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  • 09/05/2025
ROMA (ITALPRESS) - Un biosensore di nuova generazione in grado di rilevare con precisione le proteine dei virus, tra cui la Spike di SARS-CoV-2 nei fluidi biologici. A svilupparlo è stato un team di ricerca coordinato dall'Istituto nanoscienze di Modena del Consiglio nazionale delle ricerche e dall’Università di Pisa, in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia e la Scuola Normale Superiore, ha sviluppato. A illustrare funzionamento e utilizzo del biosensore Giorgia Brancolini, ricercatrice dell'Istituto nanoscienze di Modena del Cnr.
sat/azn

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00:00Un biosensore di nuova generazione in grado di rilevare con precisione le proteine dei virus,
00:11tra cui la spike di SARS-CoV-2, nei fluidi biologici. A svilupparlo è stato un team di
00:16ricerca coordinato dall'Istituto Nanoscienze di Modena, del Consiglio Nazionale delle Ricerche,
00:21e dall'Università di Pisa, in collaborazione con l'Università di Modena Reggio Emilia e la
00:26Scuola Normale Superiore. A illustrare il funzionamento e utilizzo del biosensore,
00:31Giorgia Brancolini, ricercatrice dell'Istituto Nanoscienze di Modena, del CNR.
00:36Il biosensore è un dispositivo che riesce a sentire la presenza di determinate molecole,
00:42come quelle dei virus, e quindi a segnalarle in modo visibile. Il biosensore che abbiamo
00:47sviluppato è basato su una proteina ingegnerizzata, che abbiamo costruito seguendo quelli che sono
00:52i principi dell'ego. Abbiamo combinato assieme, all'interno di un'unica sequenza proteica,
00:59tre parti. La prima parte è ispirata a un frammento della proteina Spike, del virus SARS-CoV,
01:07che si lega alla parte centrale, che invece è ispirata al recettore umano, ACE2, che è
01:14progettata per legarsi in maniera altamente specifica alla proteina Spike del virus stesso,
01:20se presente. La terza e ultima parte invece contiene una proteina fluorescente che agisce
01:26come lampadina, quindi produce un segnale fluorescente quando il virus è presente. Cosa succede quando
01:32il virus è presente? La proteina, che normalmente rimarrebbe in una forma chiusa e quindi non
01:38fluorescente, si apre ed emette un segnale luminoso che ci comunica la presenza della proteina
01:44virale. Il punto di forza di questo biosensore è la modularità e l'adattabilità contro nuove
01:54varianti del virus. Questo perché la parte centrale che si lega al virus stesso può essere ingegnerizzata
02:00e riprogrammata con il di nuovo design per essere altamente specifica nel catturare sia nuove varianti
02:07virus emergenti. Come sono stati in grado i ricercatori dell'istituto CNR Nano di Modena
02:16e di Pisa di realizzarlo? Attraverso delle tecniche di laboratorio che sono la click chemistry, che
02:23consente di combinare con grande precisione pezzi di molecole diverse e attraverso le simulazioni
02:32computazionali, che ci hanno permesso di disegnare la sequenza di questa proteina ingegnerizzata.

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