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Gerusalemme, 23 giu. (askanews) - La caduta del regime iraniano non è un obbiettivo di guerra di Israele, ma potrebbe essere una conseguenza. Lo dice il portavoce del governo israeliano David Mencer nel corso di una conferenza stampa pre registrata."Siamo stati molto chiari per quanto riguarda l'Iran: il nostro obiettivo non è il cambio di regime, anche se questo potrebbe esserne una conseguenza, come è accaduto in Siria. Il popolo iraniano non è nostro nemico; è vittima di questo regime. Crediamo che oggi ci sia un'opportunità per loro di liberarsi dalla paura che il regime iraniano ha imposto, perché riteniamo che i governanti iraniani temano il proprio popolo più ancora che Israele" ha detto Mencer. "Se come conseguenza indiretta il popolo iraniano riuscisse a scrollarsi di dosso le catene di questo regime oppressivo, che li ha schiacciati negli ultimi 46 o 47 anni, allora sarebbe un risultato benvenuto, anche se non rappresenta un obiettivo di guerra per lo Stato di Israele".

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00:00Abbiamo fatto molto chiaro quando riguarda l'Iran, che il nostro obiettivo non è cambiare regime, ma questo può essere il prodotto, come è successo in Syrià,
00:10dove l'Iran's persone, che non sono i nostri amici, che sono i victimi di questo regime iraniano,
00:17crediamo che c'è un'opportunità ora per farlo l'idea che è stato hoistato da loro per l'Iraniano,
00:27perché crediamo che l'Iran's regime è più oltre di loro loro, che sono anche di Israele.
00:36Se un prodotto è l'Iran's people shaggianti le scacche di questo obiettivo regime che ha oppretto l'Iran's people per l'ultimo 46 o 47 anni,
00:49questo è un obiettivo benissimo, ma non è un obiettivo per l'Israele.

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