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Comandante Toti

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Trascrizione
00:00Ma sentite, dopo 38 anni siamo ancora qui e la domanda è perché dopo 38 anni ancora
00:10l'arma, la famiglia dell'arma si riunisce all'interno di questa caserma e ricorda Antonino.
00:18La domanda è perché? Perché questa è l'arma dei carabinieri, una risposta semplice, sembrerebbe
00:25una tautologia, cioè una ripetizione di un concetto in maniera banale, in realtà no,
00:30questa è la forza. La forza dell'arma risiede proprio nella capacità di ricordare chi eravamo,
00:38chi siamo e cosa saremo. Chi era Antonino? Collega di tanti di voi, amico, fratello, ma Antonino
00:48è ciascuno di noi che ogni giorno si sveglia la mattina e va al lavoro. Antonino è Carlo
00:54che due giorni fa, a Brindisi, l'ultimo giorno di servizio prima di andare in ferie, insegue
01:02i due ravinatori e viene ucciso mortalmente. Oggi, oltre a Antonino, ricordiamo tutti quei
01:09caduti nell'arrempimento del loro dovere che ogni giorno con sacrificio fanno servizio
01:17per portare, per garantire la sicurezza al cittadino. Quindi oggi ricordiamo non solo
01:23Antonino, che 38 anni fa è intervenuto libero dal servizio perché un energumeno con una pistola
01:31al centro di Vibo Valencia spaventava la popolazione. Disarmato interviene. Ma Antonino è ognuno
01:37di noi, è ognuno di voi che ha scelto questo mestiere. Si dice semel carabiniere, semper
01:47carabiniere, mutuando le parole di un capo scout, Baden Powell. Cioè una volta che si è
01:53carabiniere lo si è per sempre. Vi ricordate il generale dalla Chiesa diceva una cosa? Io
01:58ho gli alamari cuciti sulla pelle, ma io direi che ciascuno di noi e il fatto che voi oggi
02:02siete qui insieme a noi, voi che rappresentate la tradizione, voi che siete in congedo, con
02:08noi colleghi che siamo ancora in servizio, rappresenta l'unione che c'è, la forza che
02:15c'è. Io penso che un'organizzazione, e l'arma dei carabinieri è prima di tutto un'organizzazione,
02:22ma è soprattutto un'istituzione, si basi sicuramente sulla capacità di visione di un
02:28leader. Il leader di un'organizzazione è il comandante, nel caso specifico nostro, che
02:34ha il compito di farci vedere dove l'arma andrà nei prossimi dieci anni, vent'anni,
02:40trent'anni. Chi saremo tra trent'anni? Un leader è quello che sicuramente attesta
02:47alla necessità di organizzare, di trovare soluzioni innovative, pensiero laterale, ma
02:53il leader è soprattutto quello che accuore, intelligenza emotiva. Il leader è quello che
02:59ha necessità di fare entusiasmare il personale, parlando ai cuori delle persone. Il leader
03:06è quello che ha occhio, ha visione, ci deve far vedere dove andremo. Il leader è quello
03:11che ha naso, cioè quello che capisce che ciascuno di noi è una risorsa, una potenzialità.
03:17Quindi le organizzazioni, le istituzioni come l'arma hanno necessità di comandanti, di leader
03:24che ci facciano vedere dove andremo. Ma ogni organizzazione muore se la componente umana,
03:34cioè se tutti noi non siamo curati, se il leader non si preoccupa del singolo elemento
03:42che fa parte di questa organizzazione e il singolo elemento non viene considerato come
03:47l'ossatura portante dell'organizzazione, l'organizzazione muore, l'istituzione fallisce.
03:54La forza dell'arma è questo, considerare il problema di ciascuno di noi, di ciascuno di voi,
04:01come il problema esistenziale dell'organizzazione. Questa è la nostra forza. La nostra forza è anche
04:08la capacità di ricordare la memoria. La nostra forza è quella di dire i valori che animavano
04:14Antonino. Sono i valori che hanno animato voi, che animano anche noi e che animeranno
04:19i giovani colleghi, come il collega che ho visto poc'anzi e che si sta per arruolare.
04:24Come ti chiami? Ruggero.
04:27Ricordati questi momenti. Qui dopo 38 anni stiamo ricordando Antonino e stiamo ricordando
04:33tutti i colleghi come Carlo, il brigadiere Carlo, che due giorni fa è stato ammazzato
04:39nell'adempimento del dovere. Quando perdiamo la memoria, quando perdiamo il ricordo, quando
04:44non ci vedremo più qui, vuol dire che l'arma sta perdendo il grosso, che è il portato
04:49dei nostri valori. Un'altra considerazione, e poi ci sposteremo in chiesa, un'altra forza
04:57della nostra organizzazione, oltre la componente umana, cioè nel considerare il singolo individuo,
05:03il problema del singolo carabinieri come esistenziale, risiede nella nostra struttura capillare.
05:09E la struttura capillare dell'arma è la stazione carabinieri. Tutte le organizzazioni funzionali
05:16dell'arma sono necessarie al buon funzionamento dell'istituzione, ma la caserma dei carabinieri
05:21rimane ancora oggi, per il cittadino, non solo un presidio di legalità. Quando dicono
05:27che la caserma dei carabinieri è un presidio di legalità, manca il resto, manca la parte
05:32più importante. La caserma dei carabinieri rimane ancora oggi un modello di accoglienza.
05:39Noi non tuteliamo solo le vittime di reato, o sbaglio. Noi tuteliamo anche quelle persone
05:45che vengono in caserma per perdere tempo, per parlare, perché non sanno con chi parlare,
05:51perché i figli sono all'estero, le mogli forse sono morte, i mariti sono morti, non hanno
05:56parenti e vengono in caserma per scambiare due chiacchiere. Quella è la nostra forza.
06:02La stazione dei carabinieri come modello d'accoglienza, come direbbe il nostro comandante generale,
06:08che conosce bene questa sede, conosce bene questo territorio, alcuni di voi hanno lavorato
06:12con lui a Taurianova. La caserma dei carabinieri è anche una porta sulla speranza di chi non
06:19c'ha, non sa dove sbattere la testa. Quindi la nostra forza è la componente umana, la componente
06:27umana che alimenta questo spirito di coesione. E voi che oggi siete qui, ci onorate con la
06:34vostra presenza, ma soprattutto le vostre signore, i vostri figli e i vostri figli, è
06:38un segnale straordinario per noi che siamo in servizio. Perché vuol dire che fare il carabiniere
06:44vuol dire anche coinvolgere le famiglie. Forse l'ho detto lo scorso anno, in famiglia
06:50non sono io il carabiniere. Il carabiniere è mia moglie. Quando avevo 4 anni il padre
06:55è stato ucciso dalla criminità organizzata.

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