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  • 22/05/2025
In mostra a Milano 300 opere organizzate con cura preziosa per capire i capitoli delle sue ricerche. Una mostra semplice e chiara perché tutti possano conoscerlo e capirlo e scoprirne le passioni e le ossessioni. Il suo rapporto con l’arte e l’amore per la poesia, lui che non aveva studiato, figlio di contadini, è diventato il fotografo più completo e acclamato che questo Paese abbia avuto. Ha esposto molto, mai abbastanza verrebbe da dire dopo aver visto l’anteprima della mostra milanese e, sebbene la fama sia arrivata presto – già nel 1964 John Szarkowski, direttore del dipartimento di Fotografia dal MoMa di New York acquisisce la serie Scanno e Io non ho mani che mi accarezzino il volto – osservando la mostra attuale e immaginando quella romana, si ha la sensazione che nonostante la grandezza di queste esposizioni, non sia esaurito ma che, in quell’immenso archivio, ci siano ancora molti tesori da trovare. L’imponente catalogo, edito da Silvana Editoriale, raccoglie le centinai d’immagini esposte e una serie di saggi critici e note biografiche estremamente interessanti ed esaustive.

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