«Mi hanno rubato la vita», lo ripete tre volte Roberto Saviano, a margine della sentenza di conferma in Corte d'Appello a Roma per le minacce del boss Francesco Bidognetti e dell'avvocato Michele Santanastaso.
[idarticle id="2595484" title="Roberto Saviano e Nicola Gratteri in prima serata su La7: tutte le novità dei Palinsesti 2025/2026"] «Mi hanno rubato la vita». Le lacrime di Saviano dopo le condanne a boss e avvocato che lo minacciarono «Sedici anni di processi non sono una vittoria per nessuno, però è la dimostrazione incredibile che la Camorra in un'aula di tribunale, pubblicamente, ha dato l'interpretazione che è l'informazione a mettergli paura. Ora abbiamo la conferma in secondo grado che dei boss e i loro avvocati firmarono un appello mettendo nel mirino chi raccontava il potere criminale. E non attaccarono la politica ma il giornalismo, insinuando che avrebbero ritenuto i giornalisti responsabili delle loro condanne. Di questa vittoria resta che la mia vita è stata maciullata, che io non sono stato capace di reggere tutto questo e tutto è stato travolto. É una vittoria che resta agli altri. Quello che io spero è che questa vittoria, che per anni una parte della politica ha detto che era tutto falso, si capisca che quella parte politica è stata complice di tutto questo. Io spero che dopo questa sentenza, anzi sogno, che io possa avere più libertà. E che tutti i politici che hanno detto negli anni di togliermi la scorta non hanno fatto altro che sostenere questi criminali. La politica tacerà, quasi tutta una parte dirà qualcosa, c'era qualcuno in aula? No, non c'era nessuno. La politica ha già perso».