In una famiglia napoletana la felicità della nascita di Assuntina si trasforma ben presto in dramma. La piccola infatti, appena è in grado di pronunciare le prime parole anziché parlare in dialetto napoletano si esprime in perfetto milanese. Con il passare del tempo le cose peggiorano ulteriormente e "Cotoletta" (soprannome dato alla ragazza da amici e conoscenti) invece di apprezzare babà e sfogliatelle, parla, pensa e si comporta come un'autentica abitante della città di S. Ambrogio. A nulla valgono i vari tentativi fatti dai genitori per convertirla alla cultura napoletana, tra cui una "vacanza-studio" presso alcuni zii residenti a Torre Annunziata, patria del napoletano verace.