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  • 05/06/2025
MILANO (ITALPRESS) - Un docufilm che parla di diagnosi, ma soprattutto di vita, progetti e futuro. Di come il tumore al seno metastatico - che nel 2022 ha interessato 52.000 donne - grazie alle nuove terapie, stia evolvendo nella dimensione della cronicità. E' "Due di noi" - film diretto da Mattia Colombo e Davide Fois e prodotto da Tapelessfilm - e inserito nel cartellone ufficiale della prima edizione del Milano Film Fest. Riuscire a raccontare due storie con l’obiettivo di parlare di malattia senza renderla protagonista assoluta delle vite di Chiara e Teresa è la "sfida” del docufilm ideato e promosso da Gilead Sciences Italia con Europa Donna Italia. f28/fsc/gtr

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00:00Un docufilm che parla di diagnosi, ma soprattutto di vita, progetti e futuro. Di come il tumore
00:10al seno metastatico che nel 2022 ha interessato 52.000 donne, grazie alle nuove terapie,
00:17stia evolvendo nella dimensione della cronicità. È Due di noi, film diretto da Mattia Colombo
00:22e Davide Fois e prodotto da Tapless Film, e inserito nel cartellone ufficiale della
00:28prima edizione del Milano Film Fest. Riuscire a raccontare due storie con l'obiettivo di
00:33parlare di malattia senza renderla protagonista assoluta delle vite di Chiara e Teresa, è
00:38la sfida del docufilm ideato e promosso da Gilead Sciences Italia con Europa Donna Italia.
00:45Gilead è impegnata accanto alle donne con diagnosi di carcinoma metastatico per far sì che la
00:54ricerca sia al loro servizio, consenta di raggiungere, di avere delle terapie efficaci
01:03che rallentino la progressione della malattia e che consentano anche di avere una qualità
01:08di vita migliorata. Ad oggi il nostro impegno continua, abbiamo all'attivo circa 30 studi
01:16clinici con 20 molecole che potenzialmente potrebbero raggiungere le pazienti entro il
01:232030 per il carcinoma mammario ma anche per altri tipi di tumori. Abbiamo iniziato a fare
01:30un percorso con la paziente, con le pazienti con tumore al seno metastatico una decina di
01:36anni fa e da lì abbiamo trovato delle donne, oggi ci sono 45.000 donne che convivono con
01:43questa patologia, diciamo un po' nell'ombra, un po' che non se ne poteva parlare, un po'
01:50con molta paura. Ecco a distanza di 10 anni vediamo che finalmente non solo se ne parla
01:56ma questo stadio, questo livello di patologia è diventata arte, è diventata addirittura
02:04un pezzo di cinema di cui si può parlare, si può condividere e si può prima di tutto
02:12rasserenare le persone che ahimè continuano ad avere una diagnosi così importante come
02:18questa. Avere quantità di tempo e un buono stato di salute per poter poi aggiungere qualità
02:24a questa condizione è l'obiettivo a cui la ricerca scientifica è orientata. Il messaggio
02:30per le donne è che è possibile oggi avere una buona vita in termini di quantità, in
02:40termini di qualità ma più che altro in termini di voglia di progettare la propria vita pur dovendo
02:45convivere con una malattia in fase avanzata. Dal punto di vista degli oncologi, gli oncologi
02:53dovrebbero essere capaci di stabilire un contratto terapeutico, una complicità con questi pazienti
03:01perché solo attraverso il fatto che venga stabilito questo tipo di rapporto che è molto
03:08particolare si può trasmettere alle pazienti una progettualità di vita che oggi è possibile
03:15perché abbiamo a disposizione dei farmaci che possono permettercelo.

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