CN24 | Operazione "Reale": emesse 11 ordinanze di custodia cautelare

  • 13 anni fa
Martedì 18 Maggio 2010 | In questa edizione di Report24: Operazione "Reale": emesse 11 ordinanze di custodia cautelare Contestati dal Gip di Reggio i reati di 'ndrangheta ed estorsioni Questa mattina il Gip del Tribunale di Reggio Calabria, ha emesso undici ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettante persone accusate di associazione mafiosa, estorsione ed altri reati. I carabinieri del Ros e la guardia di finanza hanno anche sequestrato beni per un valore di circa 5 milioni di euro. Fra i destinatari dei provvedimenti, 9 persone fermate il 22 aprile scorso, considerate esponenti dei clan della 'ndrangheta guidati dalle famiglie Pelle, Morabito, Ficara e Latella, e gli imprenditori Giuseppe Francone, 67 anni, di Palizzi e Sebastiano Carbone, 22, di Locri, ritenuti fiancheggiatori del clan Pelle e responsabili di intestazione fittizia di beni per la loro partecipazione alle societa' riconducibili al clan di San Luca. Entrambi risultano essere soci della società Freedom Cafe srl riconducibile ad Antonio Pelle, di 24 anni, sottoposta a sequestro, specializzata nella gestione di stazioni di servizio, ricevitorie, ristoranti e vendita di generi di monopolio. I militari hanno inoltre sequestrato la società Azzurra Costruzioni, riconducibile al 23enne Antonio Pelle . Quest'ultimo, di recente, ha subito il danneggiamento di autocarri e 5 betoniere in località S. Venere di San Luca. La 'ndrangheta si e' data un assetto unitario, organizzandosi in strutture territoriali denominate "Locali" e di organi sovraordinati, denominati "province", preposti alla soluzione delle controversie tra i clan. È uno degli aspetti emersi dall'operazione, denominata in codice, "Reale". Importanti e utili le intercettazioni ambientali dei militari che mettono in evidenza come il capo del clan Pelle di San Luca, riesca a muoversi per riciclare i patrimoni sporchi e anche come aggirare i controlli. I carabinieri avevano scoperto che alcuni capifamiglia s'incontravano nella casa di Giuseppe Pelle, detto "gambazza", dopo la morte del padre Antonio. In quella casa di Bovalino, padrini e picciotti s'incontravano certi che si trattasse di un luogo sicuro. Non sapevano che il Ros aveva piazzato una microspia e che li ha ascoltati per settimane. Dall'inchiesta sarebbe inoltre emersa la posizione di preminenza riconosciuta agli uomini della famiglia Pelle in relazione al rispetto delle "regole" della 'ndrangheta con riguardo alle gerarchie tra gli affiliati ed alle problematiche ordinative delle singole cosche. L'operazione odierna, scaturita dai fermi del 22 aprile scorso, avrebbe anche permesso di individuare ulteriori beni nella disposnibilita' dei Pelle ed alcuni accorgimenti di dissimulazione delle proprieta' adottati dal clan, come la fittizia intestazione dei patrimoni a "insospettabili". I Carabinieri e la Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno sottoposto a sequestro preventivo le società : - FREEDOM Cafè s.a.s., di Antonio Pelle e Sebastiano CARBONE & C., avente per oggetto sociale la gestione di stazioni di servizio di vendita di carburanti con annesso bar, gelaterie, tavole calde, rosticcerie, ristoranti, edicole, rivendite di generi di monopolio e gestione di ricevitorie, con sede in Ardore (RC); -AZZURRA COSTRUZIONI di Antonio Pelle, avente per oggetto la costruzione di edifici residenziali e non residenziali con sede sociale a San Luca (RC), in particolare hanno sequestrato: -distributore di benzina Esso, sito in c.da Giudeo di Ardore; -bar annesso al distributore indicato; -terreno sul quale sorgono il distributore ed il bar indicati ai punti precedenti; -lintero patrimonio della Freedom cafè s.a.s. di Antonio Pelle e Sebastiano Carbone & C.; -lintero patrimonio dellimpresa individuale Azzurra Costruzioni Geom. Antonio Pelle, con C.F. PLLNTN87CD976O e sede legale in San Luca (RC) alla via Campania nr. 6. 

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