00:00Max Allegri è l'uomo giusto al momento giusto. Io credo che lui possa portare finalmente equilibrio nel mondo Milan, equilibrio che è mancato dal primo giorno all'ultimo giorno di questa stagione, sia in campo che fuori, ed è la base per poter raggiungere degli obiettivi, quindi riuscire a essere costanti.
00:24Lui ha questa grande capacità di gestire le difficoltà, di gestire situazioni d'emergenza, di leggere i momenti della squadra, di leggere i giocatori, quindi sono convinto che la scelta sia stata giusta da parte di Vitare.
00:42Poi per quanto riguarda obiettivi adesso diventa difficile perché c'è tutto un mercato davanti e speriamo che la squadra venga rinforzata e puntellata nei punti giù, nei ruoli giusti.
00:58Però lui è senza dubbio una garanzia.
01:02La voce di Riccardo Montolivo rende merito a Massimiliano Allegri, il mister, così come si definisce lui stesso nel suo slang toscano-livornese.
01:11Duttile? Aziendalista? Certo, anche, ma non solo.
01:16Meglio, uomo molto esigente, molto schietto, con una visione del calcio e della vita diritte, non negoziabili.
01:25Max è allenatore estraneo a schemi rigidi o a luoghi comuni.
01:28Nel corso della sua carriera si è dimostrato un tecnico dalle molteplici sfaccettature.
01:35Capace di adattarsi alle esigenze della squadra, del momento, del contesto,
01:39con disinvoltura Allegri ha saputo alternare fasi di gioco più difensive e pragmatiche
01:44a momenti di calcio più offensivo e creativo, sempre con una visione lucida e concreta del risultato da ottenere sul campo.
01:52Oltre alla tattica, Allegri eccelle nella gestione umana del gruppo.
01:55È un motivatore lucido, capace di leggere i caratteri dei suoi giocatori e adattare il proprio approccio in base alle singole personalità.
02:04Riesce così, Allegri, a costruire ambienti competitivi e sereni al tempo stesso, dove la pressione non diventa mai ossessione.
02:10Ho conosciuto Max nella prima esperienza del Milan, siamo arrivati insieme nel 2010,
02:21poi è stato l'anno in cui si è riportato lo scudetto al Milan,
02:28e devo dire che poi in quei quattro anni ho conosciuto una persona che sapevo e conoscevo già perché era un livornese,
02:40che si è saputo adattare a ricoprire un ruolo importante in un grande club,
02:48facendolo prima al Milan, poi confermandosi negli anni della Juventus,
02:55dove oltre gli scudetti è riuscito ad arrivare anche due volte in finale di Champions.
03:03Sicuramente Max è una persona chiara, diretta, ma lo avete visto anche voi nel mondo mediatico,
03:10perché non è uno che fa tanti giri di parole, ma cerca di far capire a modo suo
03:18tutto quello che è la sua identità di allenatore, ma anche come persona.
03:25E questo è un pregio, è un fattore caratteriale.
03:31Oggi sicuramente dopo tanti anni c'è anche quella maturità e consapevolezza
03:39che gli permette di prendere in mano un Milan sicuramente diverso,
03:45un Milan che ha nella proprietà altre persone,
03:50un Milan che ha nei dirigenti altre persone,
03:53ma un Milan che ha nella rosa, secondo me,
03:56giocatori molto funzionali a quello che è la sua idea e voglia di far calcio,
04:04giocando un calcio offensivo, che però punta molto sulla solidità difensiva,
04:10che come ha sempre detto e ribadito, è la forza delle squadre che devono vincere i campionati,
04:17quindi sarà questo soprattutto un grande lavoro che andrà a fare su questa squadra.
04:23Voce e racconti allegriani di Marco Amelia, racconti sportivi ma anche e soprattutto umani.
04:31A differenza di Stefano Pioli, al quale i tifosi rossoneri hanno tributato il giusto omaggio nel 2024,
04:36l'addio al Milan di Massimiliano Allegri non aveva avuto lo stesso epilogo che avrebbe meritato.
04:41La sua storia rossonera era terminata a metà campionato, in una triste notte emiliana.
04:46Una sconfitta in rimonta, un post-gara difficile, il destino che appariva segnato.
04:51La mattina dopo, la notizia dell'esonero e il subentro di Clarenz Edorf, in arrivo direttamente dal Brasile.
04:58Al Milan, nei quattro anni 2010-2014, il lavoro di Massimiliano Allegri era stato prima apprezzato,
05:04poi discusso, in qualche caso alla fine anche sottovalutato.
05:08Tutto questo fa parte degli umori ballerini del calcio e di un clima non positivo che spesso
05:14aleggia nelle discussioni sportive.
05:17Eppure, nell'estate del 2010, Massimiliano Allegri aveva iniziato a costruire un Milan
05:21che possiamo definire post-ideologico.
05:24Senza la sua scelta dei tre mediani, lo scudetto numero 18 non ci sarebbe stato.
05:30Il Milan del trittico Champions, Gattuso Pirlo Zedorf, aveva fatto la storia del calcio,
05:35ma il contachilometri iniziava ad essere impietoso.
05:37Il centrocampo rossonero aveva bisogno di muscoli, energia e reattività.
05:42Allegri veniva da una proposta di calcio diversa, più tecnica, più ariosa.
05:46Cagliari aveva impressionato per la qualità del gioco espresso.
05:49Ma a Milano, però, Allegri capì subito che per arrivare al risultato serviva un percorso
05:54diverso e lo mise in pratica.
05:56Un primo ed un secondo posto nei suoi primi due anni.
05:59Oggi i secondi posti vengono sottolineati giustamente come meriti.