SICILIA TV (Favara) Arresto a Cattolica Eraclea. Una bandante uccide anziana
  • 12 anni fa
Ha ucciso un' anziana per derubarla del denaro che qualche giorno prima, avevano insieme prelevato dall'ufficio postale. E' successo a Cattolica Eraclea. Una donna, Santa Mulone di 59 anni del luogo era la badante dell'anziana signora Anna Fasulo di 83 anni. Stamattina, alle prime luce dell'alba, sono scattate le manette per la donna. Ed eseguire l'arresto i Carabinieri di Agrigento, su richiesta emessa dal Gip Luisa Turco. A coordinare l'inchiesta il Pm Luca Sciarretta e il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo. Secondo l'accusa, l'indagata mentre era in servizio con funzioni di badante alle dipendenze dell'anziana, approfittando dell'età della donna e del fatto che era girata di spalle, l'avrebbe colpita energicamente al capo con un corpo contundente, causandole lesioni personali consistenti. L'anziana signora aveva riportato infatti una ferita lacero contusa alla testa nella zona parietale destra e fronte parietale. Per lei sono stati resi necessari diversi punti di sutura. Il fatto si è verificato il 20 marzo scorso. L'anziana signora, e' poi deceduta a Foggia quasi un mese dopo, il 16 aprile. Significative si sono rivelate le dichiarazioni rese dai medici dell'ospedale di Ribera, i quali hanno evidenziato che le caratteristiche della ferita riscontrata sul capo della 83enne, e in particolare la circostanza che la ferita fosse traumatica e profonda, avevano ingenerato dubbi sul fatto che si trattasse di lesioni conseguenti ad una caduta accidentale, come riferito invece dalla badante che aveva accompagnato l'anziana in ospedale. Dalla mancanza di segni di effrazione sulle porte esterne ed interne dell'abitazione della vittima, ha dato la certezza che i fatti sono stati commessi da una persona che aveva libero accesso nell'immobile e che era in possesso delle chiavi del portone di ingresso dell'abitazione; Inoltre i fatti sono stati commessi intorno 14.00 circa, e cioè durante il turno diurno espletato dalla "badante". Il GIP, pertanto, valutando positivamente quanto prospettato dalla Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Capo dr Renato DI Natale, ha accolto la richiesta disponendo la misura cautelare. Le indagini di Polizia, sono state effettuate, e tuttora proseguono nell'ambito del Comando Provinciale dei Carabinieri retto dal Colonnello Mario Di Iulio e dalla Compagnia dei Carabinieri di Agrigento, alle dipendenze del Cap. Giuseppe Asti.
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