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  • 09/05/2025
Trascrizione
00:00Ero preoccupata e sono preoccupata in generale per quello che Trump fa, se devo essere sincera,
00:10e obiettivamente quelle che erano solo preoccupazioni fino a un tempo fa, durante un po' di tempo
00:16fa durante la campagna elettorale, si sono purtroppo trasformate in realtà. Sono bastati
00:22davvero pochi giorni a Trump, stiamo parlando dei primi 100 giorni, per far bacillare quelle
00:28che erano le certezze su cui era stato costruito l'ordine politico ed economico del popoguerra
00:34e per infliggere obiettivamente un colpo durissimo alla credibilità dell'America e quindi dell'Occidente.
00:42E credo che questo sia il danno più grave, più difficile da recuperare. È stata aperta
00:48una ferita profonda per gli Stati Uniti per quanto riguarda la loro credibilità e la loro credibilità
00:53che non sarà facile da far rimarginare. Ecco però, scusate, voglio anche dire che non
00:58voglio sembrare troppo critica e troppo pessimista, perché poi bisogna saper guardare avanti
01:04comunque con fiducia e con ottimismo. Bisogna sperare che Trump sia costretto, come sta accadendo
01:10dai danni, dai problemi provocati dalle sue decisioni, a rivedere un po' tutto, a fare
01:16marcia indietro e appunto sta succedendo. E poi soprattutto non bisogna mai dimenticare
01:21che l'America è l'America. L'America è sempre l'America. L'America non è solo Trump.
01:28Gli Stati Uniti sono molto più, sono e devono restare il faro del mondo libero e democratico
01:34e nemmeno questo periodo così difficile, così complicato, per certi versi, devo dire,
01:39così buio, può e deve mettere in discussione quello che è il loro ruolo.

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