Ddl Zan, Salvini: "Vaticano non fa ingerenza, ha diritto di parola". Ma sullo Ius Soli diceva altro

  • 3 anni fa
"Sono per la libertà di espressione, tutti possono parlare, Vaticano in primis. Poi il Parlamento è sovrano". Il segretario della Lega, Matteo Salvini, a Milano per un'iniziativa su lavoro e partite Iva, torna sulla questione del ddl Zan e sulle polemiche seguite all'intervento del Vaticano. "Aspetto una chiamata di Letta", ha aggiunto, "perché le polemiche sul ddl Zan possono essere superate in due minuti. Se togliamo, come richiesto dalla Santa Sede un po' di ideologia, la risolviamo in due minuti". Eppure, nell'agosto 2017, quanto ci fu un'apertura sullo Ius soli da parte di Papa Bergoglio, Salvini divenne campione di laicità: "Se lo vuole applicare nel suo Stato, il Vaticano, faccia pure. A Dio quel che è di Dio", scrisse su Facebook, "a Cesare quel che è di Cesare. Io ascolto, da parlamentare e da cattolico", risponde a chi gli fa notare la contraddizione, "le prese di posizione del Vaticano. Mai e poi mai mi permetterei di imbavagliare qualcuno". .Intervista di Andrea Lattanzi

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