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  • 06/06/2025
Trascrizione
00:00Un'occasione importante per presentare i risultati preliminari della prima stagione del progetto
00:06Delfini Metropolitani Adriatico, finalizzato a realizzare una mappatura di quelle che sono
00:12le presenze e la distribuzione dei cetacei nel mare antistante alle coste romagnole e
00:16marchigiane. In 15 uscite siamo riusciti a effettuare 9 avvistamenti di cetacei della
00:24specie Turse Obtruncatus, quindi il delfino più comune, normalmente avvistato dai riportisti
00:29e da chi va per mare e a foto identificare e creare un vero e proprio book di circa 28
00:35individui, book che sarà utile nelle prossime stagioni per cercare di capire se gli esemplari
00:41che abbiamo fino ad ora avvistato sono residenti, quindi sono stanziali delle acque fra Emilia
00:47Romagna e Marche oppure sono di passaggio e quindi ci capita di osservarli in determinati
00:52momenti dell'anno. Alcune indicazioni di questa prima raccolta preliminare sembrano
01:01in parte confermare le ipotesi che ci hanno spinto ad attivare questo progetto, questa unità
01:05di ricerca in Adriatico, ovvero la presenza della specie Tursiope nelle acque dell'Adriatico
01:11centro-estentrionale e l'associazione di questi animali con le attività antropiche,
01:19nello specifico l'attività di pesca. Il nome del progetto non è casuale, delfini
01:22metropolitani sta a indicare delfini che interagiscono con l'uomo e con l'uomo che in
01:27mare va per diversi motivi. Le uscite che abbiamo fatto per il momento indicano che quando sono
01:35associati ai pescherecci i delfini li osserviamo a una certa distanza dalla costa, più o meno
01:40fra le 8 e le 10 miglia. Un altro interessante interrogativo potrebbe essere quello che
01:46però richiederà un pochino più di tempo a cui rispondere, cioè i delfini che vediamo
01:51qua, sono quelli che si spostano e che sono foto identificati anche dei gruppi di ricerca
01:56del lato orientale, dell'Adriatico? Sappiamo che ci sono attivi i gruppi di ricerca sui
02:00cetacei in Serbia, in Croazia e in Montenegro e quando avremo una massa critica di dati più
02:05importante provvederemo anche a mecciare i dati con loro per capire se gli esemplari
02:10che foto identifichiamo e riconosciamo nelle acque vicino a noi sono gli stessi che vedono
02:15anche loro, quindi se c'è una dinamica di spostamento o invece se sono delfini completamente
02:19diversi. Per la stagione 2025 abbiamo attivato anche un altro tipo di raccolta dati, quello
02:27ancora più sfidante, quello bioacustico, che prevede tramite un idrofono, che è un microfono
02:33particolare che si cala sotto la superficie dell'acqua, di provare a campionare, a registrare
02:37le voci dei delfini, sicuramente i delfini quando pescano o quando sfruttano l'occasione
02:42della pesca umana per procacciarsi il cibo, comunicano, si organizzano, emettendo suoni.
02:48Questo è ancora più sfidante perché mentre il riconoscimento avviene tramite le fotografie
02:52e di una fotografia bene o male in tempo reale si ha percezione e comunque se ne riescono
02:58a scattare davvero un numero interessante, dei suoni si va un po' alla cieca, si fa questa
03:03calata, invece che un amo e una lenza si mette questo microfono particolare e poi si vede
03:08soltanto una volta tornati in studio se si è pescato qualcosa a livello acustico.
03:14Questo sarà interessante ed è anche oggetto di una tesi di laurea che richiederà però
03:18un tempo sicuramente un pochino più lungo come in post analisi anche per vedere se ci sarà
03:23una differenza per quanto riguarda i linguaggi, parleranno romagnolo, parleranno marchigiano
03:28o parleranno una lingua universale, battute a parte sarà interessante capire se ci sono
03:33differenze nei linguaggi utilizzati dai diversi branchi di Tursiope.

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