Tra rilanci, ordini esecutivi e confuse trattative, gli Usa provano a ridisegnare i confini del commercio mondiale, spiega Daniele Manca nella nuova puntata della sua video-rubrica «Non solo numeri». In questa complessa partita «Donald Trump vuole interpretare la parte di chi dà le carte». E se i numeri sono dalla sua - gli Stati Uniti pesano sul Pil mondiale per circa il 25% -, le importazioni rimangono tuttavia determinanti: «Rimpiazzare prodotti dall’oggi al domani non sarà facile – spiega Manca – Non solo. Le aziende americane di servizi come Google, Microsoft, Amazon e Netflix, esportano tantissimo. E lo fanno in Europa». E questo spiega il gioco al rialzo sulla percentuale dei dazi: «Sono poi i funzionari a dover stilare accordi veri su vino, formaggi, computer e via dicendo». E dopo le conferenze stampa a favore di telecamera il risultato è uno: «Seminare incertezze su consumatori e imprese – conclude –, quest’ultime veri motori della crescita ferme nell’attesa che finiscano i bluff».