Costa Concordia: Sturniolo 'Pericolo ambientale, non c'è solo il gasolio'

  • 12 anni fa
Milano. Mentre il relitto della nave da crociera Costa Concordia si muove dalla sua precaria postazione con una velocità stimata di circa 7 millimietri all'ora, noi abbiamo incontrato l'ingegnere Emanuela Sturniolo della MWH società multidisciplinare che offre servizi di consulenza e ingegneria nei settori dell'acqua, dell'energia, dell'ambiente e delle infrastrutture; nel 1991 furono loro a partecipare alle operazioni per la messa in sicurezza del relitto della petroliera Haven affondata ad Arenzano con tutto il suo carico. Per il Concordia la situazione è diversa, certo, ma l'ingegnere ci spiega che il pericolo non sta solo nella necessità di mettere in sicurezza le 2.400 tonnellate di carburante presenti nel relitto, bensì anche nella valutazione attenta dell'impatto ambientale che tutto ciò che la nave portava con se potrebbe avere se non recuperato: pensiamo solo al fatto che la nave trasportava 4000 passeggeri il che significa almeno 4.000 cellulari, alcuni dei quali, certmanete saranno stati abbandonati in nave, idem per le videocamere, gli arredi, i detersivi utilizzati in nave e molto altro ancora. Servizio Federica Giordani 

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