https://www.videoandria.com/ A dir poco inquietanti le immagini girate tra le varie città pugliesi coinvolte nell'arrivo delle emissioni provocate dal vasto incendio che nel pomeriggio di venerdì 18 luglio ha colpito l'Oasi Lago di Salso, un'area naturale protetta situata nei pressi della strada provinciale 141 (che collega i territori di Zapponeta e Manfredonia, in provincia di Foggia). Molteplici specie botaniche e altrettanti animali che le abitavano sono stati, di fatto, costretti alla morte da criminali efferratti, che hanno appiccato i roghi prima di dileguarsi. Tale crimine contro la natura (e in realtà, anche contro l'umanità, visto che facciamo tutti parte dello stesso ecosistema) ha prodotto una colonna di fumo visibile da chilometri di distanza, giunti sia lungo le spiagge della zona sipontina che verso l'Alta Murgia. Seppur al momento non quantificabile, un impatto sulla salute del territorio c'è sicuramente stata. Parte di quei fumi, attraverso le raffiche di vento, hanno raggiunto anche la città di Andria, coprendo parzialmente i raggi solari, come documentato in questo filmato che racchiude sia delle immagini girate sulla Sp13 (la Andria-Bisceglie) che quelle girate da via Barletta:
L'auspicio è che le indagini possano portare a risultati concreti, identificato e punendo coloro che si sono macchiati del reato che ha causato solo morte e distruzione per molteplici specie facenti parte dell'ecosistema naturale.