https://www.pupia.tv - Roma - Il progresso Muskilista. Rischi e minacce del potere delle tecnologie gestite da uomini-Stato - Conferenza stampa di Andrea De Maria (11.06.25)
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NovitàTrascrizione
00:00Io sarò molto rapido, anche perché sa la stampa che è quella anche un po' più utilizzata per eventi come questi,
00:08insomma anche dei tempi sempre abbastanza stretti.
00:11Dico solo che sono molto contento di presentare questo libro alla Camera e di aver dato anche una mano in questa direzione.
00:17Ho avuto modo di leggere il testo che mi era stato inviato in pdf e lo trovo davvero di grandissimo interesse.
00:22Penso sia anche importante presentarlo qui, insomma, nel Parlamento italiano, dove peraltro siamo chiamati anche a capire come rispondere a sfide,
00:34a temi che questo stesso testo pone anche nella nostra attività istituzionale.
00:39Devo dire che più di attualità di così non si poteva essere, nel senso che Musk evidentemente voleva aiutare,
00:44anzi Trump e Musk volevano aiutare la presentazione del libro e ci sono riusciti piuttosto bene, diciamo,
00:50qui, diciamo davvero che era già di attualità prima ma ovviamente siamo dentro un dibattito in corso anche interessante
00:57perché anche questi ultimi eventi, questo conflitto con Trump sta aprendo una discussione su quanto anche letture
01:03sul ruolo di Musk che erano state dette prima, dette fino a poco tempo, fossero fondate e anche insomma riflessioni davvero interessanti.
01:11Ho presente un bel editoriale di Piano Bianco sul Corriere di qualche giorno fa, quindi immagino che anche di questo si possa discutere
01:18ma tra l'autore, la moderatrice e i due relatori, insomma, sono personalità davvero di grande profilo
01:24che ne possono parlare in modo molto approfondito, quindi poi mi siedo e seguo,
01:28poi mi scuso se non starò per proprio tutta la conferenza stampa perché poi abbiamo una commissione in corso,
01:35una commissione periferia di cui sono segretario, quindi devo spostare anche appunto in commissione.
01:40Bene, buon lavoro e penso che gli do la parola alla nostra moderatrice.
01:48Iniziamo con la presentazione del libro, il titolo per esteso è Il progresso muschilista,
02:11Rischi e minaccia del potere e delle tecnologie gestite da uomini Stato.
02:17L'autore è il più presente professore Stefano De Falco, professore associato di geografia politica ed economica
02:25dell'Università di Napoli, Federico II.
02:28Questo è un saggio molto interessante perché è anche molto denso ed è veramente un'enciclopedia,
02:36è molto pieno di interessanti spunti e di informazioni coniugate proprio a tutto tondo.
02:45È un saggio che esplora la complessità e i legami della tecnologia con la società e con il potere,
02:53sottolinea, il rischio di una tecnologia elitaria ovviamente, che è quello che stiamo rischiando.
03:01E Musk ne è chiaramente con questi uomini Stato, lui li chiamo uomini Stato,
03:06Musk è l'emblema di tutto ciò.
03:09Potremmo iniziare subito il dibattito con il professore e chiederei subito com'è nato questo libro,
03:18cosa l'ha ispirata, perché ha scelto Musk tra l'altro come filo ruge.
03:26Grazie Anna, grazie e ringrazio anche tutti i presenti in questa giornata,
03:31sia giornalisti, alcuni amici che vedo in sala, è sempre un piacere avere manifestazioni di vicinanza
03:38e il primo ringraziamento ovviamente alla mia editrice, che è qui in sala Isabella Gambini,
03:44perché abbiamo condiviso tutto il percorso, quindi è stato proprio un dipanarsi classico dell'idea
03:51che poi ha preso forma assieme fino alla veste editoriale.
03:56Rispondo con piacere alla domanda dicendo che per me è anche un piacere per il fatto che
04:01i libri non si cristallizzano nel momento in cui hanno questa forma cartacea che sembra statica,
04:10ma in realtà vivono poi, per fortuna, di luce propria e di vita propria,
04:14di tante vite proprie, in funzione dei contesti in cui vengono riproposti,
04:20in funzione delle dinamiche attuali che interessano, come diceva prima l'onorevole De Maria,
04:25i topics e i temi trattati all'interno dei libri.
04:29Quindi in realtà sono quasi una figura mitologica tra statico e dinamico,
04:34perché li vediamo lì cartacei, immobili, ma invece sono un qualcosa di veramente vivo.
04:39E quindi questo, come oggi, è una delle occasioni per riverberarli in varie forme.
04:45E quindi grazie anche ai discussant Tiberio Graziani e Olivero Casale
04:48che condividono questo momento di dinamismo che dicevo.
04:52Perché ho scelto questo?
04:53Ho scelto questo perché, come si dice, chi porta la farina si infarina.
04:59Io sto nell'ambito da anni della tecnologia, dell'innovazione tecnologica,
05:04quindi non è un libro, come dire, di qualche ispirazione luddista
05:09che voglia criticare a prescindere dalla tecnologia.
05:12Peraltro, per essere autoreferenziale, ma sono al secondo mandato
05:16come coordinatore della Commissione Innovazione Tecnologica dell'Ordine degli Ingegneri di Napoli.
05:20Quindi rappresento proprio l'etichetta di chi porta avanti la tecnologia,
05:24oltre che essere presidente dell'ICTT, che è l'Associazione Italiana Cultura,
05:28trasferimento tecnologico.
05:29Quindi una premessa, forse anche se scusatse o non petita,
05:32però per dire che la tecnologia è fondamentale, ci fa vivere meglio,
05:36ci rende persone migliori.
05:38È anche vero però che, ho sentito prima,
05:42io sono un po' estemporaneo e non preparo mai discorsi
05:46per essere un po' più, diciamo, caldo nelle cose da trasferire.
05:50Ho sentito l'Onorevole che ha la Commissione Periferie tra poco,
05:53forse una delle prime motivazioni di questo libro è non avere periferie
05:57generate da un uso distorto della tecnologia.
06:01Questa è stata forse la prima motivazione,
06:04perché, non per andare troppo indietro con i tempi,
06:09no, però, non so, seguite quei classici documentari storici,
06:14diciamo, all'inizio del secolo scorso,
06:16quando c'erano quei, diciamo, quelle onde interventiste, no,
06:22rispetto al primo conflitto mondiale,
06:24c'era questo mood, questo stato d'animo quasi di intervento, no,
06:28con gli intellettuali, con, diciamo, Marinetti,
06:31che parlava di quest'igiene del mondo necessaria,
06:34questa contestazione visibile pure nell'arte, no,
06:38con Balla, Boccioni, tutte queste opere dinamiche,
06:40ecco, questo dinamismo,
06:42che però comportava quasi un senso di obbligatorietà
06:45verso certe scelte,
06:47verso certi pattern,
06:49in quel caso di intervento, purtroppo, diciamo, militare.
06:52Mi sembra di respirare assolutamente con i dovuti distinguo,
06:55con il personaggio Musk,
06:57che, attenzione, è un'icona rappresentativa di un certo scenario,
07:02una serie di obblighi verso una gestione che sia,
07:08io non uso, diciamo, gli inglesismi,
07:10ma si direbbe, no, technology driven, no,
07:12cioè guidata esclusivamente dalla tecnologia.
07:14Un consenso che non nasce dal basso,
07:18quindi in forma democratica,
07:20con tutti, diciamo, lo sappiamo bene,
07:22e siamo in questa sede,
07:23una serie di limitazioni delle dinamiche democratiche,
07:28io poi sono nel Dipartimento di Scienze Politiche,
07:30come mia università, quindi le conosco bene,
07:32ma è la forma migliore di organizzazione e di gestione
07:36rispetto a qualcosa che dall'alto viene imposto.
07:39Questo, diciamo, come spesso lo chiamano,
07:41determinismo tecnologico,
07:43un qualcosa che impone certi percorsi
07:47e che si rifà nel libro cercato di prendere un po' in giro,
07:50questo è stato uno sforzo grande,
07:52cioè di fare pre-bound problem setting,
07:54quindi analizzare i termini del problema,
07:56ma poi fare sintesi.
07:58Ricordiamo il periodo taceriano,
08:00il modello TINA,
08:01degli snow alternatives citato nel saggio,
08:04è quasi una, diciamo,
08:06antitesi alle forme plurali,
08:08al pluralismo,
08:08in questo caso è un'antitesi al pluralismo tecnologico.
08:11vi do io la soluzione,
08:13questo è quello che il personaggio Musk spesso,
08:16diciamo, in modo anche visionario e geniale,
08:20va detto,
08:21cerca di imporre.
08:23Il libro voleva solo essere quindi un alert,
08:26una presa di coscienza,
08:28per dire,
08:29attenzione, ma da chi e per chi,
08:31come se non sbaglio c'è uno dei paragrafi del saggio,
08:34è questa tecnologia?
08:36Da pochissimi e neanche per molti,
08:38da pochissimi per pochissimi.
08:41Quindi siamo,
08:41come diceva giustamente la moderatrice,
08:44un sistema elitario.
08:46E questa cosa non era
08:47nelle mie corde personali
08:49di approccio alla vita,
08:50poi ognuno passa il proprio tempo
08:52anche, diciamo,
08:53a scrivere un libro,
08:53un'operazione abbastanza complicata,
08:55che ti espone anche,
08:56in un certo senso,
08:57quindi con una serie di,
08:59tra virgoletti, rischi,
09:00soprattutto chi sta poi in ambito accademico,
09:02rischia due volte,
09:03perché, diciamo,
09:05mentre appunto,
09:06io sono anche editorialista
09:07di alcuni quotidiani,
09:08quindi non parlo contro i giornalisti,
09:10io primo giornalista,
09:11ma la carta stampata poi passa,
09:13invece gli articoli scientifici
09:15restano un po' nel solco,
09:17questi famosi bread scrumps,
09:18queste briciole di pane
09:20che ti lasciano in scia.
09:22Però ho voluto prendere questa posizione
09:23perché sentivo
09:26questa necessità
09:28di fermarci
09:31in un momento di velocità,
09:33in cui c'è anche un discorso
09:34di assonanze positive
09:36rispetto alla tecnologia,
09:38laddove è necessario vedere
09:40che cosa è realmente positivo,
09:42e quindi, diciamo,
09:45poi nel caso specifico,
09:46cito anche il caso di Ercolano,
09:48dove Musk ha investito
09:51oltre 3 milioni di dollari
09:53per srotolare in modo virtuale
09:55con l'intelligenza artificiale
09:56dei papiri
09:56che nessuno riusciva
09:58a leggere,
10:00a decifrare,
10:01dando borse di studio
10:02a molti giovani,
10:04quindi ovviamente
10:04è una persona
10:05che è fuori dal comune
10:06e questo è in dubbio.
10:08Ma io non volevo, diciamo,
10:12indirizzarmi verso la persona,
10:15ma verso certi,
10:16che appunto ha dei tratti
10:17come tutti positivi,
10:18ma verso una governance
10:21elitaria delle tecnologie.
10:26E, diciamo,
10:27poi ora risposto alla tua domanda
10:29non mi voglio dilungare,
10:30magari dopo
10:30vi dirò pure qualcosa
10:31sul punto di vista
10:33geografico,
10:35che cosa comporta
10:36che nelle mie corde
10:37accademiche di ricerche
10:38sono un geografo,
10:39quindi.
10:40Però quindi la prima motivazione
10:41è che la tecnologia
10:43sia da molti per molti
10:46e non da pochi per pochi.
10:47Questa è la motivazione
10:48che mi ha spinto
10:49un po' a cimentarmi.
10:51Ma secondo lei
10:52come si può,
10:53come può un cittadino comune
10:55difendersi?
10:56Perché lei non ha soltanto,
10:57come si è fatto il focus
11:00sulle problematiche,
11:03ma anche su delle possibili
11:05soluzioni.
11:06È così?
11:08Allora, dare soluzioni
11:09è sempre un azzardo,
11:11no?
11:11Quindi, diciamo,
11:12io penso,
11:14ma mi sono un po' cautelato,
11:15ho avuto lo scudo
11:16andandomi a fare un'analisi
11:17della letteratura
11:18molto approfondita,
11:19quindi a volte parlo,
11:20diciamo,
11:20a ragione veduta,
11:22un po' coperto,
11:23con le spalle coperte
11:24di altri studiosi
11:25che si sono cimentati
11:27e quindi come
11:28la storica americana
11:30scomparsa da poco,
11:31la Remberland
11:32che parlava di crudele
11:33ottimismo delle tecnologie.
11:34Ecco,
11:35una soluzione
11:35è non ricadere
11:37in questo paradigma
11:38del crudele ottimismo
11:39delle tecnologie,
11:40cioè pensare
11:41che il nostro,
11:43diciamo così,
11:45destino
11:46di vita
11:47sia condizionato
11:48dalla tecnologia
11:50in un unico modo.
11:51questo è,
11:52diciamo,
11:53deprivativo anche
11:54di una serie di iniziative
11:55dal basso
11:56che possono essere
11:57anche molto più valide
12:00se andiamo a considerare
12:01ad esempio
12:02il rescaling
12:03che è un'attività tipica
12:04del mio mondo geografico,
12:06cioè certe aree
12:06di interesse più piccolo
12:08dove la grande invenzione
12:09non apporta risultati
12:11e invece,
12:13non voglio entrare nel tecnico,
12:14ma spesso i costi
12:15di coordinamento,
12:16cioè di staccarsi
12:17da un modello dominante
12:18di tecnologia
12:19è inaccessibile
12:20per piccole start-up,
12:22per piccoli giovani innovatori,
12:24per i cittadini.
12:25Quindi questo crea
12:26una frattura a monte
12:28rispetto ad una possibile
12:29scelta alternativa,
12:31ecco,
12:31quella è la mancanza
12:33di credere in alternative.
12:36Quindi dal punto di vista
12:37dei cittadini
12:39penso che forse
12:42la risposta,
12:43anche qui citando un po'
12:45in chi in modo
12:47molto nobile
12:49ha descritto queste cose
12:50come Bruno Latour,
12:52l'antropologo francese
12:53che è scomparso poi di recente,
12:55che parlava di rete attore,
12:57in cui tutti siamo attori,
12:59e lui dice
12:59attenzione a separare
13:01l'uomo
13:02con la vita sociale
13:03dalla tecnologia.
13:05È in osmosi,
13:06quindi siamo tutti
13:07cittadini coinvolti
13:09nei processi
13:10che stanno avvenendo
13:11e quindi siamo tutti
13:12responsabili
13:12di quello che sta accadendo.
13:14Quindi una soluzione
13:14per me è già
13:15un livello
13:15più elevato,
13:18cioè di consapevolezza
13:19e di coscienza.
13:20Poi ci sono le azioni,
13:21ma già capire questo,
13:23che siamo tutti
13:24in un attore rete,
13:25come la chiamava Latour,
13:27è una cosa fondamentale
13:28perché ti responsabilizza.
13:30Ora tutto è fatto
13:30in modo
13:31da deresponsabilizzarci.
13:33Prima col dito,
13:34ora con il riconoscimento
13:37del facciale,
13:38abilitiamo transazioni,
13:40che sono transazioni commerciali,
13:42ma poi diventano economiche,
13:44finanziarie
13:45e politiche,
13:47perché quando noi
13:47acquistiamo un qualcosa
13:49e facciamo una scelta
13:50con un semplice
13:50riconoscimento facciale
13:51e tutto ci viene posto
13:53sempre con un delta T,
13:54con un incremento di tempo
13:55in cui abbiamo la capacità
13:56di scegliere
13:57se quella cosa ci conviene
13:58o no,
13:59è sempre più piccolo
14:00per deprivarci
14:01di una capacità
14:02di scelta
14:02e di responsabilità.
14:05Ma questa cosa
14:06ci toglie
14:08fette di mercato.
14:10Noi viviamo
14:10questa contraddizione,
14:11un dualismo,
14:11ma noi siamo
14:12metà cittadini
14:13e metà consumatori.
14:14Quindi laddove abbiamo
14:15dei vantaggi
14:15come consumatori
14:16automaticamente
14:18stiamo rinunciando
14:19a delle fette
14:19di diritti
14:20come cittadini
14:21e perché riduciamo
14:24l'area
14:24di intervento
14:25della politica
14:26schiacciata
14:27e compressa
14:28in questo processo
14:28centripeto
14:29dal punto di vista
14:30delle tecnologie.
14:32Attenzione,
14:33come diceva
14:34David Sarnoff
14:35nel libro
14:36della corrente strumentalista
14:37noi colpevolizziamo
14:38le tecnologie
14:39e non andiamo
14:39a guardare
14:40chi le movimentano.
14:41La tecnologia
14:42possiamo con l'acqua
14:45negare qualcuno
14:46e senza acqua
14:46non c'è vita,
14:47bene primario
14:48come l'acqua
14:48e dipende
14:49dall'uso
14:50che ne facciamo
14:50per non fare
14:51il classico esempio
14:52del coltello
14:52che taglia il burro
14:53e uccide qualcuno.
14:54La tecnologia
14:55certamente è neutra,
14:57l'utilizzo
14:58e i cosiddetti
15:00diciamo
15:01vincoli
15:03per oscillare
15:04tra determinismo
15:05e possibilismo
15:06e andare un po'
15:07in geografia critica
15:09sono quelle
15:10che abilitano
15:11dei potenziali
15:12percorsi
15:13di rinascita
15:15e non a caso
15:16per ritornare
15:17al mood
15:18allo stato d'animo
15:19della prima guerra mondiale
15:19che vi dicevo
15:20c'era questa necessità
15:22quasi di rigenerarsi
15:23un input
15:25a entrare in guerra
15:26per rigenerarsi
15:27come se ora
15:28essere omologati
15:29alla tecnologia
15:30sia la necessità
15:31di adeguarci
15:32a un certo modello
15:34e quindi
15:34attenzione
15:35diciamo
15:36attenzione a questo
15:37siamo come diceva
15:38Herbert Marcuse
15:39il famoso filosofo
15:40uomini
15:41a una dimensione
15:43diciamo
15:43quindi
15:43non schiacciati
15:45dalle tecnologie
15:46ma
15:46diciamo
15:47esseri pensanti
15:48come li definiva
15:49lui
15:50vabbè
15:50non voglio oscillare
15:51troppo
15:51se no mi prendo tempo
15:53va benissimo
15:54comunque
15:55il discorso
15:56sulla prospettiva geografica
15:58lo facciamo dopo
15:59ti riprendiamo dopo
16:00io passerei ora
16:01la parola
16:02al dottor
16:04Luti
16:06e al dottor
16:07Tiberio Graziani
16:09che è presidente
16:10di Vision e Global Trend
16:12e direttore
16:12della rivista Geopro
16:14grazie
16:16grazie per l'invito
16:17dunque
16:20questo è un libro
16:22di un amico
16:22quindi
16:24dovrebbe essere difficile
16:26parlare di un libro
16:26di un amico
16:27perché chiaramente
16:28uno pende un po'
16:30ma non è il mio caso
16:31lo dico perché
16:32perché quello che mi accomuna
16:34con Stefano
16:35è anche
16:35un tipo di cultura
16:37che non è cosiddetto
16:39umanistico
16:39ma è di tipo scientifico
16:41e quindi
16:41quando siamo abituati
16:43quando si approcciano
16:44ad approcciare i problemi
16:45in maniera così
16:46oggettiva
16:48e con metodo
16:49e quindi
16:50qualunque tipo
16:52di emotività
16:53viene accantonato
16:54e questo è il caso
16:56questo è un testo
16:57molto interessante
17:00perché
17:01è innanzitutto
17:02un testo
17:03complesso
17:04però è scritto
17:05molto bene
17:06quindi si legge
17:07con facilità
17:09ma insomma
17:09con una certa facilità
17:10ovviamente
17:11perché i temi trattati
17:12sono veramente
17:13importanti
17:14cosa solleva
17:17questo testo
17:19beh
17:19solleva
17:20dei problemi
17:21delle questioni
17:23innanzitutto
17:23il rapporto
17:25se mettiamo al centro
17:26la tecnologia
17:27perché è un testo
17:28sulla tecnologia
17:29ebbene
17:30è il rapporto
17:31della tecnologia
17:32con il potere
17:33quindi
17:33la tecnologia
17:34nella società
17:35la tecnologia
17:36nello sviluppo
17:37storico attuale
17:39che è
17:41condizionato
17:42anche da una certa
17:43da alcune corporation
17:45finanziarie
17:46e non è un caso
17:46che viene citato
17:47professore Alessandro Volta
17:49in questo testo
17:50e poi
17:51essendo
17:52un testo
17:53sulla tecnologia
17:54e chiaramente
17:55ha un impatto
17:56sul mondo economico
17:57sul tessuto
17:57produttivo
17:58e qui
18:01c'è una critica
18:02diciamo
18:05anche
18:06alla
18:06che cos'è
18:07l'innovazione
18:08e che cos'è
18:08l'innovazione
18:09tecnologica
18:10quindi
18:11c'è
18:12un discorso
18:13che è
18:13sui rapporti
18:14tra tecnologia
18:16e potere
18:16e io ho notato
18:18questo
18:19che ha confermato
18:20alcune
18:21alcune idee
18:23che avevo
18:24e che abbiamo studiato
18:25in ambito
18:25di vision global trends
18:26noi stiamo attraversando
18:27un periodo storico
18:28in Europa
18:29e anche in Italia
18:31che è caratterizzato
18:34da alcuni elementi
18:35di neototelitarismo
18:36allora
18:38noi ci siamo posti
18:39questo problema
18:40diversi mesi fa
18:42due tre anni fa
18:43perché notavamo
18:44delle cose in particolare
18:45nel periodo del covid
18:46è stata notata
18:47questa cosa
18:48e
18:49la questione
18:52della tecnologia
18:53così pervasiva
18:54che noi
18:55siamo abituati
18:56ad avere
18:56attraverso il telefonino
18:58è un tipo
18:58di tecnologia
18:59che non ci permette
19:00più
19:01non ci dà il tempo
19:02per poter riflettere
19:03in un certo senso
19:04è come se fossimo
19:04diventati tutti
19:05i miopi
19:06e quindi non abbiamo più
19:07la capacità
19:08di digerire
19:09le informazioni
19:10anche perché
19:11le informazioni
19:11che ci arrivano
19:12sono tutte spezzettate
19:13e
19:14questo
19:16significa
19:17che rispetto
19:18ai sistemi
19:19di potere
19:20chiaramente
19:21il cittadino
19:21si trova un po'
19:23in difficoltà
19:24è vero anche
19:25facendo
19:26una descrizione
19:28dei processi
19:29storici
19:30sul lungo periodo
19:32che
19:32l'umanità
19:33si è sempre
19:34abituata
19:34alle tecnologie
19:36prima subito
19:37l'innovazione
19:38era come uno shock
19:39poi nel tempo
19:40è riuscita
19:41a trovare
19:42un equilibrio
19:43con questo tipo
19:45di tecnologia
19:45che abbiamo oggi
19:46l'equilibrio
19:48è più difficile
19:48da trovare
19:49siamo
19:50meno difesi
19:52siamo un po'
19:52disarmati
19:53come cittadini
19:53ma come mai
19:55questo problema
19:56del potere
19:57e della tecnologia
19:58potrebbe anche
19:59in un certo senso
20:00spaventare
20:01e comunque ci pone
20:02un problema
20:03perché qui stiamo
20:03in un periodo storico
20:04in cui
20:05la tecnologia
20:06questo tipo
20:07di tecnologia
20:07è entrata
20:08in contatto
20:09con una visione
20:11particolare
20:11della democrazia
20:12cioè con la
20:13libera democrazia
20:15anzi con la
20:15neolibera democrazia
20:17e quando Stefano
20:18prima poc'anzi
20:19diceva
20:19non c'è nulla
20:21dal basso
20:22è proprio questo qui
20:23quindi ci sono
20:24dei tratti
20:25neototalitari
20:26che notiamo anche
20:28in quest'ultimo
20:29passaggio di Musk
20:30dato che stiamo
20:30parlando di Musk
20:31Musk prima
20:32diciamo
20:33era uno sponsor
20:33del partito
20:34democratico
20:35statunitense
20:36come lo era
20:37Zuckerberg
20:37e come lo era
20:38anche Bezos
20:39poi nell'ultima
20:41fase della campagna
20:42elettorale
20:44si sono spostati
20:45questo cosa significa
20:46che tutto si gioca
20:48in un perimetro
20:49che è di un potere
20:50a mio avviso
20:51neototalitario
20:52libero al democratico
20:53che non permette
20:55una
20:55critica
20:57alla democrazia
20:58se non all'interno
20:59di quel sistema
21:00e quindi
21:01non permette
21:01in realtà
21:02espressione
21:04di libertà
21:05e in più
21:05c'è appunto
21:06la tecnologia
21:07un altro aspetto
21:09fondamentale
21:09del testo
21:10a mio avviso
21:11è nel denunciare
21:13la narrativa
21:14dell'innovazione
21:15e la narrativa
21:16del futuro
21:17dimenticando
21:20che cosa
21:21la centralità
21:22dell'essere umano
21:23sia come
21:24fruttore
21:25di tecnologia
21:26sia come creatore
21:28di tecnologia
21:28e poi come semplice
21:30cittadino
21:30che si è interrelato
21:32in un ambito
21:34appunto
21:35della società
21:36un altro aspetto
21:37che mi preme
21:39sottolineare
21:41è quello
21:43è la riproposizione
21:46di alcune tesi
21:47di Pasolini
21:48sul rapporto
21:49tra sviluppo
21:50e progresso
21:51Stefano
21:54prima ho utilizzato
21:54un termine
21:55che a me
21:55è abbastanza caro
21:57quello di essere
21:59consapevole
22:00di essere cosciente
22:01e allora
22:02noi siamo in un periodo storico
22:04quando uno
22:04è all'interno
22:05di una trasformazione
22:07storica
22:07sociale
22:08economica
22:09ne è parte attiva
22:11perché ne è parte
22:12attore
22:13ne è anche parte passiva
22:14perché subisce
22:15chiaramente
22:16la cosa interessante
22:18è quanto sia alto
22:20il grado di consapevolezza
22:22di stare in quel
22:22momento storico
22:24ecco un testo del genere
22:25ci riporta
22:27ci aiuta a questo
22:28ci accompagna
22:29in questo
22:30vorrei dire
22:32un'altra cosa
22:32poi chiudo
22:33che
22:34nel testo
22:36ci sono molti
22:37riferimenti
22:38di tipo
22:39storico
22:41filosofico
22:42concettuale
22:43ce n'è uno
22:44in particolare
22:45che
22:46è il riferimento
22:49ad Anassimandro
22:51vale a dire
22:52all'infinito
22:54alla Peyron
22:55ebbene
22:56noi stiamo
22:57in un periodo
22:59storico
22:59in cui
23:00è come se
23:01non ci fossero più
23:02i limiti
23:03no?
23:03non ci fossero più i limiti
23:04il fatto che non ci siano più i limiti
23:06è come se noi vivessimo
23:07in un eterno presente
23:09e qui c'è la critica
23:10quindi all'innovazione
23:12e alla narrativa
23:13sul futuro
23:14l'innovazione
23:15è come
23:16diciamo
23:18come termine
23:20come mantra
23:21per risolvere tutto
23:22è innovativo
23:23come nel passato
23:24magari
23:24è moderno
23:25quindi bisogna accettarlo
23:26perché è moderno
23:27è bello
23:27è nuovo
23:28eccetera
23:28adesso
23:28è questo aspetto
23:30dell'innovazione
23:32e poi del futuro
23:33bisogna guardare sempre
23:34al futuro
23:34però si vive
23:36male il presente
23:37non si è consapevoli
23:39del processo storico
23:41in cui
23:41noi siamo
23:42attori
23:43e anche
23:44ne subiamo gli effetti
23:45attualmente
23:46ciao
23:46grazie
23:48allora
23:50adesso
23:50andiamo avanti
23:52andiamo
23:52la parola
23:53a Olivero Casale
23:54General Manager
23:55di Uni Professioni
23:58brand di MP Group
24:00grazie a tutti
24:03grazie a te Stefano
24:06non solo per il libro
24:07ma per avermi invitato
24:09qui a discutere
24:10con te
24:11del contenuto
24:12del tuo libro
24:13poi alla
24:14collega
24:15Tiberio
24:16Amore
24:16della Trilice
24:17e poi chiaramente
24:18all'editore
24:19Isabella Gambini
24:20cerco di riportare
24:25il contenuto
24:26del tuo libro
24:27tu lo sai
24:27ai temi
24:28che normalmente trattiamo
24:29o tratto io in particolare
24:31quindi tutto quello
24:32che sono gli aspetti
24:33della normazione
24:35e alcuni aspetti
24:37tecnici
24:38che
24:38nel libro
24:40si ritrovano
24:41abbiamo parlato
24:42di tecnologia
24:42ma sappiamo bene
24:44anche che
24:45in questo momento
24:46il petrolio
24:48della tecnologia
24:50sono i dati
24:50quindi tutto quello
24:52che poi
24:53tu hai descritto
24:55nel libro
24:55è la potenza
24:56proprio
24:57di questo
24:59uso dei dati
25:01non diciamo
25:02in modo distorto
25:03quindi non entriamo
25:04nello specifico
25:05della persona
25:06però del concetto
25:07quindi i dati
25:08se utilizzati
25:09in modo distorto
25:10sicuramente
25:11generano
25:13possono generare
25:14delle differenze
25:16di potenzialità
25:17nelle imprese
25:18nelle persone
25:19a tutti i livelli
25:21e quindi questo
25:21è un primo punto
25:22un punto che comunque
25:23se ne sta discutendo
25:25tanto sia a livello europeo
25:27quindi con il famoso
25:28digital act
25:29dove poi
25:31uno degli aspetti
25:32che sta passando
25:33troppo sotto gamba
25:34secondo me
25:35è proprio quello
25:36che i dati
25:37devono essere visti
25:38certi tipi di dati
25:40come un bene comune
25:41quindi questo è quello
25:42che poi portiamo avanti
25:43pure con Munia
25:44con Munia
25:45che è la fondazione
25:47per i beni comuni
25:48di cui faccio parte
25:50il concetto
25:52che i beni comuni
25:53non sono solo
25:54quelli che noi
25:55tutti siamo abituati
25:56a pensare
25:57quindi le piazze
25:58magari il mare
26:00un fiume
26:01ma ormai
26:02devono essere pure
26:02concetti astratti
26:04la cultura
26:05la scuola
26:06ma principalmente i dati
26:08e sui dati
26:09tanti sono
26:10i termini
26:11che a livello
26:12di normazione
26:13io faccio parte
26:13dell'ISO TC 279
26:15quindi il comitato
26:17tecnico
26:17dell'internazionale
26:19che tratta
26:20delle norme
26:21per la gestione
26:22dell'innovazione
26:24e in cui
26:24siamo riusciti
26:25proprio come Italia
26:26a far passare
26:28un concetto
26:28un concetto
26:29piccolo ma chiave
26:31del bene comune
26:32quindi è stato inserito
26:33la prima volta
26:34in una norma tecnica
26:35la 56.000
26:37del 2025
26:38il concetto
26:39del bene comune
26:40e questo
26:41che comunque
26:41poi richiama
26:42quello che hai scritto
26:43tu nel libro
26:44nel senso che
26:44tutta la tecnologia
26:46tutti i dati
26:47devono essere rivolti
26:49a che cosa
26:49al bene comune
26:51di tutti noi
26:51quindi è chiaro
26:52che a diversi livelli
26:54cioè il bene comune
26:55è quel termine
26:58che è utilizzato
26:59così in modo astratto
27:00non significa
27:01quasi nulla
27:02ma dietro poi
27:03c'è tutto
27:04l'identità
27:05delle nazioni
27:06delle persone
27:07perché comunque
27:08un concetto
27:10così astratto
27:11deve essere caratterizzato
27:13poi da aspetti
27:14che sono
27:16costitutivi
27:17di quelle
27:19di quelle nazioni
27:20come per esempio
27:21speriamo che
27:22l'Europa
27:23sull'aspetto
27:25proprio
27:26della normazione
27:28per quanto riguarda
27:29i dati
27:30è all'avanguardia
27:32diciamo così
27:33ha inserito anche
27:35un piccolo riferimento
27:36sull'altruismo
27:37dei dati
27:38quindi
27:38tutto quello
27:39sempre difficile
27:41da gestire
27:41questi aspetti
27:42perché tutti noi
27:44siamo gelosi
27:45dei nostri dati
27:46in quale momento
27:48questi dati
27:49dovrebbero divenire
27:50un bene comune
27:51però
27:51firmiamo spesso
27:53e volentieri
27:54adesso
27:54come dire
27:55magari per la donazione
27:57degli organi
27:57è un tema
27:58molto importante
27:59ma dobbiamo iniziare
28:00a ragionare anche
28:01su questi aspetti
28:02perché prima si parlava
28:03di
28:03democrazia tecnologica
28:07magari
28:08quindi di fare
28:09delle leggi
28:10e sempre più
28:11se ne parlerà
28:11abbiamo visto che
28:13senza fare nomi
28:15c'è stata
28:16una discussione
28:17in un tribunale
28:18in cui sono state portate
28:19delle informazioni
28:22generate
28:23da che cosa?
28:24dall'intelligenza generativa
28:26che poi hanno portato
28:27fuori strada
28:28tutto quel processo
28:29quindi
28:30un'attenzione particolare
28:31a quello che i dati
28:32l'utilizzo dei dati
28:33le normative
28:35per la gestione
28:36dei dati
28:37secondo me
28:38è un tema
28:38che comunque
28:39tu di riflesso
28:41comunque l'hai trattato
28:42in modo
28:43come dire
28:43preciso
28:45perché comunque
28:45tutto il libro
28:48poi si fonda
28:49su questo concetto
28:50perché
28:51il potere
28:52in questo momento
28:53sarà sempre di più
28:54di chi
28:55avrà
28:55la disponibilità
28:57di dati
28:58quindi pure
28:58l'intelligenza artificiale
29:00senza i dati
29:01non funziona
29:02cioè noi possiamo fare
29:03i migliori algoritmi
29:04che immaginiamo
29:08però
29:08la gestione
29:09del dato
29:09è un momento
29:11essenziale
29:12proprio di tutto il processo
29:13e poi chiaramente
29:14delle potenze
29:15di calcolo
29:15quindi tutto quello
29:16che era la tecnologia
29:18grazie
29:19adesso io ripasserei
29:23e farei anzi
29:24prima un'altra domanda
29:26sulla geografia
29:27visto che
29:27il professore
29:30qui presente
29:31è docente
29:32di geografia politica
29:33ed economica
29:35ecco
29:35cosa si profila
29:37all'interno
29:38di questo libro
29:39da questo punto di vista
29:41ma quello che io avevo notato
29:43è questo
29:44che in realtà
29:45faccio
29:46solo questo piccolo
29:47tecnicismo
29:48come dire
29:50formale
29:51no
29:51ma normalmente
29:52i modelli
29:53che descrivono
29:54i processi
29:55socio-economici
29:57ma poi anche politici
29:58si dividono
30:00in questa dizione
30:01che sono a parametri
30:02concentrati
30:03o a parametri
30:03distribuiti
30:04in sostanza
30:05noi possiamo
30:06vedere il mondo
30:06così come io
30:08ve lo posso rappresentare
30:09e per noi geografi
30:10le carte sono
30:11qualcuno è un po'
30:13parossistico
30:14lo dice
30:14una finzione
30:17ma dice
30:18il professore Farinelli
30:18che è un geografo
30:19molto famoso in Italia
30:20nel senso che le carte
30:21sono una rappresentazione
30:22hanno il proprio DNA
30:23il fatto che falsificano
30:24la realtà
30:25di fatto
30:26hanno delle approssimazioni
30:27però
30:28in questo senso
30:29c'è una
30:29la semantica
30:30il mondo
30:31lo si può rappresentare
30:32in più modi
30:34se io vi faccio vedere
30:35dei grafici
30:36con tutti i cavidotti
30:38che ci sono tanti siti
30:39che ormai ve li riportano
30:40sui mainstream
30:42principali del mondo
30:43o le linee di collegamento
30:45del commercio internazionale
30:46le global supply chain
30:48le linee di trasmissione dati
30:50diremmo che è un mondo
30:52a parametri distribuiti
30:54è un mondo
30:54completamente magliato
30:55è un mondo in cui
30:56non vale più
30:57l'unità territoriale
30:58geografica singola
30:59ma in realtà
31:00ci esprimiamo
31:01un po'
31:01come hanno cercato
31:02di fare i fisici
31:03nella loro evoluzione
31:04della disciplina
31:05in termini di campo
31:07che è sempre una cosa
31:07un po' più nobile
31:08e più
31:09diciamo
31:09complessa
31:11come stadio evolutivo
31:13di una disciplina
31:13tecnico-scientifica
31:14la geografia in questo
31:15fa un po' eccezione
31:16anzi la geografia
31:17con la differenza
31:18tra gli approcci
31:19diciamo
31:20ideografici
31:21e nomotetici
31:22sta attenta anche
31:22al particolare
31:23quindi
31:24all'idios
31:24alla discontinuità
31:26quindi non cerca
31:27una teoria di campo
31:28allora se andiamo a vedere
31:30i centri di gravitazione
31:31dove si concentrano
31:33ad esempio
31:33delle risorse
31:34dove si concentra
31:35il potere
31:36dove si concentrano
31:37le scelte
31:38dove si concentrano
31:39quei bottoni
31:40che premendoli
31:41decidono cose
31:42per tanti esseri umani
31:43per tanti individui
31:45allora quel mondo
31:46che prima ci sembrava
31:47un unico mondo magliato
31:48fatto di flussi
31:50o come nel bellissimo libro
31:51di qualche anno fa
31:52il geografo indiano
31:53Parakanna
31:54con Nectography
31:55l'ha diviso in flussi
31:56e attriti
31:57anche lì
31:58questi flussi
31:59iniziano ad avere
32:00degli attriti
32:00e delle frizioni
32:01e non ci appare
32:02un mondo più così
32:03iper connesso
32:04e iper
32:05tra virgolette
32:06simmetrico
32:07e qua vengo
32:07alla geografia
32:08dei rivari
32:09ma in realtà
32:10è un mondo
32:11che inizia ad avere
32:13sempre
32:13maggiormente
32:15pochi punti
32:17di concentrazione
32:18di gestione
32:19di governance
32:20in questo senso
32:22il discorso è un po' tecnico
32:23quindi lo sforzo
32:24è cercare di farlo
32:25molto semplice
32:26ma
32:26anche questa evoluzione
32:29verso
32:30i temi di cui parlava prima
32:31Oliviero Casale
32:32che sono un po' i suoi temi
32:33ad esempio
32:33di industria 5.0
32:35rispetto alla precedente
32:37rivoluzione industriale
32:38la famosa 4.0
32:40che è un'epifora
32:40che è risuonata per anni
32:42dalla fiera di Hannover
32:43le catene
32:44di automazione
32:46si sono molto allungate
32:48prima era un'automazione locale
32:49ora abbiamo un'automazione
32:52con il 5.0
32:53con la tecnologia
32:54di avanguardia
32:55di cui
32:55pensate a Starlink
32:58di Musk
32:58e qui c'è il collegamento
33:00con i satelliti
33:00che possono darti
33:01collegamento di banda
33:02a un intero paese
33:03o addirittura
33:04spegnerlo
33:04se vuole
33:06abbiamo delle lunghe
33:07filiere tecnologiche
33:09ma questa cosa
33:10non porta
33:11a una simmetria
33:12geografica
33:13di distribuzione
33:14del potere
33:15secondo la logica
33:16come diceva prima
33:17giustamente
33:18in modo articolato
33:19Tiberio
33:20ma in realtà
33:22esistono quelle
33:23che oggi ci appaiono
33:24un po'
33:25come dire
33:26sound
33:26di effetto
33:27le piattaforme multilevel
33:28le piattaforme multilivello
33:30che di fatto
33:31nascondono una verità
33:32che sono pochissimi
33:34centri di potere
33:35in cui decidono
33:36qualcosa
33:37che è distribuito
33:38a lungo raggio
33:39quindi
33:39certi territori
33:41vi parlo da geografo
33:43sono dei buffer
33:44di passaggio
33:45di infrastrutture
33:47di una rete
33:48più ampia
33:48quindi a lungo
33:49raggio geografico
33:50con centri decisionali
33:52sempre più concentrati
33:53è uno simono sì
33:54perché si allungano
33:55le reti geografiche
33:56e diventano
33:57di ampio raggio
33:58grazie alla tecnologia
33:59sempre più di avanguardia
34:00ma si riducono
34:02e si concentrano
34:03spazialmente
34:04i centri di governance
34:05di questa grande rete
34:06questa cosa
34:08diventa un ostacolo
34:09anche al multilateralismo
34:11se vogliamo
34:11aumentare il livello
34:13della discussione
34:13a un livello geopolitico
34:14perché
34:16si creano condizioni
34:18per cui
34:18così come il regionalismo
34:20diciamo
34:22c'è una teoria
34:23di un indiano
34:24molto importante
34:24Bagawadi
34:25che lo sostiene
34:26il regionalismo
34:26non chiude in blocchi
34:27a sé stanti
34:28ma addirittura
34:29favorisce anche
34:30il multilateralismo
34:32e viceversa
34:33a volte accordi politici
34:34favoriscono
34:35degli scambi commerciali
34:36il fatto di avere
34:37centri di gravitazione
34:38in cui c'è la concentrazione
34:40di potere
34:40di reti molto ampie
34:42cancella confini
34:44amministrativi
34:44nel nostro pensiero
34:45come ce l'abbiamo in mente
34:46alla pace di Westfalia
34:48del 1600
34:50cui un stato
34:51è un religio
34:52e diventa
34:54una
34:54i fisici
34:55lo chiamerebbero
34:56un plasma
34:56una materia in forma
34:57senza carica
34:58nel quale
35:00non distinguiamo
35:01più elementi
35:02che per noi
35:02geografici
35:03erano un po'
35:04i mattoncini
35:05di costruzione
35:06di un qualcosa
35:07che fosse organico
35:08armonico
35:09di armonizzazione
35:09tra le parti
35:10e quindi poi
35:11democratico
35:12politico
35:12ma diventa
35:13un qualcosa
35:14appunto
35:14un plasma
35:15senza carica
35:16che rappresenta
35:17una forma
35:18distribuita
35:19geograficamente
35:20su tantissimi
35:21territori
35:22e che fa capo
35:23a pochissimi
35:24in questo senso
35:25ancora una volta
35:26i divari geografici
35:27non è vera
35:28la frase
35:29di Kennedy
35:29di Ana Memoria
35:30l'alta marea
35:31alza tutte le barche
35:33caro Musk
35:33ma l'alta marea
35:34alza le barche
35:35corazzate
35:36per resistere
35:36all'alta marea
35:38a onde forti
35:39e in questo senso
35:40su quest'elite
35:40si gioca
35:42quello che invece
35:43è un destino
35:44di un'intera umanità
35:45non di pochi
35:45e concludo
35:47su questo anche
35:47su una cosa
35:48questa sua vision
35:49scatologica
35:50prima parlavamo
35:51giustamente
35:52Tiberio di Anassimandro
35:53che l'ho voluto
35:53mettere per questo
35:54questa vision
35:56di dire
35:57ok l'ambiente
35:58non lo possiamo risolvere
35:59siamo già compromessi
36:01perché non ci può essere
36:02decoupling
36:02quindi la crescita economica
36:04per quanto positiva
36:06distruggerà tutto
36:07perché non riusciamo
36:08a svincolarci
36:09dall'inquinare
36:11gli accorgimenti
36:12che mettiamo in piedi
36:13sono inefficaci
36:14rispetto ai tassi
36:15di crescita
36:16di fatto
36:17per restringerla
36:18in soldoni
36:19proprio questo è il succo
36:20che faccio
36:20colonizzo un altro pianeta
36:22e salvo poche persone
36:24i pochi eletti
36:25che potranno avere
36:27accesso al mondo
36:28con un ambiente sano
36:29e non corrotto
36:30come questo
36:31ok una vision
36:32certo pure
36:33il recuperare razzi
36:34che è una cosa
36:35certamente importante
36:36che ha fatto
36:37con SpaceX
36:38era una vision
36:40è diventata realtà
36:41come il transumanesimo
36:43di cui lui ogni tanto
36:44diciamo
36:45si veste
36:46diciamo
36:46nei discorsi
36:47ma sono vision
36:48che danno però
36:49un annebbiamento
36:51di quella
36:51che appunto
36:52come diciamo
36:53anche prima
36:53con Tiberio Graziani
36:54della consapevolezza
36:55cioè ci annebbia
36:57entriamo in quest'area
36:58feded
36:59in cui non sappiamo
37:01poi dove realmente
37:02sta il giusto
37:03dove sta
37:04diciamo
37:04quello che poi
37:05si ritorce
37:05su di noi
37:07e quindi
37:08in questo senso
37:09il pericolo
37:10non è lontano
37:12da noi
37:12almeno io lo sto avvertendo
37:13molto vicino
37:15o per usare un termine
37:16geografico
37:16molto prossimo
37:17geograficamente
37:19grazie
37:21grazie
37:23grazie a tutti
37:23di essere qui
37:24e volevo dire
37:26due cose
37:27che il libro
37:27è su tutte le piattaforme
37:29è online
37:31su tutte le piattaforme
37:32ed è anche in libreria
37:33è anche sul sito
37:35dell'editore
37:36Gambini
37:36grazie a tutti
37:38anche l'ultima cosa
37:39vi volevo aggiungere
37:40è che è stato presentato
37:41con grande successo
37:43al salone
37:45di Torino
37:46recentemente
37:47direi che è tutto
37:49grazie per essere intervenuti
37:50grazie
37:51grazie per aver partecipato
37:53Grazie.