Se ieri (4 ottobre) Davide Faraone, leader dei renziani, ha acceso la miccia mettendo a rischio i rapporti già non facili tra il sindaco di Palermo Lagalla e il presidente della Regione Siciliana Schifani, oggi potremmo dire metaforicamente che ha sparato i giochi di artificio e ha attaccato apertamente il presidente della Regione.
In maniera molto provocatoria si è presentato stamattina davanti a Palazzo d’Orleans, a Palermo, sede della presidenza regionale, in accappatoio e in mano bidoni vuoti per protestare contro la governance al problema emergenza idrica.
«Siamo qui per parlare di crisi idrica – spiega Faraone – e ho deciso di farlo in queste condizioni e davanti questo Palazzo perché l’emergenza in questa regione è causa sicuramente della mancanza delle piogge ma dipende principalmente da chi governa questa regione. Al di là dell’aspetto infrastrutturale di cui abbiamo carenze decennali, di almeno 30 anni, e su questo non possiamo dare responsabilità all’attuale presidente della Regione ma a tutte le classi dirigenti che si sono succedute, il problema di questa estate è tutto da addebitare a Schifani. Ha messo in campo le misure ma avrebbe dovuto farlo a febbraio scorso almeno. Lo ha fatto invece quando l’emergenza era già scoppiata. Ha cominciato a chiedere ai sindaci di scavare nuovi pozzi quando già i Comuni erano in difficoltà e le dighe e i laghi erano vuoti».
Faraone si fa portavoce di cinque comuni siciliani, Troina, Cerami, Nicosia, Sperlinga e Gagliano. «Finora hanno fatto turnazione per l’acqua, una volta ogni sei giorni, saranno senza un dito d’acqua e potranno essere riforniti soltanto con le autobotti – dice Faraone -. Due milioni di cittadini siciliani, inoltre, stanno vivendo disagi enormi. Stiamo parlando di alcuni rioni di Caltanissetta e Agrigento che sono senza acqua. Palermo dalla prossima settimana comincerà le turnazioni e se non pioverà la situazione andrà a peggiorare».
L’assessore regionale alle Attività Produttive, Edy Tamajo, dopo le dichiarazioni di Faraone che ha definito «deleteria» la scelta di nominare il presidente Schifani commissario per l’emergenza rifiuti, gli ha chiesto di ritirare l’assessore di Italia viva (Totò Orlando) dalla giunta comunale, perché la sua posizione risulterebbe contraddittoria. L’assessore di Italia viva è stato sostenuto proprio dagli stessi partiti di centrodestra che hanno appoggiato Schifani. A questa richiesta Davide Faraone ha risposto: «Lavoriamo per Palermo che ha indicato come assessori Totò Orlando, Maurizio Carta e Fabrizio Ferrandelli. Loro tre sono stati nominati da una lista civica, non da Italia viva e questa lista ha sostenuto Lagalla. Non ritiriamo nessun assessore».
Nel video Davide Faraone
In maniera molto provocatoria si è presentato stamattina davanti a Palazzo d’Orleans, a Palermo, sede della presidenza regionale, in accappatoio e in mano bidoni vuoti per protestare contro la governance al problema emergenza idrica.
«Siamo qui per parlare di crisi idrica – spiega Faraone – e ho deciso di farlo in queste condizioni e davanti questo Palazzo perché l’emergenza in questa regione è causa sicuramente della mancanza delle piogge ma dipende principalmente da chi governa questa regione. Al di là dell’aspetto infrastrutturale di cui abbiamo carenze decennali, di almeno 30 anni, e su questo non possiamo dare responsabilità all’attuale presidente della Regione ma a tutte le classi dirigenti che si sono succedute, il problema di questa estate è tutto da addebitare a Schifani. Ha messo in campo le misure ma avrebbe dovuto farlo a febbraio scorso almeno. Lo ha fatto invece quando l’emergenza era già scoppiata. Ha cominciato a chiedere ai sindaci di scavare nuovi pozzi quando già i Comuni erano in difficoltà e le dighe e i laghi erano vuoti».
Faraone si fa portavoce di cinque comuni siciliani, Troina, Cerami, Nicosia, Sperlinga e Gagliano. «Finora hanno fatto turnazione per l’acqua, una volta ogni sei giorni, saranno senza un dito d’acqua e potranno essere riforniti soltanto con le autobotti – dice Faraone -. Due milioni di cittadini siciliani, inoltre, stanno vivendo disagi enormi. Stiamo parlando di alcuni rioni di Caltanissetta e Agrigento che sono senza acqua. Palermo dalla prossima settimana comincerà le turnazioni e se non pioverà la situazione andrà a peggiorare».
L’assessore regionale alle Attività Produttive, Edy Tamajo, dopo le dichiarazioni di Faraone che ha definito «deleteria» la scelta di nominare il presidente Schifani commissario per l’emergenza rifiuti, gli ha chiesto di ritirare l’assessore di Italia viva (Totò Orlando) dalla giunta comunale, perché la sua posizione risulterebbe contraddittoria. L’assessore di Italia viva è stato sostenuto proprio dagli stessi partiti di centrodestra che hanno appoggiato Schifani. A questa richiesta Davide Faraone ha risposto: «Lavoriamo per Palermo che ha indicato come assessori Totò Orlando, Maurizio Carta e Fabrizio Ferrandelli. Loro tre sono stati nominati da una lista civica, non da Italia viva e questa lista ha sostenuto Lagalla. Non ritiriamo nessun assessore».
Nel video Davide Faraone
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00:00Se ieri Davide Faraone, leader dei rinziani, ha acceso la miccia mettendo a rischio i rapporti già non facili tra il sindaco Lagalla e il presidente della regione Schifani,
00:09oggi, potremmo dire metaforicamente, ha sparato i giochi d'artificio e ha attaccato apertamente il presidente della regione.
00:15In maniera molto provocatoria si è presentato stamattina davanti a Palazzo d'Orleans a Palermo, sede della presidenza regionale,
00:22in accappatoio e in mano bidoni vuoti per protestare contro la governance al problema emergenza idrica.
00:28Questa conferenza stampa era stata convocata l'altro ieri esclusivamente per parlare di crisi idrica,
00:37di farlo in queste condizioni e davanti a questo palazzo non per caso, perché la crisi idrica in questa regione causa sicuramente la mancanza delle piogge,
00:51su questo nulla possiamo fare, ma è causa principalmente di chi governa questa regione.
00:59Lo dico a ragion veduta perché al di là dell'aspetto infrastrutturale su cui abbiamo carenze decennali di almeno 30 anni,
01:08e quindi lì non si possono dare responsabilità all'attuale presidente della regione, ma a tutte le classi dirigenti che sono succedute
01:15per la mancanza delle infrastrutture, il problema di quest'estate è tutto da debitare a Schifani.
01:22Schifani ha messo in campo tutte le misure che avrebbe dovuto mettere in campo a febbraio scorso almeno,
01:30le ha messe in campo quando l'emergenza era scoppiata e cioè ha cominciato a chiedere ai sindaci di cominciare a riattivare
01:38o a scavare nuovi pozzi quando già i comuni erano in difficoltà e le dighe erano vuote, i laghi erano vuoti.
01:46Lavoriamo per Palermo che ha indicato come assessori Toto Orlando, Maurizio Carta e Fabrizio Ferrandelli,
01:54questi tre sono stati nominati da una lista civica, non da Italia Viva, e questa lista civica ha sostenuto la Galla.
02:02Fra qualche ora praticamente cinque comuni siciliani che sono Troina, Cerami, Nicosia, Sperlinga e Gagliano
02:13che finora hanno fatto turnazione una volta ogni sei giorni saranno senza un dito d'acqua
02:21e sostanzialmente potranno essere rifornite soltanto con le autobotti,
02:27cioè noi oltre a esportare i rifiuti con autocompattatori oggi e pagando tantissime risorse
02:36fra qualche giorno saremo costretti a pagare le autobotti per poter dare l'acqua a cinque comuni
02:45che si forniscono esclusivamente sul lago di Ancipa.
02:48In più abbiamo due milioni di cittadini siciliani che hanno vissuto e vivranno disagi enormi,
02:57stiamo parlando di alcuni rioni di Caltanissetta che da 110 giorni sono senza acqua,
03:04stiamo parlando di rioni dell'Agrigentino, Palermo dalla prossima settimana comincerà le turnazioni
03:12e naturalmente se non dovesse piovere fino a novembre o se dovesse piovere poco perché anche le piogge
03:18che ci sono state non sono state sufficienti, naturalmente la situazione andrà a peggiorare.
03:23È chiaro che noi per qualche tempo abbiamo aspettato che Schifani ci desse un segno di vita,
03:32invece dopo due anni, consentite che è tempo di bilanci, la sanità è distrutta,
03:39sui rifiuti abbiamo detto, gli impianti due anni fa dobbiamo avviare il commissariamento,
03:44lo avviamo ora, vediamo, intanto i rifiuti sono al sesto piano,
03:48sull'acqua la stessa cosa, sulle infrastrutture come parliamo,
03:52un Presidente del Regione che secondo me se toglie il disturbo è meglio,
03:56anche perché non mi aspetto da lui reattività in questo periodo dal Marchese del Grillo,
04:03che poi ha un'ambizione che è inversamente proporzionale a quello che effettivamente
04:09è in grado di fare poi nell'azione di governo.