Ritiro dell'artiglieria pesante e liberazione dei prigionieri fra i principali punti. Germania e Francia: "Nessuna rivoluzione, ma un passo verso la fine delle violenze"

  • 9 anni fa
Un cessate il fuoco da domenica e il ritiro dell’artiglieria pesante dalle regioni contese dell’est del Paese che inizierà appena due giorni dopo. Putin e Poroshenko alla fine dicono sì a un accordo di massima sull’est dell’Ucraina.

La fumata bianca arriva nella mattinata di giovedì, al termine di una maratona negoziale, che proseguiva praticamente ininterrotta dal pomeriggio del giorno prima.

“Molto lavoro resta ancora da fare – il primo commento del presidente francese Francois Hollande – ma questa è una vera occasione per migliorare la situazione”. In linea la valutazione del Ministro degli esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier, che ha ammesso non si tratti di un accordo risolutivo, ma ha parlato di “passo decisivo verso la fine delle violenze”.

Poroshenko, che poco prima aveva gelato le speranze di un accordo, parlando di “alcune condizioni inaccettabili” da parte di Mosca, ha specificato che entro la fine dell’anno Kiev dovrebbe riassumere un controllo totale delle fron

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