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  • 05/06/2025
Giovanni Allevi: tutto è musica, anche il dolore e la malattia. Il Maestro il 5 luglio a Taormina

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Trascrizione
00:00Buongiorno maestro, è un grandissimo piacere averti qui nostro ospite,
00:29soprattutto perché questo preannuncia il fatto che ti avremo ospite anche in carne e ossa.
00:35In uno dei quattro eventi speciali che hai pensato per questa estate 2025,
00:40che seguono un tour primaverile che già si è concluso e che ti porteranno anche a Taormina.
00:45Sì, 5 di luglio, non credo che lo replicherò, non credo che replicherò questo concerto,
00:50questo tipo di concerto.
00:53Si tratta di un ritorno con l'orchestra, ma soprattutto il nucleo fondamentale di questo evento
01:01è la prima esibuzione del concerto per violoncello d'orchestra, M&M 22,
01:08che ho composto in ospedale, durante la non sofferta degenza, in ospedale per malattia.
01:17Ormai tutti lo sappiamo, perché c'è questa malattia che ha un suono dolce,
01:24ma è assolutamente in vietà, che si chiama Mieloma.
01:28Io durante la degenza in ospedale ho trasformato le sette lettere della parola Mieloma
01:33in sette note musicali.
01:36Attraverso il metodo di Bach.
01:38Esattamente, lo stesso procedimento che Bach usa nell'arte della fuga,
01:43sul 4.14, dove trasforma in note il suo stesso nome.
01:49Allora, ecco, dopo lo sconforto iniziale, dopo la disperazione iniziale ricevuta
01:56nel momento della diagnosi, mi sono chiesto a quali note corrispondono
02:03queste sette lettere della parola Mieloma
02:06ed ho scoperto che fossero delle note di sorprendente dolcezza e bellezza.
02:11Do, la, bemolle, glissi, re, toddo.
02:14Quindi ho avuto un'idea folle, cioè quella di comporre un'opera
02:19a partire da queste note che io avrei diretto solo se fossi sopravvissuto.
02:27È un bel contrasto il fatto che tu definisca dolce, particolarmente melodiosa,
02:35diciamo, la parola Mieloma, perché immagino che averla vissuta, questa parola,
02:40sia significato ben altro.
02:41Però hai utilizzato un termine molto importante, cioè quello di contrasto.
02:51Nella mia vicenda, a pomana e all'interiore, ho fatto esperienza proprio del contrasto.
02:56Il poino e la luce, la paura e la fiducia, la chiusura in me stesso e l'apertura totale
03:06verso il mondo.
03:08Sono tutti contrasti che poi rappresentano il sacro.
03:10Il concetto del sacro, che è il tema principale del concerto di Taormina.
03:18In cui inviterai Vito Mancuso.
03:22Sì, ci sarà il teologo Vito Mancuso.
03:25Andiamo con noi proprio sul concetto del sacro.
03:28Noi saremo al teatro greco di Taormina.
03:32Noi avremo l'Etna sullo sfondo, avremo il mare intorno.
03:39Ma ecco, sono dimensioni, sì, terreni, ma sono anche dimensioni dello spirito.
03:47E' anche un altro contrasto, perché ci sarà l'acqua e il fuoco.
03:51Esattamente, il vulcano è anche, io lo sento vicino adesso questa come immagine,
04:02direbbe Jung, quasi fosse un archetipo.
04:06Perché è la distruzione, però è anche la costruzione di un mondo nuovo.
04:11Che è quello che è successo al mio corpo.
04:14Capisci?
04:15Allora, cioè, non potevo non parlare e dedicare al sacro il concerto di Taormina.
04:23Sai che io ho trovato anche un altro legame.
04:28Considerato che a Taormina tu eseguirai il concerto MM22 per violoncello e orchestra.
04:37E tu hai parlato di creatività.
04:41La creatività è qualcosa di ancora più profondo della rinascita.
04:45Anche quello ha a che fare con la fede.
04:46Anzi, dalla creazione inizia la fede.
04:50Quindi, la nostra fede, quantomeno la fede cristiana.
04:53Non so se tu sei cristiano, effettivamente l'ho dato per scontato.
04:57Sì, sono una tradizione, però un po' mi sto.
04:59Ok, ok.
05:01Quindi, mi piaceva anche questo legame.
05:05Cioè, la parola creatività legata a tutto questo processo ha un senso anche più profondo di quello di rinascita.
05:11Dunque, il sentimento che mi ha accompagnato durante la composizione del concerto MM22.
05:24MM sta per Mieloma Multico, 22 è l'anno della composizione.
05:28E quel sentimento che mi ha accompagnato è stato proprio un senso sacro di quanto mi stava accadendo.
05:41è come se avessi voluto dare una interpretazione, avessi voluto dare un senso a un dolore.
05:51Questo è difficile un po' da recepire perché è difficile pensare che il dolore abbia un senso,
06:01però rappresenta il nucleo centrale dell'essere humano.
06:06Il dolore, la sofferenza, la fragilità, sono il nucleo più profondo dell'essere humano.
06:09Allora, facendo esperienza della malattia, facendo attraversarlo la lunga e sofferta di genza in ospedale,
06:17io in tutti quei mesi ho composto questo concerto del violoncello orchestra
06:22e ho voluto raccontare come se fosse il diario fatto di note il buio, sicuramente,
06:29la paura, l'angoscia, l'attesa, ma anche la speranza del futuro,
06:36l'apertura verso scenari metafisici, il ritorno ad una fede e dunque la luce,
06:45da un movimento dal buio verso la luce.
06:49Queste note avranno un potere curativo su di me, da due punti di vista,
06:57da un punto di vista proprio del corpo, perché la musica mi attraverserà e immagino e sogno
07:06che le mie cellule possano essere, vuol dire, invigorite da questa energia
07:11e poi sicuramente nello spirito, sicuramente nello spirito perché è un tipo di malattia
07:17che ti mette davanti la possibilità della disperazione.
07:20Ma c'è un'altra strada che possiamo percorrere, che è appunto quella della scoperta di una luce,
07:31di una luce interiore, che poi magari noi ritroviamo in un piccolo dettaglio
07:37dell'esistenza quotidiana, in un tramonto, in un sorriso, in qualcosa di assolutamente piccolo,
07:42che però esplonde di bellezza.
07:44Ecco, la malattia mi pone in questo stato d'animo, contrastate, come dicevi tu.
08:14Nel tuo modo molto poco occidentale di affrontare questo dolore, perché veramente ci sei passato
08:26attraverso, forse senza pensare primariamente a come uscirne, se non magari immagino nei primi istanti,
08:35ma proprio attraversandolo.
08:38E questo, questa non è una cosa che in occidente è granché in voga, noi siamo più proiettati
08:48verso il momento in cui non ci sarà più.
08:51E questo mi porta ad un altro aspetto.
08:55Tu sei appena uscito con un nuovo singolo, un altro contrasto, perché dopo tu morro,
09:01quindi qualcosa che guardava al domani, questo invece si intitola nostalgia.
09:05Quindi il maestro Allevi cosa ci racconterà con queste nuove note?
09:12Allora, e anche qui il contrasto è anche terminologico.
09:16Vi spiego meglio.
09:16Il concerto MM22, quel concerto per denunciare l'orchestra che dura circa 25 minuti,
09:24contiene un adagio.
09:25Questo adagio è il momento in cui rappresenta il momento in cui io ho dato sfogo, ho sentito
09:37dentro il mio cuore tutta la nostalgia che provavo per la montananza dei miei familiari.
09:45che stavo attraversando il momento della degenza ospedaliera, forse in quella fase più dura.
09:55La nostalgia anche nei confronti della vita stessa, che sembrava quasi sfuggirmi di mano.
10:01Ecco, la nostalgia.
10:02E dunque ho concepito l'adagio di questo concerto per denunciare l'orchestra, che si intitola nostalgia.
10:13E' uscito l'adagio e secondo una terminologia contemporanea è un simbolo.
10:21Esatto, non so poco, volevo dire.
10:22E' un po' fatica a mettere insieme la parola simbolo con l'adagio del concerto per denunciare l'orchestra.
10:32Però è così, ed è questo anche il petto, il bello del mondo contemporaneo che è andato avanti.
10:42Il mondo contemporaneo è andato avanti.
10:45E bisogna starci dentro.
10:48Esatto.
10:49Esatto, il profuso.
10:50Ha attraversato il dolore.
10:53Più che ha attraversato quello, c'è un altro verbo che ho abitato.
10:57Ho cercato di accoglierlo.
11:01Quindi non solo di attraversarlo, ma proprio di sentirlo e di accoglierlo.
11:07E neanche tanto di contrastarlo, perché contrastarlo significa, o anche accettarlo,
11:14perché accettare implica già una sorta di sofferenza,
11:17quasi che ci fosse già una sconfitta.
11:21No, lo accosto il dolore, perché quando accogli il dolore fa meno male.
11:47Un'ultima cosa, poi ci salutiamo.
12:05Vorrei chiederti, con quel metodo matematico di Bach,
12:08hai mai provato, hai già provato a sentire che il suono fa la parola pace?
12:12E' un'ultima cosa, il dolore.
12:18Pi, mi, bevole, do, da, g, re, mi, do, re, mi, do, re, mi.
12:32Bellissimo, bellissimo.
12:35Mi, do, re, mi, naturale.
12:38inizio in minore, inizio in minore, inizio in minore, quindi triste, questo mi naturale c'è
12:52un'apertura, una risoluzione che in questo caso, vedi che è sorprendente questo questo
13:03metodo che utilizzava Bach è anche qualcosa di pitagorico, perché vuol dire che in ogni
13:11cosa, in ogni nome, quindi in ogni cosa, in ogni concetto c'è una struttura musicale
13:17dentro, questo è musica, grazie mille maestro, ci vediamo a Taormina il 5 di luglio nel teatro
13:27antico, così possiamo ascoltare il singolo, ascoltiamo tutto, e diciamo a tutti i poppettari
13:37siciliani che ci sarà anche un singolo, oltre al concerto per orchestra e Pio Doncello,
13:42accoglieremo con grande calore il teologo Vito Mattuso, ci sarà una conversazione,
13:50rifletteremo sul sacro, perché la Sicilia comunque è come dire un ricettacolo di
13:57sacralità, bella intrisa, e sarà bellissimo, grazie, grazie tantissimo, ciao, grazie
14:06a te, a presto, d'accordo, grazie.
14:20Anche a te, a presto, grazie a te, a presto.
14:40Grazie a tutti.
15:10Grazie a tutti.
15:40Grazie a tutti.

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