concretizzare e questo mi fa mi fa moltissimo piacere ovviamente perché non pensavo di andare
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a pubblicarlo. Una curiosità, qual è lo strumento tecnologico con cui ascolti i dischi dei Beatles?
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Un lettore di cd, un lettore di vinile o sono musiche liquide? Beh come tutti i miei
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coetanei io uso gli strumenti che sono un po' più comodi per noi, quindi spesso ascolto la loro
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musica su Spotify dal mio telefono, dal computer quando mi trovo in casa, mentre invece da piccolo
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li ascoltavo quasi sempre tramite il cd perché avevo un lettore cd in casa e anche in macchina,
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ogni volta che andavo in macchina li ascoltavo, li ascoltavo tramite cd che è ancora tutti in
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camera mia adesso e ho anche un lettore per i dischi dei vinili dei Beatles in casa ma
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per semplicemente per comodità e per il fatto che io non facendo comunque parte della della
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generazione dei Beatles o della generazione dei miei genitori non non trovo la necessità vera e
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propria di ascoltare la musica sui vinili, poi riconosco assolutamente che non sia la stessa
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cosa ascoltarla su un disco o ascoltarla su Spotify come faccio io più più abitudinariamente,
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ma diciamo che sfrutto, cerco di sfruttare un po' i pro della mia generazione e c'è molta più
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più istantaneità eppo nel poter ascoltare la loro musica mentre sto andando in bici a scuola,
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cosa che invece non potrei fare ad esempio se volessi solo ascoltarli sui vinili come si
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faceva negli anni 60. Tu sei un po' un collezionista nel senso che hai cercato di avere tutti i dischi
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dei Beatles oppure non sei un raccoglitore sistematico di supporti? Ma veramente non non
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mi definirei un collezionista tutti gli effetti perché comunque di vinili per dire a casa non
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ce li ho tutti dei Beatles, dovrei andarle a ricercare e ripeto non sentendo la vera e propria
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necessità della scuotere la musica sui vinili non ho mai neanche sentito un un obbligo nell'andarli
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a collezionare tutti. Era una cosa un po' diversa per i cd perché li ascoltavo più,
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infatti i cd ce li ho tutti attualmente dei Beatles e li ho collezionati negli anni quando
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ero praticamente sempre un bambino e cercavo di averne sempre dei cd per poter cambiare quelli
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da tenere in macchina e da ascoltare mentre mi muovevo con i miei genitori. Però sì,
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a parte questo non non mi considero un grande collezionista purtroppo. Le schede,
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se possiamo chiamarle così, che tu hai raccolto nel libro che si intitola, ripeto, The Beatles
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Everyday, sono interessanti perché sono molto personali. Tu non esiti a dire quali sono le
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canzoni che ti piacciono di più e nemmeno a dire quali sono le canzoni che ti convincono di meno,
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che è un atteggiamento estremamente libero. C'è qualche canzone per la quale hai fatto fatica a
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esprimere un parere positivo, cioè ho tradotto in un'altra lingua. Quali sono le canzoni che
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ti hanno convinto di meno delle 211, che poi sono 216, che poi sono 222, della discografia dei Beatles?
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Beh, allora io ho sempre provato ad essere il più sincero possibile per quanto riguarda sia le
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canzoni che al prezzo, che adoro dei Beatles, sia quelle che mi piacciono un po' meno perché
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comunque non ho mai visto niente di buono nel mentire, nel dire che una canzone semplicemente
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perché piace a tutti deve per forza piacere anche a me. Questo non significa che ci siano
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delle particolari canzoni dei Beatles molto famose, molto ascoltate, che io non amo,
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perché di solito io sono abbastanza a favore del mainstream, nel senso che se una canzone è molto
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ascoltata sono sempre dell'idea che abbia i suoi buoni motivi e riesco a trovare questi motivi.
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Quindi in realtà le canzoni di cui, se così possiamo dire, ho parlato un po' peggio nel
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libro sono alcune di quelle canzoni che in genere saltano fuori molto raramente nelle
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conversazioni che hanno a che fare con le canzoni dei Beatles. Mi viene da citare ad esempio
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Little Child, che è una canzone di The Beatles, il secondo album, che quando ascoltavo da piccolo
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non mi diceva mai nulla rispetto alle altre, mi veniva sempre da saltare nell'album e probabilmente
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mi verrebbe questo istinto ancora oggi, perché l'ho sempre ritenuto una di quelle un po' più deboli.
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E un altro filone di canzoni che non mi ha mai molto convinto, anche se un po' mi dispiace dirlo,
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sono tutte le canzoni che i Beatles lasciavano cantare in ogni album a ringo per dargli un po'
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di azione, dargli il suo momento, esatto. Sia ad eccezione di qualche di qualche pezzo in qualche
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album che è diventato iconico sono sempre state le canzoni un po' più devolucce che gli venivano
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lasciate, quindi questo è. Se invece ne dovessi nominare una che tra quelle che comunque mi
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piacciono ma che reputo un po' sopravvalutata e che invece di solito considerata un capolavoro
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assoluto, forse mi verrebbe da citare Come Together, che ripeto è comunque una canzone che io apprezzo
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molto, che mi fa sempre piacere ascoltare, ma che non reputo un capolavoro assoluto come invece sento
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dire da persone che conosco e anche da fan dei Beatles, da community dei Beatles sui social,
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come mi è capitato durante il progetto. Senti cosa pensi delle ultimissime, cioè quelle tre
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canzoni che i Beatles hanno rifatto sui provini di Lennon? Beh, ovviamente è un argomento un po'
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controverso. Per quanto riguarda me sono tre canzoni fantastiche. Io ovviamente se per Free
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As A Bird e Real Love sono sempre stato comunque un po' distaccato dal pensiero generale, perché
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alla fine per me erano comunque canzoni uscite prima della mia nascita e quindi che io esattamente
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come tutte le altre non ho potuto vivere dal vivo. Le ho sempre viste come due canzoni molto belle,
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uscite in un periodo diverso, ma senza essere troppo coinvolto dalla loro... dalla storia
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della loro uscita in sé. Con Now and Then è una storia un po' diversa, perché io prima dell'uscita
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di questa canzone ormai quasi un anno fa non mi sarei mai aspettato che avrei potuto avere
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l'opportunità di assistere dal vivo all'uscita di una canzone dei Beatles e a poter vedere le
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reazioni sui social di fan della mia età che ovviamente come me non avevano mai avuto questa
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opportunità. E anche quella è una canzone che mi è piaciuta molto, mi è piaciuto molto vedere il
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piccolo documentario che avevano fatto uscire insieme a Peter Jackson il giorno prima di far
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uscire la canzone. Ero emozionato molto, riesco a ricordarlo bene. E infatti nonostante il mio
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progetto sui social fosse già terminato nel momento dell'uscita, dato che io le recensioni
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le avevo postate tutte tra gennaio e agosto del 2023 e la canzone è uscita a novembre,
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ho comunque deciso immediatamente che avrei dovuto scrivere anche la recensione di questo
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pezzo e di inserirla sia sulle pagine social sia nel libro, dato che già stavo stavo cercando di
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mettere a posto il testo, ero già in contatto con la casa editrice per per concretizzarlo. Quindi
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io sono a favore di questi tre progetti e per me soprattutto il terzo è stato molto importante.
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