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Trascrizione
00:00Il nome del popolo italiano, visto l'articolo 533, codice di procedura penale di Chiara,
00:10di lui che è lui Mohamed, responsabile dei delitti a lui ascritti,
00:16ritenuta la continuazione criminosa tra gli stessi e lo condanna alla pena stimata equa di anni 30.
00:24La soddisfazione in queste vicende non c'è mai, è chiaro che non ci sono secondo me vincitori né vinti,
00:51deve vincere la giustizia, pare che un passo importante sia stato fatto e vedremo anche il riconoscimento del risarcimento.
01:00Ovviamente è una questione solo così significativa perché tanto non ci sarà nessun tipo di sollievo per la piccola Anastasia sotto quel profilo,
01:08né ci potrebbe essere, però la quantificazione di un milione esorbita tantissimo rispetto a quelle che erano le richieste delle tabelle.
01:16Quindi questa è, secondo me, una stigmatizzazione del fatto importante che è stata svolta dalla Corte d'Assise.
01:26La sentenza è la cosa buona, è che nessun giudice può dichiarare le proprie sentenze inappellabili,
01:32è una sentenza che non può stare in piedi perché le prove per condannarlo non ci sono,
01:35e quindi credo abbia vinto la pancia, non la testa, della Corte d'Assise.
01:44Quindi sono sereno per l'appello e confido nel fatto di trovare una Corte d'Assise di appello
01:49un po' più serena di quanto non sia stata questa Corte d'Assise.
01:53È sereno, mi ha ribadito anche adesso di essere sereno, di voler andare avanti ovviamente,
01:57e il prossimo passo sarà l'appello.
02:01Come voi sapete da giornalisti, se ci sono sentenze che sovente vengono ribaltate,
02:07sono proprio quelle delle Corte d'Assise.
02:09In Corte d'Assise pesa molto, non so, davvero, lo definisco la pancia, cioè l'istinto, non la razionalità.
02:16Dal punto di vista razionale questa sentenza non può stare in piedi.
02:19Quindi sono certo che faremo un atto di appello che possa ribaltare il risultato.
02:24Sono fiero del lavoro che abbiamo fatto, che ho fatto col mio studio,
02:28non soddisfatto del risultato.
02:31Avevo invitato la Corte a essere coraggiosa, a essere laica, a essere lucida, razionale.
02:36Non lo è stata, perché le prove non ci sono per arrivare alla sentenza di condanna.
02:40Quindi confido serenamente nell'appello.
02:43Di vista sia tecnico che morale siamo estremamente soddisfatti.
02:51Nel senso che è stato un processo molto complesso, difficile.
02:55Siamo riusciti sia a dimostrare la responsabilità dell'imputato,
03:00sia anche a proteggere il più possibile l'onorabilità di Alice Neri,
03:06che in più passaggi da parte di più soggetti in questo processo purtroppo è stata calpestata.
03:13Da un punto di vista umano, ovviamente, nessuno può dirsi soddisfatto,
03:18nel senso che Alice non tornerà più.
03:22E comunque una condanna a un essere umano non è mai un piacere.
03:26Questo dico da un punto di vista umano.
03:29Da un punto di vista, però, ripeto, professionale e morale,
03:34massima soddisfazione.
03:36Abbiamo messo un puntino su lei, soprattutto su una ridda di circostanze non veritiere,
03:43che per tre quarti del processo hanno invaso l'opinione pubblica,
03:48screditando la figura di Alice Neri.
03:50Poi lascio la parola al collega.
03:51La sentenza, insomma, che è un punto di soddisfatto.
03:56Sì, la sentenza, senza dubbio ci soddisfatto.
03:58È stato uno sforzo, prima di tutto, investigativo,
04:01per cui va reso merito ai carabinieri.
04:03Sono stati spesso tacciati di superficialità.
04:05In realtà credo che abbiano fatto un lavoro incredibile,
04:08sia umano che professionale.
04:10La Procura della Repubblica, uno sforzo eccezionale.
04:13Un incidente provatorio che è stato lungo, complesso,
04:16ma ha permesso di acquisire prove importanti,
04:18e va dato merito a quel passaggio.
04:20E un dibattimento in Corte d'Assise incredibilmente ricco,
04:24che credo abbia fornito tutte le garanzie alla difesa,
04:28abbia permesso di esplorare tutti i temi,
04:30anche quelli forse più lontani inizialmente dalle nostre idee,
04:34e quindi abbia tranquillizzato e permesso di arrivare con serenità e giustizia
04:38a una sentenza di condanna.
04:40È quello che noi abbiamo sempre.
04:41Perché io, ricordatevi bene, che io non ho vinto niente.
04:44Io sono l'unica che esce perdente del tutto da qua.
04:52Unica.
04:54La giustizia è stata fatta?
04:57Penso di sì.
04:59Penso di sì.
05:01Qual è il pensiero oggi per Alice?
05:03Che Dio ti benedica.
05:08Matteo, voi volevate questa sentenza anche pensando alle altre donne?
05:12Noi volevamo questa sentenza soprattutto, solo pensando a chi ancora la vita ce l'ha,
05:20a chi poteva essere a rischio.
05:22Io sono parole che ripeto dall'inizio.
05:24Io non la chiamo giustizia, per me giustizia sarebbe avere mia sorella qua.
05:28Questa è applicazione della legge e sicuramente giustizia per chi ancora la vita ce l'ha.
05:33Ma non per noi, però siamo contenti, attenzione, questo era il nostro intento, così dovrebbe essere sempre.
05:40No, no, non è stato lui.
05:41Perché loro, da quanto lui si è in Francia, neanche ne hanno lavorato, niente loro di là ne hanno chiuso le pratiche.
05:49Si vede tutto il video che loro non hanno detto che è stato galuto, scappato via è stato lui.
05:54Da lì è chiuso, dal primo giorno, già chiuso di lì, non abbiamo aspettato tre anni per niente.
05:58Qui l'ha urlato proprio di essere innocente, l'ha fatto poco fa, l'ha urlato di essere innocente in aula?
06:05Si, non è stato lui.
06:10Ci sono anche dei lavori, deve lavorare, però dove sono i cortelli che non hanno ammazzato niente?
06:15L'hanno detto che il cortello, c'è il cortello? No.
06:19C'è neanche il cortello.
06:21Ci sono dei pronti, questi, quell'altro, ogni settimana, ogni caso.
06:25Alla fine l'hanno chiuso di lui.
06:27Comunque l'hanno chiuso da quanto lui è in Francia, loro non hanno detto galuti.
06:32Noi abbiamo aspettato tre anni per niente e alla fine trent'anni per lui.
06:38E questa è la legge.
06:39Grazie.
06:40Grazie.
06:41Grazie.
06:42Grazie.
06:43Grazie.
06:44Grazie a tutti.

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