Festa del borgo San Giovanni 9 e 10 luglio una storia, tante storie

  • 13 anni fa
150 musicisti, per un totale di 26 attrazioni musicali che si alterneranno nelle due serate lungo via XX Settembre, Tripoli, Piazzetta San Gregorio e Parco Cervi. Artisti itineranti accompagneranno a riscoprire i sapori della terra riminese, i vecchi mestieri e angoli meno conosciuti come la piccola deliziosa Piazzetta Traj (dall'antico nome della via Tripoli, la via al mare dei bagnanti più "modesti", che dal Borgo San Giovanni si snodava in un'area semiabitata e malsana tra stagni e acquitrini; all'opposto di Viale Principe Amedeo, lo stradone dei bagni della borghesia riminese). Ricchissimo il programma culturale, come la mostra su "Karol Wojtyla. L'uomo e la sua terra" un inedito giovane padre Karol, futuro Papa Giovanni Paolo II. Nella Chiesa parrocchiale si può visitare la mostra " Oggi devo fermarmi a casa tua. L'eucaristia, la grazia di un incontro imprevedibile". La mostra fotografica multimediale "La religiosità nei popoli" è allestita in Palazzo Ghetti a cura di Piergiorgio Masini. Come di consueto, esporranno i pittori riminesi nell'ex bottega del ceramista-pittore Bruno Brolli, autore del disegno sul manifesto della Festa. Tante altre espressioni artistiche e artigianali di borghigiani ci faranno conoscere la creatività di questa parte di Rimini attiva e laboriosa. All'ombra dell'Arco d'Augusto, si animerà il "Villaggio Solidale" con il sostegno di Volontarimini. In questo "Anno Europeo del Volontariato": musica, mercatini solidali, laboratori per bambini, stuzzicherie e corner gluten free .E nello spazio "Mi presento" associazioni e cooperative sociali esporranno materiali, progetti e lavori artigianali. Nella "Piazza Servizi" le aziende municipalizzate di servizi al cittadino presentano strutture e attività ai visitatori. Naturalmente non mancheranno stand gastronomici, intrattenimenti vari, giocolieri, la fattoria didattica e lo spazio gioco per i più piccini. Da lunedì 11 luglio, la festa religiosa in onore della Beata Vergine del Carmine prevede la novena serale per l'intera settimana e, a conclusione, la processione con la sacra immagine per le vie del Borgo. Perché la festa nel Borgo San Giovanni "Nella Chiesa di San Giovanni c'è una Statua della Madonna del Carmine , giunta a Rimini dai Carmelitani, rimasti fino alla fine del 1700 quando furono cacciati da Napoleone. I borghigiani, ancora oggi, sono devoti a questa Madonna. La festa liturgica in suo onore è il 16 luglio; attorno a questa data si sviluppa una novena che si conclude il 17 luglio con solenne processione" spiega il parroco don Salvatore Pratelli. "La festa é un'occasione di socializzazione tra le persone che risiedono nel Borgo e che accolgono tutta la città e i turisti. In molti, ora trasferiti in altre città, rientrano per l'occasione. La festa è anche occasione per riscoprire radici cristiane . Nel Borgo, infatti, erano presenti sette chiese o cappelle. Fra le sette chiese la più famosa era la Basilica di San Gaudenzo , situata dove ora sorgono il Palazzetto dello Sport e la scuola Elementare 'XX Settembre". Il tema della decima edizione 'Una storia, tante storie' coinvolge, in particolare, due figure che sono state protagoniste della nostra città: il vescovo Gaudenzo , patrono di Rimini, martirizzato nell'area dove sorgeva la suddetta basilica; il papa polacco Giovanni Paolo II , che fece visita a Rimini nel 1981, con la mostra che ripercorre alcuni momenti della sua vita, quando, giovane sacerdote a Cracovia, faceva passeggiate, a piedi o in bicicletta, con amici e studenti. Un appuntamento a cui non si può mancare: sabato 9 e domenica 10 luglio, in entrambe le giornate dalle 17 alle 24 con ingresso libero.