Andria: “Rione Grotte Sant’Andrea ieri e oggi” - tra foto e documentazioni inedite

  • 9 anni fa
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► Iscriviti al nostro canale! » http://goo.gl/LaCpB3 Come vivevano gli abitanti delle Grotte di Sant'Andrea? Com'era la vita degli abitanti? Sono ancora presenti i resti dei sotterranei? A queste domande ha risposto l'ing. Riccardo Ruotolo. Il 25 Aprile 2015, alle ore 19.00, nell'ambito degli eventi della Fiera d'Aprile, presso la Biblioteca Comunale "G. Ceci" di Andria, si è svolta la presentazione della pubblicazione “Rione Grotte Sant’Andrea ieri e oggi” a cura dell’ing. Riccardo Ruotolo e dell'arch. Francesco Brudaglio. "Il libro del doppio recupero: il recupero di un bene immateriale, quale la Storia di un luogo con documenti e fotografie inedite e il recupero del cuore del quartiere attraverso le nuove costruzioni realizzate dall'amministrazione. In questo modo il quartiere è tornato a rinascere, anche perché queste nuove costruzioni sono a disposizioni di tutti in quanto edifici comunali. I documenti da me raccolti mostrano gli stili di vita dei vecchi abitanti del quartiere, tra le chicche, quella dell'unica foto della chiesetta di Sant'Andrea." - dichiara l'ing. Riccardo Ruotolo ai nostri microfoni.

"Se guardiamo le immagini nella parte curata dall'arch. Brudaglio - ha proseguito l'ing. Ruotolo - " è evidente che siano stati effettuati scavi sino a due metri di profondità, ma non è stato trovato nulla se non tracce di volte che finiscono su via Gentile, ma niente sotterranei, anche perché non sono andati in profondità. Ma l'esistenza di grotte chiuse in passato è sicura. In alcuni vicoletti che da via Cristoforo Colombo immettono in Largo Grotte si notano delle architravi di portoncini alti appena sessanta centimetri dal livello stradale, che sono stati chiusi e riempiti. E' rimasta soltanto l'impronta di questi vani, ma ci sono. Tuttavia - spiega l'ing. Ruotolo - "si tratta di vani fatiscenti, senza alcun valore. Del resto, durante gli interventi di riqualificazione, l'amministrazione comunale ha voluto che fosse presente un archeologo. L'archeologo ha valutato ogni singolo elemento riportato alla luce dagli scavi, ritenendo che non ci fosse niente da conservare. Sul libro questo è ben spiegato con delle fotografie. "

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