Un nuovo rapporto diffuso da Greenpeace e basato su una ricerca condotta dall’Imperial College London e dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine lancia un allarme drammatico: il cambiamento climatico è responsabile del 65% dei decessi legati al caldo estremo registrati in Europa tra il 23 giugno e il 2 luglio 2025. A Roma sono state 164 le vittime, a Milano ben 317, mentre Barcellona, Parigi e Londra seguono con centinaia di casi. Complessivamente, su 2.300 decessi, 1.500 sono attribuibili all’aumento delle temperature dovuto all’emergenza climatica. Le persone più fragili, in particolare gli over 65, hanno rappresentato quasi il 90% delle vittime. Secondo Greenpeace, si tratta di una strage silenziosa causata da politiche insufficienti. “È tempo che i governi abbandonino i combustibili fossili e che le multinazionali del settore paghino per i danni causati”, dichiara Federico Spadini. Il bilancio supera quello di recenti disastri naturali, dimostrando che il caldo è diventato una minaccia strutturale per la salute pubblica.