Some displaced Iraqi Christians are not in the Christmas spirit

  • 9 anni fa
I bambini cristiani fuggiti da Mosul, nel nord dell’Iraq, festeggiano il loro Natale a Bagdad. Sono migliaia le persone scappate dalla scorsa estate, quando la seconda città più grande dell’Iraq è finita in mano ai gruppi armati dell’Isil. Una ottantina di famiglie sono ospitate in questa scuola usata come rifugio temporaneo.

“Ogni anno diamo regali ai bambini. Quest’anno abbiamo prestato un’attenzione particolare a quei bimbi che sono fuggiti dalle violenze di Mosul o da altre zone del nord e sono arrivati qui a Bagdad ‘’, dice un uomo travestito da Babbo Natale.

Amnesty International ha denunciato una campagna sistematica di pulizia etnica dell’Isil contro le minoranze religiose a cui è stato intimato di convertirsi. Una parte dei cristiani scappati dai radicali sunniti nel nord dell’Iraq ha raggiunto Dohulk,nel Kurdistan iracheno.

“Non noi stiamo celebrando il natale. Qual è la colpa dei nostri figli? Non hanno fatto niente. Tutti i Paesi occidentali stanno celebrando questa festività, noi invece siamo stati umiliati. Speriamo di tornare nelle nostre case con il nuovo anno e riaprire le nostre chiese”, racconta una donna.

Oltre 1 milione i cristiani in Iraq prima dell’invasione statunitense del 2003, oggi il numero è sceso a 500mila.