Giovani, a Lampedusa l'incontro "L'Italia chiamò"

  • 6 mesi fa
Roma, 7 dic. (askanews) - "L'Italia chiamò. Il coraggio di essere protagonisti", questo il titolo della due giorni svoltasi a Lampedusa. Due giorni durante i quali l'Agenzia Italiana per la Gioventù, promotrice dell'iniziativa, si è confrontata con i ragazzi dell'isola, tutti coinvolti in attività di formazione, sulle opportunità che i programmi europei, Erasmus+, Gioventù e Sport, Corpo europeo di solidarietà, possono concretamente offrire, puntando anche sullo sport. Una scelta, quella di venire a Lampedusa, perchè a Lampedusa comincia l'Europa, e ragazze e ragazzi di una terra troppo spesso vista da lontano e costretta a ragionare in termini di emergenza e fare da sola, hanno necessità di trovare per primi risposte alle loro aspirazioni. Come conferma dalla Porta d'Europa il sindaco di Lampedusa Filippo Mannino:"Questa iniziativa fatta a Lampedusa assume una duplice importanza perchè innanzitutto siamo un territorio di frontiera con disagi che non ci sono in altre realtà italiane. Poi Governo ed Europa ci portano a conoscenza di quelle che sono le opportunità per i nostri giovani, per le famiglie, non solo in campo sportivo ma anche per l'inclusione dei giovani e la partecipazione del protagonismo giovanile".Le risposte ci sono, così come gli strumenti e la volontà. Il Commissario straordinario dell'Agenzia, Federica Celestini Campanari:"I ragazzi e le ragazze di Lampedusa con i quali ci siamo confrontati ci hanno travolto di entusiasmo e di idee. Un momento importante per noi per capire le loro esigenze e le loro aspettative per provare a dare delle risposte concrete sia attraverso i programmi europei per i giovani ma anche con la collaborazione con il ministro Abodi, il dipartimento per le politiche giovanili e il consiglio nazionale dei giovani. Non siamo qui per uno spot ma per rimanere e dare risposte sempre più concrete".Risposte concrete a esigenze concrete, con l'impegno del Governo a rispondere alle richieste dei giovani lampedusani. Il Ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi:"Hanno usato parole chiave significative, ne prendo tre a caso, educazione, dialogo, partecipazione. Quindi questi due giorni di incontro hanno avuto una risposta molto chiara, molto netta, nitida, che sarà di grande aiuto: Italia chiama, Lampedusa risponde. Assolutamente ben integrata nel territorio nazionale laddove molto spesso chi vive a Lampedusa sente lontananza. Non di sentimenti, quando c'è l'emergenza drammatica, ma la verità è che vanno date delle risposte nel quotidiano quando appunto Lampedusa non è nella cronaca dei TG. E con i giovani di Lampedusa nella condizione di crescere ad armi impari, con opportunità che per loro sono dispari. E noi dobbiamo renderle pari queste opportunità".

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