Criptovalute, la regolamentazione via principale per il rilancio

  • 11 mesi fa
Milano, 22 giu. (askanews) - Le criptovalute, tra opportunità e rischi. Di questo si è discusso in un evento organizzato a Milano da The Adam Smith Society con Edison, 36Brains e Orrick, e intitolato "Evoluzione o pericolo tecnologico? Quale futuro delle crypto per la nuova normativa europea". Un confronto che, ovviamente, è partito dalle cronache degli ultimi mesi che hanno visto il settore entrare in crisi per molti fattori. Tra questi un ruolo decisivo, secondo i relatori, lo ha svolto la carenza di regolamentazione."Quello che succede - ha spiegato ad askanews Marianna Vintiadis, amministratore delegato di 36Brains - è che abbiamo un settore molto poco regolamentato, in alcuni casi non regolamentato per niente e il problema di fondo, come sempre, è che sono gli investitori più deboli a rimanere fregati. Questa è la verità, non ci sono mezzi termini. L'amministrazione Biden scrive anche sul sito della Casa Bianca, oggi come oggi, chiaramente che i giovani e le persone di colore sono quelli che più sono stati colpiti dagli eventi dell'anno scorso. Nell'assenza di regolamentazione abbiamo il problema aggiuntivo che ci sono anche frodi, quindi non è solo che la gente non è resa conscia dei rischi, ma ci sono anche tanti che se ne approfittano".Il confronto ha preso spunto dalla nuova normativa europea sulle cripto-attività "Markets in Crypto-assets" per un'analisi sui diversi aspetti e della tecnologia sottostante. E, in questa prospettiva di un nuovo contesto di regole, si vedono le maggiori opportunità di ripresa e rilancio del settore. "L'ago della bilancia - ci ha spiegato Marco Boldini, partner dello Studio Legale Orrick per il FinTech e la regolamentazione finanziaria - sarà proprio come i regolatori decideranno di implementare questa regolamentazione e quali informazioni chiedere agli operatori di criptovalute, evitando cioè di uniformare troppo il mondo delle criptovalute al tradizionale sistema finanziario, che per sua definizione era più statico n ella regolamentazione. Il mondo delle criptovalute deve beneficiare cioè di una regolamentazione che sia più duttile, più elastica, proprio perché quello delle criptovalute è un mondo disruptive per natura che non può ancorarsi a delle regole decise tempo prima per il futuro". Ma quali sono le prospettive più immediate? "Nel breve periodo - ha aggiunto Boldini - l'auspicio è quello di creare delle vere e proprie task force tra gli operatori del mercato e i regolatori, un po' in un'ottica di Regulatory Sandbox che abbiamo visto in passato in cui gli operatori possano dimostrare che le criptovalute hanno anche un ruolo importante per l'economia, lo possono avere, non necessariamente sono foriere di cattivi pensieri, primo tra tutti il riciclaggio di denaro".La sfida insomma è ancora aperta: i problemi sono molti, ma le criptovalute, secondo quanto emerso dal convegno milanese, possono ancora svolgere un ruolo nello scenario economico del prossimo futuro.

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