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Il caldo aumenta e la pressione si abbassa. Ebbene si, è arrivato quel momento dell'anno in cui la forza di gravità sembra avercela con noi. Ma non è pigrizia, né debolezza: è ipotensione estiva, meglio conosciuta come pressione bassa. Una condizione che colpisce soprattutto noi donne, complici ormoni, circolazione lenta e temperature fuori controllo. Chi ne soffre sa benissimo di cosa stiamo parlando: stanchezza, giramenti di testa, mancanza di appetito e quella voglia inspiegabile di sedersi subito ovunque. Ma esiste un rimedio a tutto questo?
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Cosa si intende per pressione bassa?
La pressione bassa, o ipotensione, si manifesta con una combinazione di sintomi ben riconoscibili: spossatezza, debolezza muscolare, difficoltà a concentrarsi, testa leggera e, in alcuni casi, nausea. Si parla di ipotensione quando i valori scendono sotto i 90/60 mmHg. È una condizione piuttosto comune, soprattutto tra le donne, in particolare giovani o in età fertile. Pur non essendo pericolosa nella maggior parte dei casi, può incidere sulla qualità della vita, rendendo le giornate estive ancora più faticose. Nei casi più estremi, può provocare cadute o brevi perdite di coscienza, soprattutto con il caldo intenso che accentua la vasodilatazione.
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Pressione bassa o “calo di zuccheri”?
Attenzione a non confondere la pressione bassa con l’ipoglicemia perchè entrambe le condizioni possono dare sensazioni simili. Avete presente quando vi alzate dal divano e il pavimento sembra crollare, non ci vedete più e cercate uno stipite della porta a cui aggrapparvi? Ecco quello è il cosiddetto "calo di zuccheri" (ipoglicemia): una diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue che ha cause e rimedi diversi rispetto alla pressione bassa. La credenza popolare suggerisce di bere acqua e zucchero per riprendersi, ma questo rimedio funziona solo in caso di ipoglicemia, non di ipotensione.
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I rimedi naturali alla pressione bassa
La buona notizia? Alcune piccole abitudini quotidiane possono fare la differenza. La prima è semplice: bere acqua regolarmente durante tutto l’arco della giornata. Un pizzico di sale in più può aiutare a ristabilire il volume sanguigno. Ottima alleata anche la liquirizia pura, così come gli integratori salini a base di magnesio e potassio. Anche un caffè o un tè verde possono dare una spinta in più, purché consumati con moderazione: troppa caffeina rischia di aumentare la diuresi e peggiorare il quadro. L’alimentazione deve essere varia e bilanciata: meglio pasti leggeri ma frequenti, con cibi ricchi di ferro (carni rosse magre, fegato, legumi), vitamina C (agrumi, kiwi, peperoni), vitamina B12e folati, fondamentali per prevenire l’anemia. Frutta, verdura e acqua minerale ricca di sali aiutano a mantenere l’idratazione e il giusto tono pressorio.
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Cosa evitare se soffri di ipotensione
Ci sono anche cose da evitare. Gli alcolici, le tisane drenanti, le acque minimamente mineralizzate non sono ideali: favoriscono la diuresi e fanno perdere ulteriori sali. Stesso discorso per le diete troppo restrittive, soprattutto quelle chetogeniche o povere di carboidrati: senza zuccheri, la pressione può abbassarsi ancora di più. Occhio anche ad alcuni cibi che riducono l’assorbimento del ferro, come gli spinaci crudi o la crusca in eccesso. L’equilibrio, ancora una volta, è la chiave.
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Movimento sì, ma con attenzione
L’attività fisica dolce può essere una grande alleata. Camminate leggere, yoga, esercizi posturali aiutano a stimolare la circolazione e rafforzare il tono vascolare. Ma attenzione: no allo sport nelle ore più calde e mai senza reintegrare adeguatamente liquidi e sali. Chi è soggetto a ipotensione dovrebbe avere sempre con sé una bottiglietta d’acqua, uno snack salato (o dolce, se necessario), e imparare ad ascoltare il proprio corpo. I segnali di malessere non vanno ignorati, ma riconosciuti e gestiti con gentilezza.

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