Successo clamoroso da 100 milioni di incasso negli Stati Uniti, e anche nel resto del mondo, It ends with us esce finalmente anche in Italia domani 21 agosto. Tratto da libro omonimo di Colleen Hoover e diretto da Justin Baldoni, Un romanzo scritto nel 2016 che ha poi raggiunto livelli di vendita clamorosi con una seconda vita su TikTok, fatto che ha spinto Colleen a scrivere un seguito: It starts with us. It ends with us, la trama Lily Bloom (Lively) è una donna che ha superato un'infanzia traumatica, il padre abusava della madre. Trasferitasi a Boston, inizia una nuova vita inseguendo il sogno di aprire una propria attività, un negozio di fuori. L'incontro casuale con l'affascinante neurochirurgo Ryle Kincaid (Justin Baldoni) fa nascere un legame intenso. Ma mentre i due si innamorano profondamente, Lily inizia a vedere in Ryle lati che le ricordano il rapporto con i suoi genitori, specialmente il padre.
Quando il primo amore di Lily, Atlas Corrigan (Brandon Sklenar), rientra improvvisamente nella sua vita, la relazione con Ryle viene stravolta. Con lui improvvisamente scostante e minaccioso. Lily capisce che deve imparare a contare sulle proprie forze per fare una scelta molto difficile per il suo futuro. Cioè lasciare chi ci fa del male.
[caption id="attachment_2391179" align="aligncenter" width="1024"] Blake Lively e Justin Baldoni in "It ends with us". (Sony)[/caption]
[idarticle id="2382517" title="Blake Lively lancia una linea beauty per una chioma perfetta come la sua"] Le polemiche tra Blake Lively, regista e interviste Il titolo italiano del libro e del film ha la specificazione "Siamo noi a dire basta", avvertenza sibillina che la storia young adult tra Lily Bloom e Ryle Kincaid si avventura in territori tossici. Riassumibili in violenza domestica e abusi emotivi. Un'avvertenza che forse sarebbe stata utile anche per l'uscita americana del film, dove molto pubblico, ingannato dalla neutralità del battage pubblicitario, pare sia stato spiazzato dalla sviluppo di trama di quello che considerava un film romantico.
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Ambiguità ulteriormente aggravata dal press tour, con Blake Lively (anche produttrice di It ends with us) candidamente presa nell'invitare la gente ad andare a vedere il film: portatevi le amiche, gli amici, divertitevi (nel mezzo Lively ha trovato il tempo di lanciare la sua linea beauty per capelli). Non amatissima già da quando annunciò l'interesse di portare sullo schermo il libro di Hoover, con il suo tono leggero Blake ha scatenato dunque i detrattori. Compresa la reporter norvegese Kjersti Flaa. Che ha postato (dicendo però successivamente che non sapeva nulla delle polemiche in atto con il tour di It ends with us) un'intervista del 2016 a Blake in cui l'attrice la tratta come si farebbe tra cricche del liceo.
Il sospetto che del film Lively abbia un'idea tutta sua si è intensificato con l'assenza di Justin Baldoni (regista e produttore, non portaborse) dal press tour. Il quale ha più tardi condotto un tour tutto da solo, sottolineando le problematiche femminili legate al film, la fatica nel girare le scene di sesso, insomma tutti gli aspetti conturbanti della trama. I due hanno litigato, hanno avuto a un certo punto un'idea diversa su alcune scene? Secondo TMZ sì: Blake si sarebbe lamentata più volte del regista/attore, a proposito di un bacio tenuto troppo a lungo da Justin, e quando le avrebbe chiesto il suo peso dovendola sollevare e lanciare in aria.
Il materiale è tanto, e ricco di sottotrame, tanto da fare sospettare ci sia sotto una precisa campagna stampa. Vera o no, i suoi interpreti e produttori ne stanno guadagnando una svariata quantità di milioni. Il cast Oltre a Blake Lively e Justin Baldoni, il cast comprende Jenny Slate, Hasan Minhaj, Amy Morton e Brandon Sklenar.