Uno "scudo blu" per proteggere 20 monumenti di Bergamo e Brescia

  • 7 mesi fa
Bergamo, 4 nov. (askanews) - Venti importanti monumenti delle province di Bergamo e Brescia, le due città capitali italiane della Cultura Italiana nel 2023, ottengono una salvaguardia speciale grazie allo "scudo blu", simbolo internazionale della protezione dei beni culturali nei conflitti armati. L'iniziativa fa parte del più ampio progetto "Uno scudo per la cultura", promosso dai comitati di Bergamo e Brescia della Croce Rossa Italiana con l'obiettivo di proteggere i beni culturali identificati dai cittadini come "custodi" della storia e della tradizione del loro territorio."Con questo progetto - spiega ad askanews Carolina David, presidente di Croce Rossa Italiana Comitato di Brescia - vogliamo parlare agli addetti ai lavori, quindi il personale dei musei, delle soprintendenze, delle forze armate, ma anche ai cittadini qualunque e agli studenti, di un'attività fondamentale per la Croce Rossa e per la comunità tutta che è quella della protezione del nostro patrimonio artistico e culturale durante i conflitti armati".A conquistare uno "Scudo Blu" anche l'ex convento di Sant'Agostino di Bergamo, ora sede dell'Università degli Studi. Un luogo simbolo della cittadina orobica che, per l'occasione, ha fatto da palcoscenico di una giornata formativa focalizzata sul Diritto Internazionale Umanitario e sulla protezione dei beni culturali."Noi - aggiunge - vogliamo porre in essere tutte quelle attività che sono a fondamento della protezione dei beni culturali in tempo di pace per evitare che in tempo di guerra ci siano quelle azioni di danneggiamento dei beni culturali quali bombardamenti, furti e saccheggi, che poi andranno a impoverire il patrimonio culturale dell'umanità". . Partner culturale del progetto è Canon Italia: n"Per noi è molto importante essere qui oggi perchè ci permette di apportare un contributo concreto alla valorizzazione e alla protezione dei beni culturali del nostro Paese - ci racconta Alessandro Montanini, Marketing Senior Manager di Canon Italia -. Lo faremo attraverso un workshop dedicato agli operatori di settore che siano forze dell'ordine, architetti o Croce Rossa Italiana. Un workshop pensato dai nostri Canon coach attraverso il quale trasferiremo il know how necessario proprio per valorizzare il nostro patrimonio unico al mondo".Si, perchè la tecnologia può giocare un ruolo di primo piano anche nella valorizzazione del patrimonio artistico culturale: "Ormai il livello tecnologico a cui siamo arrivati con i nostri prodotti ci permette di catturare immagini impossibili da catturare prima. Basti pensare al nostro nuovo sistema EosR che permette di scattare foto completamente al buio. Non solo: le nuove tecnologie, come quelle della realtà virtuale e immersive, anche in questo caso aiutano a preservare e a mantenere vivo un aspetto culturale importantissimo". Fondamentale, nell'attività di protezione dei beni culturali in situazioni di rischio, il ruolo ricoperto da Arma dei Carabinieri e Vigili del Fuoco non solo in Italia ma anche all'estero."E' responsabilità di tutti noi tutelare il patrimonio culturale - sottolinea Claudio Sanzò, Comandante Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Lombardia -: bisogna essere custodi consapevoli di quello che amiamo chiamare museo a cielo aperto"."E' un'occasione importante quella di oggi - puntualizza Massimo Tarabini, vicecomandante del Comando dei Vigili del Fuoco di Sondrio -: ci è stata data l'opportunità di raccontare quello che i Vigili del Fuoco fanno soprattutto in situazioni emergenziali, quindi nella riduzione delle criticità strutturali".