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  • 29/05/2025
Trascrizione
00:00Come garantire l'equità di accesso alle tecnologie innovative per il monitoraggio del diabete?
00:10Quali sono le azioni concrete da mettere in campo a livello nazionale e regionale?
00:16Queste alcune delle domande a cui si è provata a dare risposta in un incontro organizzato a Roma da Motore Sanità.
00:22In Italia almeno 700.000 persone sono in trattamento insulinico, ma l'utilizzo dei sensori integrati o meno a microinfusore è inferiore al 50% dei pazienti in quasi tutte le regioni.
00:37Lombardia, Sicilia e Sardegna sono tra quelle con maggior utilizzo della tecnologia, al contrario di Campania, Calabria e Puglia.
00:45Credo che il nostro sistema sanitario nazionale sia stato organizzato per quelle che erano patologie che si svolgevano in un periodo di tempo.
00:55Attualmente le cose sono cambiate grazie all'innovazione, grazie alle tecnologie, grazie ai farmaci nuovi.
01:01E quindi molte patologie oncologiche, il diabete, la BPCO, lo scompenso cardiaco, sono patologie con cui noi facciamo affronte tutti i giorni con i pazienti diabetici.
01:13Per quanto mi riguarda, dall'inizio, dall'insorgenza, dalla malattia, fino a fine vita.
01:18Quindi per decine di anni molte volte.
01:20Quindi un coordinamento nazionale deve presiedere tutte le regioni in qualche modo e quindi evitare, come è stato proprio ricordato anche in questo momento, evitare che ci siano delle frammentazioni.
01:35Eppure il diabete è considerato una vera e propria epidemia.
01:39Rappresenta la prima causa di cecità, la prima causa di amputazione degli arti inferiori, la seconda causa di insufficienza renale fino alla dialisi o altra pianto.
01:49E' poi ritenuto con causa di almeno il 50% degli infarti e degli ictus.
01:55Bisognerebbe avere un coordinamento nazionale, comunque delle direttive nazionali che possano permettere l'implementazione nell'utilizzo, ad esempio in questo caso, di strumentazione e tecnologia, come sensori, microinfusori, piuttosto che di farmaci anche.
02:14Contemporaneamente, una volta approvati i farmaci dall'AIFA e i vari dispositivi dagli antiregolatori, eccetera.
02:23Un coordinamento nazionale è fondamentale.
02:26In Italia, secondo l'Istituto Superiore di Sanità, sarebbero tra i 3 milioni e 400 mila e di 4 milioni le persone con il diabete, con un'ulteriore quota di almeno 1 milione e 500 mila che non sanno di averlo ed altri 4 milioni ad alto rischio di sviluppare la malattia.
02:44La vita del paziente diabetico negli ultimi 20 anni è cambiata in maniera in meglio notevolissima e questo quindi dà grossa speranza perché noi arriviamo adesso a curare in maniera non solamente alcune volte anche risolutiva il diabete,
03:03ma per rendergli la vita molto più semplice rispetto a quello che era solo 20 anni fa, in cui i pazienti erano, diciamo, in qualche modo avevano grosse difficoltà nell'ambito della vita di tutti i giovani.
03:18È fondamentale giocare di anticipo per i pazienti affetti da diabete, prevenendo le complicanze grazie al monitoraggio in continuo della glicemia.
03:28Noi chiediamo soprattutto che le società scientifiche, rappresentanti delle società scientifiche che sono democraticamente eletti dalla comunità diabetologica e quindi veramente rappresentano nel nostro caso la comunità diabetologica,
03:47possano sedere ai tavoli in cui vengono prese alcune decisioni per dare un loro contributo ovviamente da tecnici, da specialisti.
03:58Questo mi faccio riferimento non so all'AIFA, faccio riferimento quando si discute dei livelli essenziali di assistenza,
04:07perché avendo tutti i giorni la continuità della cura della persona con il diabete possiamo veramente, ed essendo ovviamente consapevoli di tutte le novità, le innovazioni che nel momento in cui vengono pubblicate ci sono, potremmo dare un valido contributo.
04:26Garantire accesso ampio ed equo ai sistemi innovativi di monitoraggio della glicemia è un investimento sostenibile in grado di offrire più salute ai cittadini.
04:36La sfida della sostenibilità del sistema sanitario nazionale si può giocare su più fronti, uno di questi è certamente un meccanismo che consente di avere un accesso equo e senza disuguaglianze sul territorio nazionale.
04:50L'esistenza di 21 sistemi diversi, quello delle regioni e quello delle province autonome, che gestiscono la sanità spesso crea problemi di questo tipo, anche di equità di accesso.
04:59Io sono un autonomista convinto, vengo da una regione a statuto speciale, però credo che sia necessario fare un passo in questa direzione e cercare di intervenire con sistemi che consentano di avere un'equità di accesso attraverso un governo nazionale.

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