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  • l’altro ieri
Trascrizione
00:00Onorevoli senatrici e onorevoli senatori tutti, sono Martina Martino Pelli, architetto ma anche
00:10tetraplegica dal 2012, con necessità di assistenza nelle 24 ore. Sono affetta da una patologia
00:19neurodegenerativa progressiva devastante da un quarto di secolo, eppure lavoro utilizzando
00:27i comandi vocali, e lavoro proprio per mantenere l'assistenza indispensabile per sopravvivere,
00:36coadiuvata da appositi sostegni pubblici indispensabili, che in questa regione funzionano molto bene.
00:44Sono però esausta, esaurita, sto perdendo anche la voglia di andare avanti, quindi quest'estate
00:51ho presentato l'istanza per appellarmi presso la mia regione alla cosiddetta sentenza cappato
00:58in merito al suicidio assistito. Termine che io aborro perché non sono una suicida, altrimenti
01:06non sarei qui a parlarvi. In ogni caso questo diritto mi è stato negato dal comitato etico,
01:12perché secondo loro non rispondo a uno dei quattro requisiti indispensabili, ovvero essere mantenuta
01:21in vita da trattamenti vitali. Ma secondo voi io come mangio, come bevo, come mi lavo, come vado
01:31in bagno, come sopravvivo, come assumo i farmaci? Io non sopravvivo senza una persona vicino, certo
01:39non sono macchine, sono persone. Insomma, nella legge che state discutendo adesso in merito
01:48al fine vita, vi chiedo di tenere presente di ogni aspetto, ogni dolore, ogni dolore assoluto
01:55nel momento in cui viene vissuto e va rispettato e non parlate più di suicidio, perché non lo
02:03è. Si parla di eutanasia, di buona morte. Ammetto di aver anche fatto domanda all'estero,
02:12proprio perché non ce la faccio più, ma i mezzi economici e soprattutto la fatica fisica
02:18per arrivarci sarebbe tanta. Ce la farei perché, come sono arrivata fino a qua, arriverò
02:26anche là, ma io vorrei morire col sorriso sul viso nel paese dove ho scelto di vivere
02:33e dove ho pagato le tasse. Grazie.

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