Milazzo (ME) - Furti in abitazione, 4 arresti (06.12.16)

  • 7 anni fa
http://www.pupia.tv - I carabinieri della compagnia di Milazzo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di quattro persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata a furti in abitazione, ricettazione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

I casi riguarderebbero episodi avvenuti a Milazzo, San Filippo del Mela e Messina. La misura scaturisce da un’intensa attività info-investigativa sviluppata dal personale del Norm – Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Milazzo, “che ha permesso di acquisire utili e validi elementi probatori a carico degli odierni indagati, permettendone l’identificazione e la cattura”.

A finire in manette il 32enne Giuseppe Murabito, il 30enne Paolo Francesco Musolino, agli arresti domiciliari il 25enne Francesco Perroni, mentre è arrivata una misura più lieve per il 34enne M.S., sanzionato con l’obbligo di dimora nel comune mamertino visto che ha partecipato ad un solo furto.

Tra gli episodi che hanno permesso di far luce sulle scorrerie dei rei ve n’è uno, in particolare, che risulta sintomatico della spregiudicatezza e della totale amoralità dei componenti il sodalizio in parola e che si è verificato nello scorso mese di aprile.

Allora uno dei rei, approfittando dei festeggiamenti in corso in un noto locale del comprensorio milazzese e che avevano come protagonista la propria cugina, non si era fatto scrupoli, dopo aver svolto un’accurata attività di monitoraggio sia del luogo da “colpire” che del locale ove i suoi parenti erano “occupati”, a convocare la banda e ad introdursi, indisturbato, all’interno dell’abitazione degli ignari malcapitati, impossessandosi dei loro averi.

All’attività predatoria, poi, si collegava direttamente quella in materia di stupefacenti essendo gli arrestati non solo diretti consumatori di sostanze psicotrope ma altresì uno di essi un vero e proprio pusher: gli stessi, infatti, dopo aver raccolto gli “ordinativi” tra gli abituali consumatori, si recavano a Messina per reperire i quantitativi richiesti, tornando immediatamente indietro per soddisfare le commesse assunte.

In particolare l’attività investigativa consentiva di appurare che i sodali una volta messo a segno il furto si recavano a Messina per acquistare la sostanza stupefacente dal loro fornitore che in cambio della sostanza stupefacente riceveva la merce rubata.

Infatti l’attività d’indagine ha permesso di evidenziare come i viaggi compiuti nella città di Messina si verificavano non solo in concomitanza con gli ordinativi richiesti dai consumatori vicini al gruppo ma anche, e soprattutto, prima e dopo i furti che gli odierni arrestati mettevano a segno nel comprensorio mamertino, ciò a significare non solo che la refurtiva, con ogni probabilità, serviva per “pagare” le loro esigenze di droga non escludendo, altresì, che i furti venissero scientificamente eseguiti per reperire beni che poi venivano opportunamente ricettati dal loro fornitore di sostanze stupefacenti. (06.12.16)

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