Perché, tra tutte le strade, abbiamo scelto la stessa? Perché ci siamo amati come fanno i venti con le foglie, sollevandoci l'uno sull'altro, per poi lasciare che la tempesta ci disperdesse, come se non fosse mai stato?
Io sono l'ex. Sono il fantasma dei tuoi giorni passati, quello che cammina tra i tuoi pensieri quando la notte si stende come un velo sul mondo, e la solitudine si insinua tra le pieghe del cuore. Sono quello che non hai più, ma che un tempo era tutto.
E mi chiedo sempre "perché". Perché i nostri sguardi, che una volta erano fari in un mare in tempesta, sono ora distanti come le stelle, lontani, freddi, inafferrabili? Perché le tue mani, che una volta sapevano trovare rifugio nelle mie, ora si chiudono vuote, e la distanza si è fatta un abisso che nessun ponte può colmare?
Io sono l'ex. Colui che ha conosciuto ogni curva della tua anima, che ha respirato i tuoi sogni come fossero ossigeno, che ha raccolto le tue paure come se fossero diamanti. Eppure, ora sono quello che è rimasto indietro, quello che guarda il tuo cammino da lontano, chiedendosi sempre “perché”.
Perché l’amore può morire come un fiore che non ha visto la luce? Perché ciò che era eterno è svanito come polvere al vento? Perché il tuo nome, che un tempo era musica, ora è un sussurro che si perde nell’eco dei ricordi?
Io sono l'ex. Ma dentro di me, ci sono mille vite che abbiamo vissuto insieme, ci sono giorni che non torneranno mai, ci sono sorrisi che si sono persi in quel momento perfetto, quell'istante in cui abbiamo scelto, inconsapevoli, di separarci senza dire addio davvero.
E mi chiedo sempre "perché". Perché il nostro amore, che era un incendio, ora è cenere che soffia via con il vento? Perché il fuoco che ci ha consumato ora è spento, lasciando solo braci spente e silenzio? Dove è finito quel futuro che sognavamo, quell’orizzonte che sembrava infinito?
Io sono l'ex. E porto con me i frammenti di te, come conchiglie raccolte sulla riva di un mare lontano, che risuonano ancora del suono delle tue risate, che ricordano il profumo dei tuoi capelli nel vento.
Ma io sono l'ex, quello che resta indietro quando tu vai avanti, quello che rimane a domandarsi, in una stanza vuota, perché l'amore, a volte, è come la pioggia: cade, ci bagna, ci abbraccia… e poi svanisce, lasciando solo il freddo.
E mi chiedo sempre "perché". Ma forse, amore mio, il perché non conta più.