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  • 13/05/2025

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Novità
Trascrizione
00:00In quanto a reddito i bresciani restano sotto la media regionale, in particolare
00:052.000 euro in meno all'anno rispetto ai bergamaschi e 6.000 euro in meno rispetto
00:10ai milanesi. È la fotografia scattata dalle ACLI basandosi sulle dichiarazioni
00:15presentate nei loro CAF, oltre 68.000 quelle elaborate lo scorso anno, quindi
00:21sui redditi del 2023. Coerentemente con la distribuzione per età della
00:25popolazione, la maggioranza, circa il 60% dei contribuenti, sono lavoratori di età
00:32compresa tra i 30 e i 66 anni. Dalle prime elaborazioni, ha spiegato Fabrizio
00:38Molteni, vicepresidente delle ACLI bresciane, emergono alcuni fenomeni
00:42preoccupanti. Negli ultimi cinque anni è aumentata la forbice tra ricchi e poveri,
00:48tutelati e precari, strutturati e vulnerabili. Non è purtroppo certo una
00:52novità, ma ad essere sparito è il ceto medio un tempo a sé portante
00:56dell'economia italiana. In virtù di questo, molte scelte di vita, comprare
01:01casa, avere figli, prendersi cura dei propri cari, diventano sempre più complesse
01:05e impattanti. Inoltre, sono aumentate, anno dopo anno, le difficoltà nell'accesso ai
01:11servizi di welfare, come sanità, sociale, istruzione e dunque ai redditi.
01:16Analizzando infatti le dichiarazioni dei redditi per voce di spesa, oltre il 75%
01:21delle persone, ha registrato spese mediche. La media all'anno è di quasi
01:261.500 euro a testa, cifra quest'ultima che viene raggiunta anche sul fronte dei
01:31costi per gli immobili, dai 1.100 euro del 2019 agli oltre 1.500 euro del 2023.

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