Per gli appassionati di mezzi militari ecco parcheggiate una accanto all‘altra, nella base dell‘Aeronautica Militare di Gioia del Colle, sede del 36° Stormo Caccia, la Willys Overland MB prima serie del 1941 e la Jeep M38 A1 del 1953 prodotta per la Guerra in Corea. Un’ occasione unica per conoscere la storia di questi mezzi nel corso dell‘ evento "sulle strade della pugliesità doc" organizzato dal Club Aste e Bilancieri e parte dell'Asi Circuito Tricolore. Ai microfoni di Gazzetta Motori i collezionisti Stefano Muccifuora e Piervittorio dal Ri.
00:00Siamo nella base dell'aeronautica militare di Gioia della Colle in Puglia e accanto a me due icone assolute, la Willis MB del 1941, prima serie alle mie spalle e invece la Jeep M38 del 1953 prodotta per la guerra in Corea.
00:25La storia si racconta nel periodo bellico quando l'esercito americano decide di interpellare le case automobilistiche per avere la proposta di un mezzo leggero, versatile, robusto, resistente, di facilissima manutenzione. Pensate, di oltre 135 case automobilistiche interpellate rispondono solamente in tre con i requisiti richiesti.
00:45Rispondono all'American Bantan, la Willis Overland e la Ford Motor Company. Viene scelto il prototipo proposto da Willis e ne verranno realizzate oltre 640.000 esemplari, di cui 277.000 dalla Ford con licenza, chiaramente.
01:04Le caratteristiche richieste dall'esercito americano, dicevamo, vennero soddisfatte dalla Willis. Doveva essere leggero, inizialmente si parlava di 600 kg, poi il peso venne inalzato a circa una tonnellata, un motore abbastanza potente da consentire una velocità di 80 km orari.
01:20Infatti la prima serie montava appunto un 2002. Poi doveva essere, dicevamo, facile, di facile manutenzione, sufficientemente spartana e utile per essere guidata da tutti i soldati.
01:32Questa è la Willis Overland MB del 1941, la prima serie della leggendaria Willis. Stefano Muccifuora, questa è una storia straordinaria?
01:44Sì, è una storia straordinaria perché è sicuramente una macchina di perseggia iconica e poi è una prima serie, quindi effettivamente è la numero 599 su un numero di produzione di circa 350.000 esemplari.
01:58Quindi possiamo dire che veramente le prime macchine sono arrivate in Europa. Questa è sbarcata in Africa e poi ha fatto la campagna ad Africa e è salita in Sicilia e quindi ha percorso tutto lo stivale.
02:12Sicuramente ha combattuto anche a Cassino perché quando l'abbiamo restaurata, nella rimozione della vernice sul paraurti, sono state trovate le insegne della 36esima divisione di fanteria americana.
02:23Quindi la divisione che tentò il primo assalto all'abbazia di Monte Cassino che purtroppo non esitò positivamente e poi furono rimpiazzati dai neozelandesi.
02:32Le caratteristiche di questa vettura che aveva un nome in codice?
02:35Sì, beh diciamo che le caratteristiche doveva essere una vettura che poteva essere utilizzata su più fronti e soprattutto doveva avere una vita molto breve.
02:45Quindi consideravano che l'utilizzazione non doveva eccedere le tre settimane.
02:51È un 2002 di motore, ha un motore Godevil, è un motore molto semplice, ha tre marce, quindi diciamo che le sue prestazioni si riducono veramente a un minimo di velocità, forse raggiungerà i 75 km orari.
03:06Ovviamente ha le quattro ruote motrici, la possibilità di mettere marce ridotte.
03:10È una sorta di trattore, tant'è che subito dopo la guerra furono prevalentemente utilizzate in agricoltura in Italia.
03:17Questa in particolare, prima del restauro, era utilizzata da un contadino come Aratro.
03:23Questa vettura in particolare è chiamata Slut Grill perché aveva questo elemento di calandra?
03:28Aveva la mascherina di barre saldate.
03:31Diciamo i primi circa 1500 esemplari furono costruiti con questa calandra anteriore.
03:36Poi ci si resse conto che aveva dei costi di realizzazione molto alti e soprattutto dei tempi di lavorazione incompatibili con la produzione bellica.
03:44E quindi fu adottata la mascherina classica, quella con i sette occhielli stampati.
03:51Infatti si chiama Stamped Grill la versione successiva.
03:55E questo è un ulteriore elemento di caratterizzazione di questo modello.
03:59Che non aveva, contrariamente alla MB di seconda serie, non aveva la tanica nel posteriore.
04:06E non aveva neanche l'attacco per la luce del rimorchietto.
04:10Diciamo che è una versione, potremmo dire, interlocutoria che poi fu modificata e anche migliorata come prestazione nei modelli successivi.
04:20Pier Vittorio D'Arri ha nella sua collezione questa Jeep M38A1 del 1953, vettura prodotta per la guerra di Corea.
04:29In modo particolare questa è stata in Corea, ha fatto la guerra lì, si è salvata.
04:35Dopo, quando la guerra è finita perché l'hanno persa, è stata regalata all'esercito greco, dove per tanti anni ha fatto il suo servizio.
04:44Le avevano messo un cannoncino qua dietro, le avevano messo delle molle che praticamente era dura come fosse un sasso,
04:51e quelle maniglie extra per poter puntare, fare, eccetera.
04:53Quindi ha avuto una vita piuttosto pesante dal punto di vista militare, anche se per fortuna di guerre non è più vista.
05:00La M38A1 era la versione un po' più sofisticata rispetto alla prima Jeep?
05:05Diciamo, ha un motore un po' più potente, perché ha un motore con le valvole in testa ed è per quello che è più alta.
05:10Hanno migliorato quelle cose che erano un pochino sbagliate sulla prima, diciamo i difetti della prima,
05:17che era stata fatta in fretta e furia durante la Seconda Guerra Mondiale.
05:20Questo primo c'è un cambio che funziona, l'altro c'è una seconda che non ingrana bene, anche se sono sempre tre marce.
05:26Il motore, come detto, è un po' più potente, più fluido e ti tira fuori più facilmente da tutte le situazioni delle quali puoi trovarti.
05:34È una gran bella vettura, tant'è che noi siamo venuti praticamente da Venezia per strada fino in Puglia.
05:42E devo dire, lo ha fatto egregiamente, non ci ha mai lasciati per strada, non ci ha mai dato nessuna delusione.