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https://www.pupia.tv - Un doppio colpo messo a segno dagli uomini della Polizia di Stato nelle aree più sensibili delle periferie romane ha portato all’arresto di due soggetti già noti alle forze dell’ordine e al sequestro di un consistente quantitativo di armi e stupefacenti. Operazioni distinte ma con un filo conduttore comune: l’intreccio tra spaccio di droga e detenzione illegale di armi, anche rubate.

Il primo intervento è avvenuto a Ponte di Nona, dove i “Falchi” – il reparto motociclistico della Polizia – hanno fermato un sessantacinquenne italiano mentre si aggirava con fare sospetto tra via Shweitzer e via Beata Chiara Bosatta. L’uomo, già attenzionato per precedenti legati al mondo criminale, è stato associato a un appartamento di edilizia popolare che occupava abusivamente. All’interno, una cassaforte conteneva circa due chili di droga tra hashish e cocaina. Ma non solo: nel bagno, occultata nel tubo di un condizionatore portatile, gli agenti hanno rinvenuto anche una pistola revolver calibro 38 special, risultata rubata due anni fa nella provincia di Roma.

Nel secondo blitz, i Falchi sono entrati in azione a Tor Bella Monaca, dove un ventiquattrenne è stato sorpreso mentre usciva da un palazzo fatiscente. Addosso aveva pochi grammi di cocaina, ma il ritrovamento più significativo è avvenuto in un rifugio poco distante, ricavato tra le mura di uno stabile abbandonato. Lì erano nascosti quattro pistole, tra cui semiautomatiche e un revolver, e un fucile, tutti completi di munizioni. Anche in questo caso, alcune armi sono risultate provento di furto, mentre sono in corso verifiche sulle restanti. La perquisizione ha portato al sequestro di oltre un chilo e mezzo di stupefacenti, tra cocaina e hashish, oltre al materiale per il confezionamento.

Per entrambi gli arrestati, le accuse sono pesanti: detenzione ai fini di spaccio e possesso illegale di armi, alcune delle quali considerate clandestine. Il sessantacinquenne, dopo l’udienza di convalida a piazzale Clodio, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, come richiesto dalla Procura. Misura analoga anche per il giovane di Tor Bella Monaca, che è stato associato a Regina Coeli subito dopo il fermo.(13.06.25)

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