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Trascrizione
00:00Musica
00:30Nella puntata precedente abbiamo visto su cosa si basava l'economia nell'antica Roma, quali erano cioè le varie attività commerciali e artigianali.
00:54Ora ancora precedentemente avevamo visto che i romani erano un popolo superstizioso, avevano giorni fausti e giorni infausti per le varie attività.
01:03Io mi domando se c'era anche un dio che proteggeva queste attività, non so per esempio un dio del commercio.
01:08Mercurio, Mercurio era il dio del commercio, una divinità famosissima, diffusissima, venerata da tutti i ceti sociali.
01:16Ecco, ma allora noi a questo punto abbiamo già trattato vari argomenti, potremmo dedicare questa puntata alla religione?
01:23Sembra un argomento importante, se a voi sta bene, noi potremmo sentire un pochino quali domande vi vengono in mente a questo proposito.
01:31Ad esempio vorrei chiedere, cioè Mercurio è sempre stata la divinità del commercio, cioè i romani avevano una divinità per ogni situazione specifica oppure no?
01:41I romani avevano una divinità, come dici tu, per ogni situazione specifica.
01:46Per esempio basta qui nello stesso foro pensare al sacello di Venere Croacina, la famosa Venere in questo caso protegge la croaca.
01:57Ogni cosa aveva il dio che la riguardava o la proteggeva e che poteva essere un dio favorevole o sfavorevole ai cittadini, agli antichi.
02:08La religione di Roma ebbe origine da culti arcaici, tipicamente locali.
02:30I riti e i sacrifici si svolgevano su altari di pietra, ne vediamo alcuni tra gli esempi più antichi.
02:35Questi dodici altari sono stati rinvenuti nella campagna laziale vicino a Pratica di Mare.
02:41Si tratta della stessa località in cui si trova la tomba di Enea, l'eroe troiano sbarcato su questi lidi e fondatore della città di Lavinium.
02:51Nel foro romano a Roma è stato rinvenuto un altro antichissimo altare che sembra risalire ai tempi di Romolo.
03:05Questo è quello che si ritiene sia un altare, non come invece pensavano i romani la tomba di Romolo.
03:16Questa attribuzione a Romolo come suo sepolcro è stata data probabilmente dalla statua di Romolo che doveva decorare l'altare di cui rivediamo la base a cono, forma di cono tronco.
03:30In realtà che questo sia un altare ce lo conferma quest'altro, questo piccolo blocco di tuffo con questa iscrizione in latino arcaico, questa iscrizione bustrofedica che si legge quindi alternativamente da destra a sinistra
03:47e il cui contenuto è una maledizione contro chi oserà profanare l'altare stesso.
03:52L'altare, la cui forma è tipicamente arcaica, sorgeva qui nel foro a sancire l'alleanza probabilmente tra gli abitanti del Palatino e quelli del Quirinale una volta che il foro era diventato il punto di incontro di queste tribune.
04:07Il Tempio era per gli antichi la casa stessa del Dio.
04:19Essi erano convinti che sotto le spoglie della statua si celasse la stessa divinità.
04:25Pertanto il Tempio diveniva un luogo talmente sacro da essere accessibile solo ai sacerdoti.
04:29La forma del Tempio, rotonda o rettangolare, col tetto spiovente o poggiante su colonne, ricorda le prime capanne dedicate al culto degli dèi locali.
04:42Spesso i templi sorgevano in luoghi suggestivi, come questo di Terracina dedicato a Giove Anxur, cioè bambino, meta costante di pellegrinaggio.
04:59Scusi?
04:59Qual era la divinità più antica dei Romani?
05:02La divinità più antica è Saturno.
05:05Ma dove si trova l'altare di questo Tempio?
05:08L'altare nel Tempio Antico non si trova mai all'interno dell'edificio, come nelle nostre chiese, bensì fuori.
05:17Gli antichi fedeli non potevano entrare nel Tempio, era proibito loro.
05:21Il Tempio era considerato la casa privata della divinità e vi potevano accedere soltanto i sacerdoti.
05:28Per i culti più importanti.
05:30L'altare quindi, come luogo di culto pubblico, a cui la folla dei fedeli partecipava al rito, si trovava all'esterno.
05:38In questo caso l'altare del Tempio di Saturno è questo.
05:43Abbiamo qui accanto a noi un molto antico, arcaico, in tufo.
05:48Un esaltare, che è stato ritrovato abbastanza recentemente, sono state trovate nel materiale archeologico,
05:56fuori dallo scavo, numerosissime statuine in bronzo raffiguranti personaggi umani.
06:02Dubbiamente il popolo romano, o i latini a cui i romani appartengono, sono popoli che vengono dalla pre-storia
06:09e portano con sé delle eredità pre-storiche, quale quella di offrire agli dèi la vittima più importante, l'uomo stesso.
06:17Certamente però, quando troviamo le statuine, siamo già in una fase storica dove all'uomo vero
06:24si esse sostituito la sua immagine in bronzo, quindi non si sacrificava più un uomo reale, una persona,
06:34ma si sacrificava una sua sostituzione, un sostituto che era l'immagine di bronzo.
06:39Però, durante la seconda guerra punica, i romani si chiedono come mai gli dèi non gli assistano più
06:45e credono di trovare la spiegazione di questo fatto nell'abbandono di certi culti così arcaici
06:53il quale è quello del sacrificio umano.
06:55Ed allora, proprio qui nel foro, seppelliscono vivi due schiavi greci, a ripetere un antico sacrificio,
07:02ad offrire agli dèi, perché li proteggano dal nemico che sembrava inesorabilmente vincitore,
07:08appunto offrire loro due persone, cioè il massimo della vittima, il meglio della vita possibile.
07:14Erano molto superstiziosi, sì.
07:23Spesso i romani identificarono gli dèi con determinati elementi naturali.
07:29Essi erano convinti, ad esempio, che esistesse un dio in ogni fonte.
07:34Ce lo testimonia il tempio che sorgeva al centro delle fonti del Clitunno,
07:38luogo che ancora oggi emana un'atmosfera di sospeso incanto.
07:41In queste acque considerate sacre, venivano purificati gli animali destinati al sacrificio rituale.
07:47Templi ed edicole sacre, dedicate ad ogni divinità, erano presenti ovunque.
07:54A tutti gli dèi, i sacerdoti dedicavano sacrifici per evitare che offesi recassero danno all'uomo o all'ambiente.
08:02Non sempre si trattava dell'offerta e dell'uccisione di vittime animali, come il toro, la pecora o il maiale.
08:08Spesso si placava il dio con cesti di frutta, certi di fiori o focacce di farro.
08:13Il sacrificio, comunque, rappresentava il momento culminante del rito,
08:18quello in cui il sacerdote, ed attraverso lui il popolo intero,
08:22offriva agli dèi le cose migliori insieme alle invocazioni e alle preghiere.
08:26Molte testimonianze di queste occasioni rituali ci sono state tramandate,
08:30scolpite in basso rilievo sui frontoni dei templi e sulle basi degli altari.
08:35I romani dedicarono un gran numero di templi anche a divinità acquisite da altri popoli,
08:40come nel caso di Giove, Giunone o Apollo, di derivazione greca, o altri di derivazione egiziana.
08:46La stessa Roma era divinizzata in una statua ancora conservata in Campidoglio.
08:51Ma l'immagine più rilevante della religiosità ufficiale ci è data dai rilievi di Marco Aurelio,
08:56una vera fotografia d'epoca, in cui lo stesso imperatore sacrifica davanti al più grande tempio di Roma,
09:03quello di Giove Capitolino, assistito dagli ufficianti.
09:05I sacerdoti rappresentarono una classe sociale privilegiata e particolarmente rispettata.
09:12Per questo gli stessi imperatori ci tennero ad essere considerati sommi sacerdoti.
09:19Dunque, questo che abbiamo adesso accanto è una cosa importantissima.
09:24Siamo di fronte ad uno dei templi più importanti di Roma Antica
09:28e di fronte ad uno dei suoi fatti religiosi principali, quello del fuoco sacro, quello della dea Vesta,
09:35il cui tempio circolare è così perché ricorda la capanna, la capanna circolare, cioè la casa primitiva,
09:43nel cui centro, come nel megaron greco, ardeva sempre il fuoco,
09:48il fuoco acceso a significazione della continuità della casa.
09:53Poi sapete che i romani veneravano gli dei familiari, i lari, i penati.
09:58C'erano quindi i lari familiari, c'erano quindi i lari dello Stato, i penati dello Stato.
10:03Qui doveva esserci poi la statua di Atena, il palladio che secondo la tradizione Enea aveva portato da Troia,
10:10e insieme al palladio questo fuoco sacro a cui le vestali dovevano badare giorno e notte affinché non si spegnesse.
10:17Ma badate bene, non doveva spegnersi il fuoco del bracere, ma bensì non doveva spegnersi il fuoco
10:24con il quale si accendeva ritualmente una volta all'anno il bracere stesso.
10:29La vestale che lo lasciava spegnere veniva sepolta viva con un bricco d'acqua e una lucerna accesa sottoterra.
10:36E questo fatto sappiamo che avvenne storicamente questa dura condanna sulle vestali colpevoli.
10:43Ed eccoci nella casa delle vestali.
10:45Ma le vestali sono come le suore di oggi?
10:48In un certo senso sì, perché erano obbligate al voto della castità, ma in realtà sono diverse dalle noffe suore
10:56perché entravano a far parte della casa delle vestali a circa sei anni.
11:02Venivano scelte tra le famiglie più importanti della Roma antica e se volevano potevano uscirne con una dote
11:09per un eventuale matrimonio intorno ai 50. In realtà non ne usciva più nessuna.
11:14Questo sacrificio della vita personale che soffrivano, che dovevano sopportare queste donne,
11:21era poi ricompensato da privilegi di cui godevano, quali quello di avere i seggi principali negli spettacoli,
11:30nei teatri, quello di poter graziare i condannati a morte quando li incontravano al loro passaggio,
11:35quello di poter essere scortate dai littori così come il console o più tardi come l'imperatore.
11:42vivevano in questa casa, in clausura, come un convento e del convento questa casa ripete la struttura.
11:49Abbiamo un chiostro, che è questo cortile centrale, porticato, vedete le colonne esattamente come esatto nei conventi moderni,
11:58e qui intorno a noi le basi con le statue delle vestali massime.
12:03Le vestali erano sei, e dalla maggiore fino alla più piccola che era appena entrata,
12:09e la vestale massima che è riconoscibile per questo cupricapo con sei strisce sulla testa che ne indicava il grado,
12:17cioè la vestale maggiore.
12:18Sono copie o sono autentiche?
12:20Queste sono autentiche, ovviamente sono mutilate da azioni vandaliche già nei secoli scorsi.
12:27Ecco, questo è Pentio e l'ara del Dio Giulio, cioè Giulio Cesare, dove fu cremato il corpo di Giulio Cesare dopo la sua uccisione da parte dei congiurati,
12:44e fu poi costruita quest'ara in blocchi di bufo in opera quadrata.
12:48Dalle ceneri si sono rimaste qui?
12:49Questo non è stato appurato, ma probabilmente dovrebbero trovarsi proprio sotto quest'altare.
12:56Piuttosto il problema importante è nella divinizazione dell'uomo, cioè di Cesare,
13:02il quale dopo morto, così come Romolo, fondatore di Roma, che dopo morto viene divinizato come Quilino,
13:09anche Cesare dopo morto, come se fosse un novello fondatore, un nuovo fondatore della potenza romana, viene divinizato nel Dio Giulio.
13:16Ma quello che è un fatto religioso, quindi anche popolare, ma da morto, diventa con gli imperatori successivi un fatto religioso invece che investe la persona dell'imperatore da vivo.
13:29Lo vediamo per esempio nel tempio davanti a noi, il tempio dedicato, c'è ancora scritto,
13:34Divo Antonino, Dive Faustine, cioè la moglie di Antonino, è Antonino Pio,
13:39l'imperatore che precede il famoso Marco Aurelio, già divinizati da vivi.
13:43Quindi l'imperatore impone la propria persona religiosamente il culto di se stesso.
13:49Da Augusto, da Tiberio in poi, la religiosità romana acquista questo carattere maggiore in cui alle figure degli dèi si sovrappongono quelle dell'imperatore stesso.
14:02Spesso le funzioni religiose furono l'occasione per celebrare la potenza dello Stato e la grandezza dell'imperatore.
14:09Ne è testimonianza Lara Pacis, l'altare dedicato da Augusto alla pace, da lui riportata nell'impero dopo un secolo di lotte civili.
14:19Si tratta di un grande altare sulle pareti del quale sfilavano in processione, come in un film,
14:24l'imperatore incoronato dall'oro e tutti i personaggi più importanti della corte e dello Stato.
14:30Il fatto che Iside, divinità orientale importata dall'Egitto,
14:37e Mitra, divinità importata dalla Persia,
14:43o Cibele proveniente dalla Grecia,
14:45acquistassero un'importanza sempre maggiore,
14:48dimostra come gli dèi ufficiali si fossero svuotati di significato
14:51e come la gente preferisse seguire culti che assicuravano un domani ultraterreno.
14:59Tra questi affreschi, per esempio, è interessante in quell'angolo
15:02l'affresco con le divinità egiziane,
15:05che testimonia come la cultura orientale era presente nella civiltà romana,
15:10che peso avesse.
15:12E soprattutto anche un'altra cosa,
15:14il fatto che la religione non era soltanto un fenomeno ufficiale,
15:19con i templi fuori nelle piazze,
15:21ma anche in casa, in privato, con gli altarini,
15:24per esempio quell'altro,
15:25dove si conservavano le maschere dei defunti,
15:29che venivano indossate durante i funerali,
15:31in modo che il defunto, durante il viaggio all'estrema di Mora,
15:35al sepolcro, fosse accompagnato sia dai vivi, dai suoi eredi,
15:39sia dagli antenati stessi,
15:41le cui maschere venivano indossate da partecipanti al funerale.
15:44I rilievi funebri ci mostrano i ritratti dei defunti.
15:51Alcuni tengono in mano simbolicamente le loro ultime volontà.
15:55Il testamento era un certificato ufficiale a carattere legale.
16:00I romani immaginavano il mondo degli inferi
16:02come un luogo triste, malinconico,
16:05dove non c'era sofferenza fisica,
16:06ma dove persisteva la nostalgia per la vita trascorsa.
16:09Vediamo in che modo e dove essi seppellivano i defunti.
16:17Qui ci troviamo nella grande necropoli dell'isola sacra,
16:20vicino ad Ostia Antica,
16:22una vera e propria città dei morti.
16:24I romani usarono, secondo i casi,
16:27due sistemi di sepoltura,
16:29la cremazione e l'inumazione dei cadaveri.
16:33Nel primo caso, le ceneri o le poche ossa rimaste
16:36venivano raccolte in urne di coccio o di vetro,
16:38poi sistemate in apposite nicchie
16:40e corredate, nel caso di persone abbienti,
16:43con oggetti personali di valore appartenuti al morto.
16:51I defunti appartenenti alle famiglie più importanti e più ricche
16:55venivano sistemati in costruzioni ricercate e lussuose,
16:59recanti all'esterno rilievi che indicavano l'attività
17:02che svolgevano da vivi.
17:03Gli interni erano decorati con mosaici
17:07in bianco e nero o a colori.
17:13In molte tombe venivano riprodotte,
17:15con la tecnica dell'affresco,
17:17idilliaci ambienti esterni,
17:19con piante, fiori, leggiadri volatili,
17:21ritratti dei defunti e degli animali
17:23che a loro furono cari.
17:24Non tutti, comunque,
17:49potevano permettersi questo genere di tomba.
17:51Ai più poveri ed ai liberti
17:54erano destinati i colombari
17:55per le urne cinerarie
17:57o delle semplici nicchie nel muro.
18:00Anche per quelli passati nell'aldilà, quindi,
18:02le distinzioni sociali
18:03continuavano ad avere la loro importanza.
18:09Mentre i poveri finivano in anfore sepolte nel terreno,
18:13le tombe dei potenti
18:14venivano poste ai lati
18:16delle principali strade extraurbane.
18:17Si tratta di uomini
18:21che avevano ricoperto cariche importanti
18:23nella pubblica amministrazione
18:25o comunque di persone appartenenti
18:27alle famiglie più in vista,
18:28legate alla corte e dagli imperatori.
18:32Ricordiamo, ad esempio,
18:34la tomba di Cecilia Metella a Roma
18:35e quella che domina
18:37lo splendido panorama del volfo di Gaeta,
18:39del generale Munanzio Planco.
18:41In che modo i romani interpretavano
19:09nel volere degli dèi.
19:11Quindi, come interpretazione della volontà degli dèi,
19:14si deve pensare,
19:15far riferimento
19:16a tutti quei fenomeni naturali
19:20apparentemente misteriosi
19:22o inspiegabili
19:23o comunque che accadono
19:25al di fuori della norma.
19:28Come in questo caso,
19:30dove ci troviamo di fronte
19:32alla evidenziazione
19:34in questo pavimento antico
19:36di Travertino
19:37di un punto preciso del foro
19:39dove sarebbe caduto un fulmine.
19:43Quindi il fulmine
19:44è la volontà di Giove,
19:47è un messaggio di Giove
19:50al popolo romano.
19:53Questo fatto fu poi trasfigurato nel mito
19:55e il quale mito ci racconta, invece,
19:58di un generale romano, Curzio,
20:00il quale saputo
20:02che avrebbe vinto
20:04in una battaglia
20:05avrebbe vinto l'esercito
20:06il cui generale si fosse sacrificato
20:08o fosse morto.
20:10Si sacrificò, quindi,
20:11per dare la vittoria
20:12all'esercito romano
20:13gettandosi, diceva la leggenda,
20:15in una voragine apertasi
20:16miracolosamente
20:17qui nella piazza.
20:20In realtà,
20:22questo qui, invece,
20:23è il luogo
20:23dove appunto un fulmine è caduto.
20:25Ma non c'era soltanto il fulmine,
20:26c'era la direzione del fulmine.
20:28Se il fulmine veniva da nord
20:30o veniva da sud,
20:31la volontà del dio
20:32poteva essere favorevole
20:34o sfavorevole
20:34per esempio ad un'impresa
20:36che stava per compiersi
20:37da parte del popolo,
20:39dei magistrati.
20:40O si poteva far riferimento
20:41al volo degli uccelli,
20:43basta che ti ricordi un attimo
20:44della leggenda di Romolo e Remo,
20:46che vedono quanti
20:47a voltoi volano,
20:49sei o dodici,
20:50chi ne vede di più
20:51fonda poi la città.
20:52o addirittura
20:54all'estrazione
20:55delle viscere
20:55del fegato
20:56ancora caldo
20:57dagli animali
20:57sacrificati sugli altari
20:59e il cui fegato
21:00mentre caldo
21:01viene estratto
21:02in quanto il fegato
21:04è una pianta
21:05del cielo,
21:07cioè il fegato
21:07corrisponde
21:08ad una sorta
21:09di carta astronomica,
21:11quindi dal suo disporsi
21:12vengono indicate
21:13le varie case
21:14del cielo
21:14corrispondenti
21:16e allora
21:16si possono leggere
21:17sul fegato
21:18le quali divinità
21:20vengono coinvolte
21:21in quel sacrificio
21:22e quindi
21:23le volontà stesse
21:24degli dèi
21:25rispetto al sacrificio stesso
21:26e a ciò
21:27che veniva chiesto
21:28con quel sacrificio.
21:32Come avete sentito
21:34i romani
21:34erano molto superstiziosi.
21:36Ricorrevano spesso
21:37all'uso di amuleti
21:38e fetici
21:39di cui sono giunti
21:40alcuni esempi
21:41fino ai nostri giorni.
21:43Consultavano
21:44le fattucchiere
21:45per prevenire
21:45eventi negativi,
21:47per liberarsi
21:47dal malocchio
21:48o a tirarlo
21:49sui nemici.
22:04Ordinavano
22:05filtri d'amore
22:06per conquistare
22:07e legare a sé
22:08la persona desiderata.
22:17Il mistero,
22:29la sfera
22:29degli eventi
22:30incontrollabili
22:31hanno sempre destato
22:32l'interesse
22:32dei popoli antichi.
22:35È comprensibile
22:35quindi come i romani
22:36abbiano tentato
22:37di penetrare
22:38il mistero
22:39del mondo
22:39della morte,
22:40di conoscere
22:41l'aldilà
22:41per riuscire
22:42a mettersi
22:42in contatto
22:43con i defunti.
22:44L'ingresso
22:45agli inferi
22:46era stato
22:46immaginato
22:47nel lago
22:47Averno
22:48presso Pozzuoli
22:49a causa
22:50delle nebbie
22:50che davano
22:51a luogo
22:51un aspetto
22:51terrificante.
22:54Qui
22:54c'era anche
22:55l'antro
22:55della Sibilla
22:56cumana
22:56pronta
22:57a profetizzare
22:58e a fare
22:59da tramite
22:59con il mondo
23:00buio
23:00dei trapassati.
23:02Solo lei
23:02infatti
23:03poteva entrare
23:04in contatto
23:04con gli spiriti
23:05dei defunti.
23:07Per giungere
23:07al luogo
23:08delle profezie
23:08si doveva
23:09percorrere
23:09un lungo
23:10corridoio
23:10sotterraneo
23:11rischiarato
23:12soltanto
23:12dalla luce
23:13delle torce
23:13che sembrava
23:14veramente
23:15l'ingresso
23:15al mondo
23:16della morte.
23:32Tanta speranza
23:33di vita eterna
23:34di salvezza
23:35morale
23:35e spirituale
23:36di attesa
23:37di una novella
23:38finalmente gioiosa
23:39e piena di speranza
23:40si concretizzò
23:41nel cristianesimo
23:42a cui i romani
23:43si convertirono
23:44gradatamente
23:45ma sempre più
23:46numerosi
23:46fino a farne
23:47la loro religione
23:48unica e vera.
23:50Numerose
23:50sono le testimonianze
23:51dell'antica fede
23:52in Cristo
23:53dall'immagine
23:54del Salvatore
23:54intersiata
23:55nei marmi
23:56di una basilica
23:56di Ostia
23:57al più antico
23:58inginocchiatoio
23:59rinvenuto
23:59ad Ercolano
24:00utile ai fedeli
24:01nel segreto
24:02della casa.
24:10L'imperatore
24:11Nerone
24:11è stato
24:12uno dei maggiori
24:13persecutori
24:13dei cristiani
24:14dei seguaci
24:15della nuova fede
24:16ed imputò
24:17a loro
24:18anche l'incendio
24:19che devastò
24:19i quartieri
24:20poveri
24:20della città.
24:25Egli
24:25decretò
24:26la pena di morte
24:27per tutti i cristiani
24:28dichiarati nemici
24:29dello Stato.
24:30a loro
25:00Strapati dalle case, divisi dai propri cari,
25:18i cristiani vennero portati a morire nel circo, tra atroci sofferenze.
25:30Il nostro corso gratuito è www.mesmerism.info
26:00I cristiani difesero la propria fede con la forza della disperazione e con la costanza.
26:09Seppellirono i loro morti in cimiteri sotterranei, detti catacombe, accanto alle reliquie dei martiri,
26:14per evitare che i loro morti riposassero mescolati ai sepolcri dei pagani,
26:19tra le immagini di divinità in cui essi non credevano.
26:23Le catacombe, contrariamente a quel che si crede, non rappresentarono mai un rifugio.
26:28L'accesso infatti era noto e visibile e il luogo era segnato dalle montagne di terra prelevata per scavare i cunicoli
26:35e poi abbandonata all'esterno.
26:37Esse furono quindi esclusivamente dei cimiteri,
26:40che si estendevano per chilometri e chilometri come veri labirinti, nel sottosuolo della città.
26:45Per gradi il cristianesimo si sostituì al paganesimo.
27:09Simbolica diventa questa chiesa, sorta come altre sopra un tempio.
27:15Molti marmi e decori di antichi edifici romani sono stati adoperati dai papi
27:20per edificare la Roma rinascimentale e barocca.
27:23Ciò ha spesso danneggiato le vestigia della civiltà romana,
27:27sottraendo ai monumenti elementi di grande rilievo,
27:30utilizzati dalla cristianità quasi a testimonianza della raggiunta supremazia spirituale.
27:39Grazie a tutti.
28:09Grazie a tutti.
28:39Grazie a tutti.

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