Ristoratrice costretta a rinunciare a credito, 5 arresti. LE FOTO

  • 12 anni fa
“Non dare fastidio ad Eugenio” “Siamo capaci di sparare a sangue freddo” queste le frasi intimidatorie che i fratelli Bruni dicevano alla ristoratrice di Paola costretta a rinunciare al credito che vantava nei confronti delle due persone che erano subentrate nella gestione del suo locale. È stata la stessa vittima a denunciare le vessazioni a cui era sottoposta, consentendo alla Squadra mobile di Cosenza di arrestare stamattina cinque persone con l'accusa di estorsione aggravata. La vicenda inizia nel 2008, quando una donna ha ceduto il ristorante a una coppia di pregiudicati di Cosenza Eugenio Di Puppo, 46 anni, e la sua convivente, Maria Regina Toscano (43), arrestati oggi. Dopo un'iniziale rapporto cordiale, dal novembre dello scorso anno i coniugi si erano rifiutati di pagare alcune mensilità causando un danno complessivo alla vittima di 45mila euro. Tra gli arrestati ci sono anche Eugenio e Pasquale Bruni, di 46 e 44 anni, fratelli del presunto boss dell'omonima cosca Michele Bruni alias "Bella Bella junior"e Giacomo Sena (46), nipote del più noto Antonio Sena esponenti della criminalità cosentina. Contestavano alla vittima di aver intrapreso un'azione civilistica per recuperare il canone mensile e avanzato la richiesta di rescissione del contratto. La vittima inoltre ha dovuto far riparare a sue spese la rete fognaria danneggiata dall'incuria dei gestori, determinando un ingiusto profitto per i coniugi.

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