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Trascrizione
00:00La presenza dell'imputato sulla scena del crimine non potrebbe mai essere liquidata come una mera coincidenza o comunque come una presenza neutra,
00:09perché dice che Marco Toffaloni non aveva nessuna ragione per trovarsi in piazza della loggia la mattina del 28 maggio del 1974,
00:17se non per partecipare all'esecuzione dell'eccidio.
00:20Lo scrive il Tribunale dei minori di Brescia, nelle 337 pagine di motivazioni della sentenza di condanna a 30 anni nei confronti di Marco Toffaloni,
00:29oggi cittadino svizzero di 67 anni e il 28 maggio del 1974, giorno dello scoppio della bomba in piazza Loggia,
00:37sedicenne legato al mondo di estrema destra.
00:40È ritenuto l'esecutore materiale della strage neofascista che provocò la morte di otto persone e il ferimento di 102.
00:47Determinante una fotografia che dimostra la presenza in piazza del ragazzino subito dopo lo scoppio.
00:53Ritiene il Tribunale che già l'istruttoria tecnica sulle immagini in oggetto abbia dimostrato
00:58che il ragazzo rappresentato nella fotografia sia, con assai elevata probabilità, Marco Toffaloni, scrivono i giudici.
01:05Nelle motivazioni si legge anche che Toffaloni non ha voluto fornire una spiegazione alternativa a tale presenza
01:10che, in vero, appare del tutto incomprensibile, ove si consideri che Toffaloni viveva a 70 km da Brescia
01:17e che quindi non poteva essere certo in transito casuale per la piazza,
01:22che egli, per essere presente, dovette anche marinare la scuola di nascosto dalla famiglia
01:27e quindi ebbe di sicuro un forte motivo per farlo.

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