SICILIA TV (Favara) Festa di Santa Rita a Favara. Tutto pronto
  • 12 anni fa
Santa Rita da Cascia al secolo Margherita Lotti unica figlia di Antonio e Amata Ferri nacque a Roccaporena nel 1381. I suoi genitori sono descritti dalle cronache come persone molto religiose su di loro da secoli si tramanda la leggenda chiamata delle api. Secondo i racconti arrivati fino ai nostri giorni mentre Antonio ed Amata erano intenti a mietere il grano la piccola Rita era adagiata sotto un albero allinterno di una cesta. Un contadino feritosi ad una mano con la falce si accorse che attorno alla bambina cera uno sciame di api, lagricoltore mosse larto ferito per allontanare gli insetti, questo gesto secondo la leggenda gli fece rimarginare il taglio e le api invece di pungere linfante le depositarono del miele in bocca. Questo tradizionalmente è considerato il primo miracolo di Santa Rita. Questultima fin da piccola desiderava farsi suora ma per volere dei suoi genitori si sposò a sedici anni con il Comandante della guarnigione di Collegiacone Paolo Mancini, uomo che gli storici definirono di nobile famiglia e dal carattere orgoglioso ed autoritario. Dalla loro unione nacquero due figli Giangiacomo Antonio e Paolo Maria. Rita dedicò una cura particolare alla sua famiglia e soprattutto alla conversione del marito che aveva avvicinato alla fede cattolica. Dopo 18 anni di matrimonio un fatto di cronaca sconvolse la famiglia Mancini, infatti Antonio mentre rientrava a casa venne ucciso. Rita perdonò lassassino del marito ma temeva che i suoi figli crescendo avrebbero potuto pensare ad una vendetta. Allora lei onde evitare questo , nelle sue preghiere chiese addirittura la morte dei propri figli piuttosto che vederli responsabili di atti di violenza. Poco tempo dopo i due ragazzi si ammalarono e morirono nello stesso giorno. Rimasta sola Rita chiese di poter entrare nel Monastero agostiniano di Santa Maria Maddalena di Cascia ma sia il suo stato vedovile che il fatto di cronaca che colpì la sua famiglia, gli negarono per tre volte laccesso al convento. Ma grazie allopera di conciliazione che la stessa attua nei confronti delle famiglie di suo marito e del suo assassino riesce ad essere accolta dalle suore agostiniane. Di Rita anche sul suo ingresso al monastero di Cascia è una leggenda secondo la quale la donna fu portata in volo da tre Santi Agostino, Giovanni Battista e Nicola da Tolentino dallo scoglio di Roccaporena fino dentro le mura del monastero . Questo episodio secondo la leggenda convince la Madre Badessa che la accolse nel monastero dove Rita visse fino alla sua morte, dedicando quaranta anni della sua vita interamente alla preghiera. Molti sono i segni soprannaturali che i credenti attribuiscono a Santa Rita da Cascia. Si narra che la sera del venerdì santo dopo la predica di un frate, impressionata dalla passione di Cristo avrebbe ricevuto sulla fronte una spina dalla corona di Cristo che però spari dopo alcuni giorni. La spina riapparse in seguito ed accompagnò la suora negli ultimi 15 anni della sua vita. Suor Rita morì il 22 maggio del 1447 fu proclamata santa da papa Leone XIII nel 1900. Ed a Favara in occasione della festa di Santa Rita, che questanno cade alla vigilia della Pentecoste, il Parroco della chiesa San Vito di Favara, Don Diego Acquisto ha stilato il programma degli appuntamenti. Questultimi iniziano tutti alle 17:30 con la recita del santo rosario e continuano con la celebrazione eucaristica. Oggi si vive il secondo momento del triduo di preghiera, dedicato questo alla famiglia. Domani invece sarà celebrata la giornata della legalità. Nel corso della Santa Messa, sarà benedetto il quadro della legalità per non dimenticare, opera del maestro Vincenzo Patti che ricorda il tragico crollo avvenuto lo scorso 23 gennaio in via del Carmine a Favara. Vincenzo Patti reciterà anche la Preghiera dellartista. Una supplica per la città, invece sarà letta dal Sindaco Mimmo Russello. Subito dopo una fiaccolata si muoverà da Piazza San Vito verso Vicolo della Musica. Luogo significativo questo per la Città di Favara, infatti è il posto dove 64 anni fa veniva ucciso lallora Sindaco Gaetano Guarino.