http://www.pupia.tv - Napoli - Al Teatro Augusteo di Napoli, dal 26 febbraio al 6 marzo, sarà in scena “Rapunzel il musical” con Lorella Cuccarini, straordinaria protagonista nel ruolo di madre Gothel, la cattiva, comica e affascinante matrigna di Rapunzel.
Lo spettacolo, della Viola produzioni, arriva a Napoli dopo aver trionfato nei maggiori teatri italiani. La riuscita di questa fiaba musicale è dovuta a una riscrittura della celebre storia e alle musiche tutte nuove, italiane e coinvolgenti. Sul palco, insieme a Lorella Cuccarini, anche 18 artisti tra ballerini, acrobati, cantanti e attori, tra i quali Alessandra Ferrari nel ruolo di Rapunzel e Giulio Maria Corso nei panni di Phil.
Le scenografie dello spettacolo sono imponenti, con oltre 15 quadri in continuo movimento e di grande impatto visivo, progettate da Alessandro Chiti. Gli effetti speciali sono di Erix Logan e tra i tanti meritano nota la lunga chioma intrecciata di Rapunzel, ben 6 metri di capelli, che si illuminerà magicamente grazie a tantissime piccole luci; la trasformazione dei personaggi animati della fiaba in personaggi reali sul palcoscenico; e infine, particolarmente suggestiva, la scena in cui vengono fatte volare tra il pubblico le lanterne che ogni anno il popolo libera in cielo per ricordare la principessa scomparsa.
Le musiche originali sono di D. Magnabosco, P. Barillari e A. Procacci; le liriche di Giulio Nannini; le coreografie sono a cura di Rita Pivano, i costumi di Francesca Grossi e la regia di Maurizio Colombi.
Sinossi - La storia narra il confronto tra Rapunzel, l’eroina positiva alla ricerca della sua vera identità, e madre Gothel (Go-to-Hell), l’antagonista egoista e presa da se stessa, dal desiderio di fermare con ogni mezzo lo scorrere ineluttabile del tempo.
Gothel si dedica alla stregoneria e allo studio delle erbe officinali pur di sfidare i malanni della vita e assicurarsi l’eterna giovinezza, ma tale ossessione non è frutto di superbia o malvagità, ha un’origine ben precisa: a causa di una salute malferma comincia a vivere nell’ombra sin da piccola, e la sorella minore, bella e sana, viene designata regina al posto suo.
La scoperta di un fiore e del potere di Rapunzel la spinge in un attaccamento morboso verso la giovane: si comporta da madre ossessiva, sempre presente e pronta a tutto pur di salvaguardare quello che per lei è così prezioso: l’eterna giovinezza.
La caparbietà del giovane Phil e di Rapunzel, mossi dalla forza dell’amore l’un per l’altra, farà maturare in lei la convinzione che non si può imprigionare la libertà degli altri e che non si può fermare lo scorrere inesorabile del tempo, se non condannandosi a una vita affannosa che stanca e gela il cuore. (28.02.16)
Lo spettacolo, della Viola produzioni, arriva a Napoli dopo aver trionfato nei maggiori teatri italiani. La riuscita di questa fiaba musicale è dovuta a una riscrittura della celebre storia e alle musiche tutte nuove, italiane e coinvolgenti. Sul palco, insieme a Lorella Cuccarini, anche 18 artisti tra ballerini, acrobati, cantanti e attori, tra i quali Alessandra Ferrari nel ruolo di Rapunzel e Giulio Maria Corso nei panni di Phil.
Le scenografie dello spettacolo sono imponenti, con oltre 15 quadri in continuo movimento e di grande impatto visivo, progettate da Alessandro Chiti. Gli effetti speciali sono di Erix Logan e tra i tanti meritano nota la lunga chioma intrecciata di Rapunzel, ben 6 metri di capelli, che si illuminerà magicamente grazie a tantissime piccole luci; la trasformazione dei personaggi animati della fiaba in personaggi reali sul palcoscenico; e infine, particolarmente suggestiva, la scena in cui vengono fatte volare tra il pubblico le lanterne che ogni anno il popolo libera in cielo per ricordare la principessa scomparsa.
Le musiche originali sono di D. Magnabosco, P. Barillari e A. Procacci; le liriche di Giulio Nannini; le coreografie sono a cura di Rita Pivano, i costumi di Francesca Grossi e la regia di Maurizio Colombi.
Sinossi - La storia narra il confronto tra Rapunzel, l’eroina positiva alla ricerca della sua vera identità, e madre Gothel (Go-to-Hell), l’antagonista egoista e presa da se stessa, dal desiderio di fermare con ogni mezzo lo scorrere ineluttabile del tempo.
Gothel si dedica alla stregoneria e allo studio delle erbe officinali pur di sfidare i malanni della vita e assicurarsi l’eterna giovinezza, ma tale ossessione non è frutto di superbia o malvagità, ha un’origine ben precisa: a causa di una salute malferma comincia a vivere nell’ombra sin da piccola, e la sorella minore, bella e sana, viene designata regina al posto suo.
La scoperta di un fiore e del potere di Rapunzel la spinge in un attaccamento morboso verso la giovane: si comporta da madre ossessiva, sempre presente e pronta a tutto pur di salvaguardare quello che per lei è così prezioso: l’eterna giovinezza.
La caparbietà del giovane Phil e di Rapunzel, mossi dalla forza dell’amore l’un per l’altra, farà maturare in lei la convinzione che non si può imprigionare la libertà degli altri e che non si può fermare lo scorrere inesorabile del tempo, se non condannandosi a una vita affannosa che stanca e gela il cuore. (28.02.16)
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